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Le scelte di oggi a beneficio del domani

Creato il 18 ottobre 2010 da Lorenzo_gigliotto

Buongiorno a tutti e buon inizio di settimana. Oggi vorrei fare con voi una riflessione su una notizia pubblicata su La Libertà e che riguarda Caorso. Per la verità, dire che parla di Caorso è piuttosto riduttivo: è più corretto dire che prende le mosse da Caorso e si allarga a macchia d’olio, assumendo contorni di un vero e proprio giallo. Mi spiego: ho scritto e riscritto che da mesi si parla di possibili siti per lo stoccaggio delle scorie.. la famosa (ormai) lista della Sogin e il vespaio che ne è derivato.. per non parlare dei possibili siti delle centrali nucleari da costruire in Italia entro in prossimo decennio e sui quali aleggia il mistero da una parte, e i sospetti più intricati ed insinuanti dall’altra, neanche si trattasse del caveau di Fort Knox.. per restare seri, di recente si è iniziato a parlare del fatto (vedere i miei post precedenti) che i siti di stoccaggio scorie comporterebbero la nascita (nella zona attorno) di veri e propri ‘parchi tecnologici’, dove confluirebbero i migliori scienziati e ingegneri per studiare e migliorare ulteriormente le tecniche di stoccaggio, oltreché la materia atomica stessa in vista di futuri sviluppi. Questo, va da sé, apre le porte a enormi potenzialità di sviluppo e ricerca. Di fatto, trasformerebbe il territorio interessato non già in una landa desolata, arida e mortifera, bensì in un vivacissimo alveare che attirerebbe le migliori menti (e noi siamo in grado di sfornarne tante: è storia) come le api attratte dal miele, che in questo caso sarebbe il nucleare; materia ghiottissima che sta ingolosendo un po’ tutto il mondo, visti i volumi delle commesse da qui ai prossimi 10-20 anche 30 anni. È impazzito il mondo? non direi.. Piuttosto, è una cosa che vado ripetendo da tanto tempo: nucleare = occupazione, innanzitutto; poi tanta energia, poi ricerca, sviluppo, progresso, investimenti e quindi prosperità. Per tutti. Non la pensano allo stesso modo l’opposizione di centrosinistra e soprattutto le associazioni ambientaliste. Eppure, anche queste due realtà, magari perché non del tutto sicure dei propri punti di vista, possono talvolta inaspettatamente entrare in contraddizione; quando non addirittura in contrasto l’una con l’altra. Sta accadendo in questi giorni fra Partito Democratico e Legambiente. L’ente contesta al partito, se ho ben compreso, di essere troppo morbida verso l’idea di aprire alla ricerca per il nucleare di quarta generazione (da realizzarsi in capo a 30 anni. Ottimo, ma i problemi in realtà dobbiamo risolverli ora..), cosa che invece gli ambientalisti non sono disposti a concedere. Tanto più se si considera la forza con cui sostengono il Tecno-polo ‘Erse’ di Piacenza, punta di diamante nella (cito testualmente) “ricerca applicata alle rinnovabili, il fotovoltaico a concentrazione e le smart grids“. Io darei torto ad entrambe. Ma non per partigianeria: per mancanza di.. concordia. Voglio dire: hanno entrambe ragione, ma finiscono nel torto per il fatto di strillarsi addosso; cosa che porterà entrambe all’inconcludenza. Quando invece avremmo bisogno di ambo le cose: ben venga il tecno-polo di Piacenza, con lo sviluppo delle rinnovabili, le reti intelligenti e via dicendo.. tecnologie, lo dico sempre, affascinanti. Ma insufficienti purtroppo. Quindi ben venga lo studio e lo sviluppo di un nucleare ancora migliore, per quando saremo (parlo per me) vecchietti.. hanno ragione entrambe le parti! Ma hanno anche torto: nessuna di queste soluzioni risolve i nostri problemi attuali. Che non sono solo energetici, ma anche economici, occupazionali, ambientali eccetera.. Il nucleare attuale potrebbe in questo campo essere la soluzione che ci occorre! Considerando che è la tecnologia del futuro, nel tempo presente (perché avremmo domani delle centrali che sono prototipi oggi). Ho scritto domani perché queste centrali vanno costruite.. altrimenti avrei scritto oggi due volte. La sostanza però è che come Paese abbiamo problemi cogenti e, come leggevo un paio d’anni fa in un libro molto interessante sulla geopolitica energetica, abbiamo bisogno di ‘tutta l’energia possibile’: di quella di oggi, di quella di domani e di quella di quando saremo vecchietti. A beneficio dei nostri figlioli e nipotini. Possibilmente (doverosamente) migliorandone l’uso e l’impatto ambientale (e il nucleare è pulito: potete verificarlo da voi..) per il futuro.



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