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Le spettacolari Roll Clouds

Creato il 09 luglio 2013 da Psicosi2012 @martini_mat

Uno dei laboratori scientifici frequentabili da tutti e’ sicuramente il cielo. Leggendo questa frase, il primo pensiero che viene in mente e’ sicuramente quello di un bel cielo stellato. Miliardi di piccoli puntini luminosi che, dietro un apparente calma e staticita’, nascondono dinamiche, a volte anche violente, di un universo “vivo” che si modifica nel tempo. Ora pero’, senza dover chiamare in causa argomenti astronomici, il cielo sulla nostra testa e’ anche l’atmosfera. Come sappiamo bene, anche qui parliamo di un ecosistema vivo e che puo’, in alcuni casi, riservarci spettacoli tali da lasciarci a bocca aperta.

Molte volte su questo blog abbiamo parlato di nuvole:

- Una nuvola che fa pensare alla fine del mondo

- Altra strana nube, questa volta in Giappone

- Altra strana nube a Tulsa

- Nuvole sismiche

- Scoperta nuova nuvola?

Perche’ lo abbiamo fatto? Come visto, esistono diverse tipologie di nuvole, alcune piu’ comuni altre molto meno. In questo contesto storico/mediatico di una continua ricerca di segni premonitori o di qualche fine del mondo pronta ad intervenire, osservare una formazione nuvolosa “strana” non puo’ che accendere gli animi catastrofisti di molti siti, pronti a speculare su queste osservazioni. Negli articoli precedenti, abbiamo in particolare parlato di tantissime formazioni nuvolose poco note e che, ogni volta che sono comparse, hanno fatto il giro del web in pochissimo tempo, utilizzate per far credere di essere in presenza di un segnale antecedente a qualcosa di “pericoloso” in arrivo.

Come avrete gia’ capito, stiamo per tornare a parlare proprio di nubi.

Piccolo preambolo, la NASA ogni giorno pubblica una foto scelta tra le tante in loro possesso, per mostrarla su un sito appositamente creato. Il titolo di questa pagina e’ “Astronomy Picture of the day”, cioe’ la foto astronomica del giorno. Questa pagina e’ raggiungibile da questo link:

- NASA, APOD

Giorno per giorno, vengono pubblicate immagini bellissime, relative al cosmo o a qualche raro fenomeno naturale, sempre accompagnate da una breve descrizione scientifica.

Proprio su questo sito, pochi giorni fa e’ stata pubblicata la foto che vi mostro:

Roll Cloud a Maldonado in Uruguay

Roll Cloud a Maldonado in Uruguay

Cosa sarebbe questa strana formazione che si vede nell’immagine?

“Apparentemente” sembra una nuvola, ed infatti lo e’. Ma prima di spiegare di cosa si tratta, come nostra abitudine, vi parlo delle spiegazioni fantasiose che si trovano in rete. Secondo molti siti, si trattarebbe di un fenomeno assolutamente non naturale. Per alcuni il fenomeno sarebbe legato alle scie chimiche. Questa specie di rotolo che si vede sarebbe appunto una nuova tipologia di scia chimica, ovviamente concepita per sterminare la razza umana. Su questo fronte la fantasia non e’ mai troppa. Altri ancora parlano invece di una porta di collegamento dimensionale tra il nostro mondo ed uno ad esso parallelo. Anche in questo caso, sarebbe il caso di smettere di guardare film di fantascienza. Secondo altri ancora, la nube osservata sarebbe una corsia preferenziale per i soliti alieni che non vedono l’ora di invadere il nostro mondo.

Per dovere di cronaca, abbiamo visto le ipotesi catastrofiste, ora pero’ parliamo di scienza.

Negli articoli precedenti, abbiamo gia’ visto il fenomeno delle nubi ad arco. Quella che si vede nella nostra attuale foto, e’ proprio una manifestazione particolare di nube ad arco, chiamata, come poteva essere diversamente, “Roll Cloud”, cioe’ nube arrotolata.

Cosa sarebbe una roll cloud?

Si tratta di un fenomeno abbastanza raro, ma su cui e’ comunque presente una discreta quantita’ di immagini su web. In presenza di un fronte temporalesco in avanzamento, in alcuni casi si possono avere correnti fredde discendenti che arrivano quasi a livello della superficie. Ora, queste correnti possono incontrare aria piu’ calda e umida che viene dunque spinta verso l’alto. Salendo, la temperatura dell’aria diminuisce e potrebbe scendere al di sotto del punto di rugiada, formando appunto una nube. Queste sono appunto le condizioni per la formazione della Roll Cloud.

Come e’ facilmente intuibile, se il fronte avanza in modo regolare, si possono formare nubi lunghe anche centinaia di kilometri. Proprio il continuo movimento di aria discendente, fredda, e ascendente, umida, puo’ formare una struttura arrotolata come quella mostrata nella foto.

Cosa si nota dalla foto?

Osserviamo per prima cosa che la foto e’ stata scattata in riva al mare. Questo e’ sicuramente il posto ideale per avere masse di aria umida a livello del terreno da spingere verso l’alto. L’immagine in questione e’ stata scattata da Daniela Mirner Eberl sulla spiaggia di Las Olas a Maldonado in Uruguay.

Dove si trova il fronte temporalesco?

In realta’, il fronte vero e proprio e’ gia’ passato. Quello che rimane, nelle condizioni giuste, e’ soltanto questo spettacolo naturale, ovviamente con una durata nel tempo ristretta.

In realta’, si tratta di una foto del 2009 che, vista la sua bellezza, viene spesso riproposta da qualche sito. Purtroppo, ogni volta che questo avviene, la foto salta subito agli onori delle cronache con le spiegazioni piu’ assurde.

Come anticipato, queste nuvole sono gia’ conosciute e la bibliografia e’ ricca di immagini scattate in giro per il mondo.

Questa che vi riporto e’, ad esempio, una foto scattata in Australia dal fotografo Rob Sharrock proprio sopra la sua abitazione:

Roll Cloud in Australia

Roll Cloud in Australia

Dunque? Da quanto detto, non vi e’ assolutamente nessun mistero riguardante la foto pubblicata dalla NASA. Si tratta di un fenomeno noto e conosciuto con il nome di Roll Cloud. I meccanismi alla base di queste formazioni sono del tutto noti e non necessitano certo di spiegazioni fantasiose.

Purtroppo, tipologie particolari di nuvole non possono che richiamare l’attenzione dei tanti siti catastrofisti che, negli ultimi giorni, sono un po’ carenti di argomenti su cui speculare!

 

Psicosi 2012. Le risposte della scienza”, un libro di divulgazione della scienza accessibile a tutti e scritto per tutti. Matteo Martini, Armando Curcio Editore.



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