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Le spiagge dello sbarco in Normandia: Arromanches Les Bains

Creato il 12 marzo 2015 da Auroradomeniconi

Quella mattina, Rommel [maresciallo al comando del Gruppo d'Armate più importante e meglio equipaggiato dell'esercito tedesco, n.d.a.] si preparava a partire. Per parecchi mesi aveva sperato di passare qualche giorno in Germania ai primi di giugno. [...]

Dal giorno stesso in cui era arrivato in Francia, verso la fine del 1943, il problema di dove e come fronteggiare l'attacco alleato lo aveva gravato di un fardello quasi insopportabile [...]. Le spiagge dello sbarco in Normandia: Arromanches Les BainsLe strane invenzioni di Rommel erano semplici e al tempo stesso micidiali. Il loro scopo era d'impalare e distruggere i mezzi da sbarco carichi di truppe o d'immobilizzarli per il tempo sufficiente a concentrare su di essi il tiro diretto delle batterie costiere.
[...] Nella storia della guerra moderna non era mai stato preparato contro una forza d'invasione un più micidiale o poderoso sistema di difesa. [...] Rommel pensava di poter lasciare per qualche giorno il suo posto [...]. Era infatti ormai trascorso il mese di maggio e con esso il periodo più propizio a uno sbarco in forze degli Alleati. Così il maresciallo aveva concluso che sarebbero passate molte settimane prima che fosse effettivamente tentata l'invasione [...]. Rommel era molto contento di partire. Sul sedile accanto a lui c'era una scatola contenente un paio di scarpe di camoscio grigio, per sua moglie. C'era una ragione particolare e umana per cui Rommel voleva esserle vicino il martedì 6 giugno. Era il compleanno della signora Luise. [...]

Martedì 6 giugno sarebbe stato il giorno dello sbarco. "

Le spiagge dello sbarco in Normandia: Arromanches Les Bains
Così io mi sono preparata al viaggio (organizzato) della scorsa estate. Immergendomi nella lettura del terzo volume de "Tutta la seconda guerra mondiale. Gli uomini - I fatti - Le testimonianze". Riempiendomi gli occhi delle centinaia di immagini in bianco e nero, scattate dai reporter di guerra, che hanno dato un volto agli uomini - soldati e ufficiali - impegnati sui due fronti in guerra.

Studiando le carte di Jac Mercier e Luciano Simonetti, per farmi un'idea precisa sul teatro di guerra e sugli stati di avanzamento dell' Operazione Overlord. E divorando le pagine dedicate alla ricostruzione ora per ora dei drammatici avvenimenti del cosiddetto giorno più lungo della seconda guerra mondiale. Il "Giorno X". Il D-Day.

Le spiagge dello sbarco in Normandia: Arromanches Les Bains
In pratica, da quando ho prenotato il Tour Normandia e Bretagna organizzato da Davani Viaggi questo pesante volume è diventato il mio miglior amico. Non passava giorno senza che ne leggessi un pezzo, perché l'inserimento di Arromanches les Bains e della visita al museo e alle spiagge dello sbarco nel programma del terzo giorno di viaggio mi faceva desiderare che i giorni pre-partenza passassero in fretta, tanta era la voglia di ritrovarmi su quella parte di costa francese dove l'assalto alleato ha segnato il preludio della Liberazione - della Francia prima e dell'Europa poi - dall'oppressione nazista. E io volevo conoscere, sapere, approfondire per arrivare preparata a quel fatidico "terzo giorno".

Le spiagge dello sbarco in Normandia: Arromanches Les Bains
Più leggevo, poi, e più venivo a conoscenza di curiosi dettagli e singolari sincronismi che mai mi sarei aspettata di trovare associati a siffatta operazione di guerra. Grazie al giornalista Cornelius Ryan, che intervistò centinaia di testimoni (alleati e tedeschi) per ricostruire su entrambi i fronti gli eventi di quelle ore, ho appreso che Rommel aveva sì ideato un sistema difensivo micidiale, ma la piena portata dello stesso non poté essere dispiegata perché, oltre a non aver compreso subito che il campo di battaglia della Normandia sarebbe stato decisivo, per uno strano scherzo del destino sia nei giorni precedenti, sia nelle primissime ore del mattino del D-Day, le comunicazioni tra i vari reparti dell'armata tedesca non funzionarono propriamente a dovere.

Le spiagge dello sbarco in Normandia: Arromanches Les Bains
Ho capito che per tutto il mese di maggio si era andato costituendo nell'Inghilterra meridionale un immenso arsenale, fatto di migliaia di uomini, mezzi e materiali i quali attendevano solamente che giungesse il comando di un uomo, il generale Eisenhower, a dare l'avvio definitivo allo sbarco in Normandia. Ma nessuno - nemmeno lo stesso Eisenhower - poté conoscere o prevedere in anticipo quale tra i primi giorni di giugno sarebbe effettivamente stato il D-day perché la decisione dipese in larga parte dall'andamento altalenante delle condizioni atmosferiche, da concitate considerazioni sulla luce lunare e sull'avvicendarsi delle maree, nonché da pressanti calcoli che tenevano impegnati i meteorologici di entrambi gli schieramenti - gli uni perché si potesse decidere quando sarebbe stato lanciato l'assalto, gli altri perché si potesse tentare di prevederlo e di organizzare la difesa.

Le spiagge dello sbarco in Normandia: Arromanches Les Bains
Per non parlare di quanto sia rimasta colpita dai numeri: quello delle navi, dei mezzi d'assalto, dei carri armati, delle munizioni che nella grigia luce dell'alba lasciarono le coste inglesi per avvicinarsi alle spiagge normanne; quello dei piloti, dei paracadutisti e dei soldati di diverse nazionalità che fecero effettivamente il D-day e quello di coloro che rimasero feriti o perirono sulle spiagge prima, durante e dopo lo sbarco; o ancora, quello dei prigionieri che furono presi dagli alleati tra le unità della Wehrmacht di stanza in Normandia e imbarcati per l'Inghilterra.

Insomma, potrei passare ore ad elencare tutti i fattori e le coincidenze che hanno reso l'impresa dello sbarco così incredibile e straordinaria, ma direi che ho reso l'idea... Questo era il bagaglio di nozioni e informazioni che ero andata immagazzinando prima del viaggio. Una serie di dati e date che si erano bene impressi nella mia mente e che rapidamente si erano tramutati in sensazioni via via più potenti man mano che si avvicinava il momento di quello che avevo iniziato a chiamare il mio personalissimo D-day.

Le spiagge dello sbarco in Normandia: Arromanches Les Bains
Purtroppo, però, la parte del viaggio dedicata alle spiagge dello sbarco non è stata del tutto all'altezza delle mie aspettative, non tanto dal punto di vista qualitativo quanto da quello quantitativo. Come era facilmente prevedibile, infatti, la camminata lungo una delle spiagge dello sbarco ha suscitato in me emozioni indescrivibili, così come il "contatto" ravvicinato con i residui bellici che mi sono trovata di fronte o che si profilavano all'orizzonte ha lasciato il segno.

Le spiagge dello sbarco in Normandia: Arromanches Les Bains
Tuttavia mi è dispiaciuto - e non poco - che un imprevisto ci abbia costretto ad invertire il programma di due giornate di viaggio, riducendo a un'oretta scarsa il tempo che il gruppo avrebbe potuto passare ad Arromanches les Bains. Meno di un'ora al posto della mezza giornata prevista da programma :-( Ti lascio immaginare la mia delusione... (se vuoi leggere le mie impressioni generali sui viaggi organizzati, clicca qui).

Le spiagge dello sbarco in Normandia: Arromanches Les Bains
Il museo dello sbarco ho potuto vederlo solo da fuori, perché non c'era il tempo materiale per potergli tributare la più che dovuta visita. O meglio: avrei anche potuto visitare il museo, ma avrei dovuto rinunciare a passeggiare sulla costa e a camminare lungo e sopra quella spiaggia della Manica dove 70 anni or sono si era svolto il dramma del D-day. E io non ce l'ho proprio fatta.

Avevo immaginato e atteso quella passeggiata con una tale intensità che appena il pullman ha parcheggiato ad Arromanches il mio unico pensiero è stato quello di raggiungere la spiaggia e passare lì il (pochissimo!) tempo concesso. Tempo che ho impiegato a riempirmi gli occhi e i polmoni dei ricordi di guerra, sacrificio e libertà che ancora oggi si respirano in questa parte di Normandia. Certo, quella sensazione avrebbe potuto durare più a lungo, ma difficilmente la potenza delle emozioni che ho provato avrebbe potuto raggiungere livelli più elevati.

Le spiagge dello sbarco in Normandia: Arromanches Les Bains
Ciò che è certo, comunque, è che la breve toccata-e-fuga di quel viaggio organizzato è stata sufficiente a convincermi - se ancora ce ne fosse stato bisogno - a pianificare senza indugi un bel viaggio (non organizzato!) in Normandia. Perché a questo punto io voglio mettere piede su Sword Beach, Juno Beach, Gold Beach, Omaha Beach e Utah Beach; voglio arrivare fino a Cherbourg e nella penisola del Cotentin; e voglio visitare i musei dello sbarco e rendere omaggio ai cimiteri militari. Perché conoscere meglio questa parte di Normandia e la sua (nostra) storia non è più solo un imperativo morale: è oramai un bisogno (st)ruggente e irrinunciabile.


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