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Le streghe son tornate (2013)

Creato il 03 maggio 2015 da Babol81
Noi italiani siamo fieramente indietro su ogni cosa, non solo in campo cinematografico. Rimanendo comunque in quest'ambito, è con incredibile orgoglioneria che un film diretto e sceneggiato da Alex de la Iglesia nel 2013 riesce ad uscire dopo due anni, distribuito malissimo e titolato ancora peggio: da Las Brujas de Zugarramurdi (Le streghe di Zugarramurdi) a Le streghe son tornate.
Le streghe son tornate (2013)
Trama: due uomini e un bambino rapinano un banco dei pegni di Madrid e fuggono su un taxi, diretti in Francia. Poco prima del confine si ritrovano però bloccati nella cittadina di Zugarramurdi, popolata da streghe...
Le streghe son tornate (2013)
Las Brujas de Zugarramurdi è uno dei film più esilaranti che abbia mai visto, una supercazzola paurosa, talmente ben diretta e così piena d'inventiva e delirio da riuscire ad elevarsi a cult dopo appena una visione. De la Iglesia, come al solito, affronta con coraggio e faccia tosta l'ardua commistione tra horror e commedia, danzando allegramente a braccetto col trash e riuscendo in qualche modo anche a strappare degli spunti di riflessione solo all'apparenza banali. In soldoni, Las Brugas de Zugarramurdi è la storia di tre uomini "castrati", tre servi della gleba che cercano a modo loro di andare in giro a testa alta perché, come dice il Bardo, sono stati ampiamente anestetizzati da una stronza; peccato che i tre siano uno più cretino dell'altro, tre fanfaroni zeppi di difetti, talmente incapaci a vivere da essere costretti a rapinare un banco dei pegni portandosi anche dietro un bambino che il padre spererebbe di mettere contro la madre. Dal punto di vista di questi tre genii le streghe, come giustamente sottolinea il titolo inglese Witching and Bitching, altro non sono che le donne in generale, sempre pronte a dare addosso a questi baldi esponenti del sesso "forte", subissandoli con richieste spesso irragionevoli e addirittura pretendendo a volte amore eterno senza poi magari offrire adeguate prestazioni sessuali. Ovviamente, ce n'è per l'asino e per chi lo mena e credo che anche De la Iglesia sia di questo avviso; vero è che quasi ogni dialogo di Las Brujas è una tirata contro il genere femminile, così come è vero che molti dei comportamenti delle Streghe si possono vedere tranquillamente riproposti nel quotidiano da un sacco di fidanzate, moglie e amiche, ma allo stesso tempo è anche impossibile dare retta a tre "narratori" inaffidabili come José, Antonio e Calvo, talmente machos ed impegnati a spararle grosse che quasi non ci credono nemmeno loro. Las Brujas è lo specchio di una Spagna che cambia, dove l'uomo conquistador e sicuro di sé deve fare i conti con donne ben più consapevoli e scafate di lui e dove il numero di coppie gay sta aumentando esponenzialmente, contribuendo a minare la leggenda del maschio iberico: questo scontro tra sessi viene declinato in chiave horror e fantastica, tra dialoghi al fulmicotone e sequenze visionarie, in una commistione di generi che unisce il road movie, la commedia, il classico horror dove la gente arriva nel posto sbagliato (ed isolato) al momento sbagliato e, ovviamente, l'horror satanico già caro a De la Iglesia fin dai tempi de Il giorno della bestia.
Le streghe son tornate (2013)
Il resto, ovviamente, è puro sbrago visivo, fantasia malata allo stato brado. Già solo l'idea di travestire uno dei ladri da Spongebob e un altro da Cristo colpisce lo spettatore con la forza di un maglio, facendolo stramazzare a terra scosso da risate incredule, ma ovviamente non è finita lì. Lo scontro tra uomini e donne viene concretizzato in una delle macellate più frivole mai viste sullo schermo, un trionfo di streghe che azzannano, mangiano, urlano ed artigliano dei poveri uomini inermi (con tutto il rispetto per l'uomo che deve andare a Badajoz) e sul finale arriva persino l'incarnazione della Venere di Willendorf a fare scempio dei malcapitati come una Godzilla mestruata; a onor del vero, i momenti che seguono il sabba coincidono con una sorta di "appiattimento" de Las Brujas, nel senso che De la Iglesia sembra un po' perdere il filo della narrazione e infilare nel film scontri, battaglie e urla per il solo gusto di farlo, ma non vorrei stare a spaccare il capello o negare di essermi divertita molto anche in quel frangente. Oltre al gusto visionario del regista, poi, a rendere più gustoso il tutto c'è la presenza di caratteristi a dir poco meravigliosi, con delle facce assurde come quella di Enrique Villén, dei corpi martoriati e sminchi come quello di Javier Botet (già Niña Medeiros della serie REC) o una presenza scenica come quella di Terele Pávez nei panni dell'anziana nonna... e poi, ovviamente, c'è una divertente e divertita Carmen Maura, in grado di dire le peggio cose cercando di mantenere un'esilarante parvenza di grazia altoborghese. Menzione d'onore, infine, per la demenziale filastrocca intonata dalle streghe nel sabba e per la scelta della location: Zugarramurdi è un paese che esiste sul serio e Las Brujas è stato girato proprio lì, in particolare nell'evocativa Cueva de los Aquelarres, la grotta dove si dice venissero celebrati davvero i sabba prima del periodo dell'Inquisizione, durante il quale sono state processate solo a Zugarramurdi trentanove persone, di cui dodici arse sul rogo. Realtà che si mescola con la fantasia, dunque, cosa che rende Las Brujas de Zugarramurdi ancora più interessante: mi sembra superfluo dire che guardarlo in italiano non è la stessa cosa che gustarselo in spagnolo ma andatelo assolutamente a vedere al cinema se avete la fortuna di abitare in una delle poche città dov'è stato distribuito!
Le streghe son tornate (2013)
 Del regista e co-sceneggiatore Álex de la Iglesia ho già parlato QUI. Santiago Segura, che interpreta Miren, lo trovate invece QUI.
Carmen Maura (vero nome Carmen García Maura) interpreta Graciana. Spagnola, ha partecipato a film come Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio, La legge del desiderio e Donne sull'orlo di una crisi di nervi. Ha 70 anni e due film in uscita.
Le streghe son tornate (2013)
Carolina Bang, che interpreta Eva, nella realtà è la moglie di Álex de la Iglesia e ha partecipato anche al suo film Ballata dell'odio e dell'amore mentre Terele Pávez, che interpreta Nonna Maritxu, e Enrique Villén, ovvero l'"inadaptado social", hanno partecipato sia a Ballata dell'odio e dell'amore che a Il giorno della bestia. Se Le streghe son tornate vi fosse piaciuto recuperate dunque Il giorno della bestia e tutti gli altri film di Álex de la Iglesia che, ahimé, devo ancora vedere! ENJOY!

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