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Le Suore Ninja che scazzottano Chiesa e società!... E ''i zombi'', pure i zombi, sì!

Creato il 08 aprile 2013 da Cervellobacato @CervelloBacato1
Le Suore Ninja che scazzottano Chiesa e società!... E ''i zombi'', pure i zombi, sì!Finalmente sono riuscito a mettere le mani su 'ste benedette Suore Ninja! Il primo volumetto di quest'opera di Davide La Rosa (che scrive le storie) e Vanessa Cardinali (che disegna e pure bene), devo dire m'è abbastanza piaciuto. Premetto che per un lettore un po' bigotto e piuttosto close-minded questo fumetto è probabilmente riassumibile con una semplice e schietta frase: Blasfemia portami viaaa!!! Sì perché già dalle protagoniste, cioè delle suore ninja, capisci che qualcosa di strano (e parecchio) andrai a beccartelo, e sai pure che sarà solo la punta dell'Iceberg.
Come ben vi è noto non mi diletta affatto spoilerare la storia, non mi piace, e quindi la prendo sempre alla larga dicendovi ciò che ho apprezzato e ciò che meno ho gradito. Olè!Punti di forza sono senz'altro l'irriverenza e la ''sfacciataggine'' con cui si parla di Chiesa, di cardinali, di papi, di Dio. Roba che se fosse stato pubblicato anni fa, e forse nemmeno troppi, ai nostri poveri itaGliani gli partivano gli occhi giù dalle orbite dall'incredulità. Ora che ci penso potrei provare a farlo leggere ai miei nonni. Ok, ora che ci penso bene è meglio di no... Ma poi, pensandoci ancora più più meglio, i fumetti sò per bambini e non se lo cagherebbero in qualunque caso. Ma ora non divaghiamo!Si diceva quindi sfacciataggine nell'affrontare certi sacri temi, la stessa che si può ritrovare nel blog di uno degli autori, ovvero Davide La Rosa, che ci vizia e ci abitua tanto bene e ci strappa parecchie risate condite spesso e volentieri da riflessioni importanti. E qui il tutto lo si ritrova, perché Suore Ninja non è risate fini a se stesse, ma piuttosto è un trampolino di lancio verso ragionamenti un po' più profondi, quali l'omosessualità, la chiusura mentale della Chiesa, il bigottismo, la rigida ortodossia di certe persone, e chi più ne ha più ne metta. E' un piccolo scherzoso dipinto del nostro mondo. Molto scherzoso, questo è da ricordare!

Le Suore Ninja che scazzottano Chiesa e società!... E ''i zombi'', pure i zombi, sì!

Idola!!!

E a proposito di ''dipinto'', parliamo quindi dei disegni. Cioè regazzi, che collegamenti vi faccio per passare da un discorso all'altro, eh?! Da ''dipinto'' a disegni. Ma quanto fico sono?! (e fu così i lettori   s'indignarono e migrarono in altri luoghi del web...)...Ok, per quelli di voi rimasti, che hanno resistito alla mia simpatia degna d'un chiwawa rabbioso (ma quanto vi odio!?), proseguiamo. I disegni! I disegni sono molto stile cartoon anni '90, e tale definizione non so se riuscite a comprenderla perché non credo d'averla realmente capita io stesso, ma cribbio, prendetevi Suore Ninja e magari sarete d'accordo con me. Io personalmente questo stile non lo amo, ma lo trovo comunque ben fatto e accurato. Insomma, la Vanessa Cardinali ne sa, e si vede, e quindi credo siamo tutti d'accordo col dire che il fumetto è disegnato ok! (solo non è nel mio stile ideale).Parlando del look dei personaggi, e delle tre suore in particolare, cioè... Wow! Sono bellissime, e le loro armi sono davvero cazzutissime. L'osso che s'allunga di san Epipodio! Ahahah ma che figata è?! Che poi la suora che lo usa è una nerdazza, e quindi ci piace. 100 punti a Grifondoro! 
E poi niente, un po' di cose a random!C'è Costantino VitaGliano, che è il papa, e io lo amo perché è uno stronzo, perché è più umano di quanto non si voglia ammettere. Così come amo i cardinali, in particolare quelli più cciofani, che si fanno i cannoni allegramente perché il caro papa giustamente gli dice ''Ma chi l'ha detto che è peccato farsi gli spinelli?!'', e allora via che parte la festa mentre fuori in piazza ci sono...Gli zombie gay! Ahaha gli zombie gay in Vaticano, ma scherziamo?! Una piaga che già senza ''zombie'' ma solo coi ''gay'' pare insormontabile per la Chiesa, perché la critica qui la si sente forte e secondo me è da applausi. I gay, i gay! Ma che v'hanno mai fatto, cosa?! E nulla, questi sono lì a manifestare il loro ''Pride'' e il loro astio verso il non riconoscimento dei loro semplici diritti in quanto umani, sfruttando l'elezione del nuovo pontefice. Purtroppo per un certo motivo diventano pure zombie e quindi ecco, un incubo peggiore per il neo papa non poteva esserci. Ma meno male arrivano le nostre tre eroine che, come ormai avrete capito, hanno uno spazio non troppo grande in questo primo numero, ma tant'è. Un po' d'introduzione ci sta!
Le Suore Ninja che scazzottano Chiesa e società!... E ''i zombi'', pure i zombi, sì!
Difetti ce ne sono comunque, altrimenti mica dicevo che m'è piaciuto solo abbastanza. Il primo è la brevità del volume. Finisce subito pur avendo un certo numero di pagine. Volevo un po' di più, sul serio. Il secondo è qualche passaggio (e torno ai disegni) un po' confusionario, in cui devi un attimo puntare gli occhi e guardar bene per capire. Un terzo potrebbe essere a mio avviso la troppa presa per i fondelli alla religione. Per me, sia chiaro, va bene così, ma da regazzo che ha vissuto il mondo cattolico con catechismo e compagnia bella (un po' come tutti), riesco a immedesimarmi in molte persone che pur non essendo bigotte ma semplici credenti, potrebbero trovare ''fastidioso'' il troppo sarcasmo presente fra queste pagine. Purtroppo c'è da dire che non è argomento facile da trattare. L'umorismo si sa, non è cosa da ''scemi'', ci vuole una certa intelligenza e un certo tatto, specie se vuol far riflettere e non è semplicemente demenziale.
Suore Ninja quindi per ora è promosso a buonissimi voti, sperando in un inasprimento delle critiche (col giusto stile) verso ciò che non va bene in questa Chiesa e società, insaporito dalla già sperimentata ironia che è niente male davvero! Attendo con curiosità il seguito, auspicando quindi ad una grande attenzione anche verso chi in Dio e nella Chiesa ci crede, ma che può trarre buoni spunti di critica, come è giusto che sia in ogni ambito di questo grande e grosso mondo. Il pericolo di sbagliare e giocarsi quella fetta di pubblico è grande, sicché vedrem!

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