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Le suore Ninja della Star-comics

Creato il 08 giugno 2013 da Paradisiartificiali

Le suore Ninja della Star-comicsNe ha già parlato Dario di queste Suore Ninja, e sull'onda dei suggerimenti entusiasti che ho sentito in giro mi sono deciso a rimediare i primi due numeri di questa serie. E devo dire che sinceramente non ho ben capito, se dovevo ridere e quando dovevo ridere. 
96 pagine di non-storia, tenute insieme da una catena di luoghi comuni, scandita da battute agghiaccianti, come i riferimenti al banchiere Calvi o l'omicidio della Claps. Un ordine segreto di suore addestrate in Giappone, per affrontare il male che minaccia i Ministri della Fede Cattolica.L'unica cosa che ho trovato davvero divertente in questo fumetto è stata la matita di Vanessa Cardinale, una deliziosa distorsione underground delle anatomie disneyane che di fatto sono l'unica cosa gradevole di questa miniserie bimestrale targata star-comics. La sceneggiatura di La Rosa invece, mi spiace essere così drastico, fa acqua da tutte le parti: non diverte e fa una satira qualunquista, in alcuni passaggi imbarazzante persino per chi legge. Parlare male di un fumetto non è mai una cosa facile, in Italia poi il blogger che parla male di questo o quel l'autore, è ridotto a "rosicone invidioso del suo successo".Eppure questo Suore Ninja non mi ha trasmesso assolutamente nulla, se non una noia mortale. Il target di questo fumetto? I ribelli e gli anti-conformisti che identifichereste nella canzone degli Skiantos di Freak Antoni: Sono un ribelle mamma. Le suore Ninja della Star-comicsCredo che i fenomeni, in ambito fumettistico, siano una cosa rara, in Italia poi, ancora meno - per esempio io non riesco ad andare oltre la quinta pagina di un qualsiasi volume di Zerocalcare, il fenomeno editoriale italiano degli ultimi tempi, ed io non lo capisco, ne riesco nonostante mi sforzi di farmelo piacere. Le suore sono uguali, un fenomeno nato on line, un martellante tam tam mediatico, che vi appanna ed appiattisce i gusti, ammaliandovi con le onde del wifi, ed ecco che un fumetto smette di essere tale, e diventa un brand, un logo, una moda, la festa del momento a cui sei quasi obbligato a partecipare, perché ci vanno tutti, io c'ero, tanto sono solo sei numeri, e pazienza se i primi due non dicono assolutamente nulla, pazienza se non si va oltre una dozzinale satira anticlericale.  Allora ben venga la feroce satira anti fascista di Spataro nella sua Ministronza, l' impietosa striscia dedicata alle Non-gesta politiche della Meloni. Ho trovato persino irritante l'omofobia di Giovanardi, una satira politicamente innocua, su un personaggio di cui ci di dovrebbe auspicare il tramonto, figuriamoci trasformarlo in Hulk e riderci su. No, Suore Ninja è davvero brutto e pazienza se mi beccherò un bel "rosicone" per il commento negativo. Baci ai pupi. 

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