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Le tante vite di Gio Rapace - ovvero, la linea cotica come nuovo modello di inviluppo (1° puntata)

Creato il 10 aprile 2010 da Pierrebarilli
Le tante vite di Gio Rapace - ovvero,  la linea cotica  come nuovo modello di inviluppo  (1° puntata) Da quale parte sia arrivato Gio Rapace, non è  dato sapere con certezza: gli storici credono di ritenere che la genia originale abbia vissuto tra il V e il III secolo a. C., in Mesopotamia. Nel cammino dei secoli i Rapace, gente nomade in bilico tra il fare e disfare,   si sono resi protagonisti di una  serie di episodi che ancora oggi suscitano interesse. Tralasciando la Mitologia Mesopotamica e la retorica dell'Antico Testamento, dove si ricordano i Rapace come famiglia al servizio di Antioco Epifane,  e poi ancora si raccontano gli orrori di  un certo Giasone dei Rapace agli ordini di Aurano, comandante pazzo delle milizie di Lisimaco. Per tornare ai secoli nostri, basti segnalare le gesta del tenente dei granatieri di Piemonte Rigordino Rapace che, nel 1827,  punto nell'orgoglio,  sfida a duello la più grande zanzara del mondo. Le cronache del tempo non raccontano sul come finì. Voci di popolo lasciarono in memoria ai posteri che finì malissimo per Rigordino: infilato sette volte sopra la contura e 77 volte sotto, da quel giorno venne soprannominato Rigormortis. Ancora, nel 1847 durante i funerali di Maria Luigia si ricorda un certo Cleonte Rapace che, al grido "Io l'amavo, essi  l'amavano" si dette fuoco sul Ponte di mezzo. Nell'Italia dei Risorgimento, ai tempi di Pisacane, Scarpetta Rapace non risulta nell'elenco dei "300 eran giovani e forti - e sono morti". Risulta invece nell'elenco degli ospiti  ai noti banchetti proustiani "à la recherche de la place perdue" nella casa di campagna del villico Gamberetto de Mentàn. (Fine della prima puntata, continua)
PS: "Cazzus!"  esordiva Niccolò Machiavelli scrivendo a Fancesco Guiccardini. E questo vuol dire che, pur adoperando il latino, il Machiavelli era uomo di spirito. Certo è difficile a credersi, dopo tanta acqua passata e panni sciacquati, se si vuole passare da gentiluomini bisogna ad ogni costo evitare di dire pene al pene.  Questa è solo una premessa, il pezzo forte alla prossima puntata. Per intanto quello che adesso serve a Gio Rapace, ammesso che lui serva al mondo, è che questo mondo sia così gentile da non inviargli il conto. Noi non siamo catalogati tra i gentili. Domenticavo, l'ultimo spenga il fotovoltaico. Grazie.

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