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Le tigri di Telecom: lavare l’onore della moglie del capo

Creato il 29 giugno 2010 da Stampalternativa

Le tigri di TelecomAncora sulla scia della cronaca, riproponiamo un brano tratto dal libro Le tigri di Telecom, scritto da Andrea Pompili, che del Tiger Team ha fatto parte, e uscito nel febbraio 2009 all’interno della collana Senza Finzione. Anche in questo caso, come in quello di Assalto alla Diaz di Simona Mammano, segnalato la settimana scorsa, il volume continua a mantenere forti tratti d’attualità, dato ciò che via via viene detto in sede giudiziaria a proposito dello scandalo Telecom Sismi. (Antonella Beccaria, co-direttrice della collana Senza Finzione)

La pietra dello scandalo era il portale SvanityFair, un sito Internet di gossip, che nel marzo 2003 aveva pubblicato foto compromettenti di Afef Jnifen, moglie di Marco Tronchetti Provera. Era chiaro che le immagini erano state fornite da qualcuno vicino alla famiglia del presidente. Si pensò quindi a un furto o a uno squallido sistema per arrotondare lo stipendio.

Per comprendere l’accaduto, era necessario partire dal sito Internet incriminato e da qui rintracciare chi aveva ottenuto e pubblicato quel materiale. Si cominciò ad analizzarlo e a raccogliere informazioni: proprietario, collegamenti ad altri portali, riferimenti, aziende collegate, indiscrezioni e notizie su fonti aperte. Anche io diedi una mano: dovevo occuparmi di chi aveva registrato il dominio del sito e di eventuali parametri tecnici utili per risalire all’autore della pubblicazione.

Ma non bastava. Fabio Ghioni decise che era necessario fare sul serio e organizzò l’incontro tra me e Ibm proprio per sbrigare le questioni burocratiche relative alla delicata commessa. Il nome in codice dell’attività divenne “RadioMaria”, una sua trovata forse legata al fatto che abitavo vicino alle antenne della radio religiosa, e sotto quel buffo appellativo si mise in moto la rudimentale macchina difensiva di Telecom Italia.
Era comunque chiaro che l’intervento aveva poco a che vedere con la tutela dell’immagine di Telecom Italia. Era piuttosto una prova generale per dimostrare l’efficacia del metodo. Inoltre c’era un committente, per quanto anonimo: Fabio Ghioni aveva infatti chiaramente specificato che la richiesta non era assolutamente un suo capriccio. La prova non doveva essere quindi sottovalutata. Per questo Ibm mi disse di aver ingaggiato uno dei più illustri BlackHats italiani e che era loro intenzione mettere su una squadra di tutto rispetto per gestire “adeguatamente” le attività di tutela di cui Telecom Italia avrebbe potuto avere bisogno.

Per noi di Telecom l’operazione RadioMaria però si inabissò: nessuno chiese più nulla né parlò della vicenda e di tutte le sue eventuali implicazioni. Fu solo dopo molto tempo ci dissero che l’attività aveva avuto un grande successo. Cosa era accaduto nel frattempo? Ghioni racconterà ai magistrati che Ikon aveva condotto una semplice analisi sul computer del responsabile delle relazioni esterne di Afef: qui era stata trovata una copia elettronica delle foto incriminate e si sospettava dunque che fosse stato oggetto di un’intrusione informatica. L’analisi non aveva però evidenziato alcuna attività intrusiva e quindi si pensava che fosse stato lo stesso responsabile ad aver arrotondato lo stipendio con quelle foto. Fine della storia.

Tra i fatti elencati negli atti pubblici dell’inchiesta Telecom Italia, c’è un particolare forse trascurabile che vale però la pena di menzionare. Un’altra persona infatti viene coinvolta nella vicenda, anche se si limita a visualizzate il sito incriminato: il suo nome d’arte è G00dB0y, un hacker molisano di 23 anni che aveva avuto alcuni problemi con la giustizia durante l’operazione Hi-Tech Hate condotta dal nucleo speciale frodi telematiche della guardia di finanza. In quel momento era uno dei tanti collaboratori della comunità di Zone-H fondata da Roberto Preatoni, ma né io né Fabio sapevamo ancora chi fosse e con chi lavorasse.

Le tigri di Telecom - Dossier, investigazioni e assalti informatici di Andrea Pompili
Collana Senza Finzione
372 pagine
ISBN: 978-88-6222-068-2


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