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Le tre sfide della giustizia

Creato il 20 gennaio 2014 da Dialogosiuris

Ogni persona vive e anima lo spazio della pluralità e in essa afferma con forza e decisione la propria singolare identità che nell’universale dell’intreccio delle relazioni, si fa identità universale. La nostra non è la pluralità greca, che accomunava i cittadini nel segno dell’appartenenza etnica; allo stesso modo, non è la semplice adesione a delle leggi ad aggregare una società, come nella civitas romana. La sfida della pluralità è nel saper cogliere il senso del porsi in relazione, del dialogare esigente che ricompone le diversità e apre a esiti di verità e novità in uno spazio di reale communitas. Il superamento delle tentazioni escludenti e isolazioniste che l’immunitas suggerisce aprirà la sfida costruttiva per un riconoscimento autentico tra le diversità, perché nessuno possa dirsi escluso.

Il 2015 sarà l’anno del novecentesimo anniversario della stesura della Magna Carta, documento che segna la storia politica e giuridica dell’intera umanità. In essa venivano sanciti i diritti rispettivi del sovrano e della nobiltà inglese, stabilendo che nessun uomo libero poteva essere privato dei suoi diritti se non a seguito di un giudizio legale da parte dei suoi pari e secondo la legge del Regno. Successivamente, questa garanzia venne estesa a tutti. I principi della Magna Carta varcarono l’Oceano Atlantico ed entrarono a far parte della Costituzione degli Stati Uniti d’America nella quale si afferma che nessuna persona può essere privata dei suoi diritti senza un processo equo e rapido. Per i padri fondatori il termine “persona” non comprendeva tutti gli uomini e se i nativi americani e gli schiavi certamente non potevano ambire a questo riconoscimento, anche le donne bianche non ebbero vita facile. In estrema sintesi, a puro titolo di esempio, questa è la storia di un principio di giustizia, la tutela della persona attraverso la presunzione di innocenza, che nei secoli ha avuto un’evoluzione faticosa ma continua e che si è progressivamente affermato allargando inclusivamente i propri confini.

La giustizia si trova continuamente nella esigente necessità di rispondere a tre sfide, che senza cedere alle pressioni del presente, possano far guardare ai tempi lunghi della storia: la sfida del “senso” della giustizia, quale continua capacità di porre al centro la persona nella sua singolare unicità; la sfida dell’“altro”, perché nella relazione plurale e dialogica non vi siano mai esclusi; la sfida dell’“uno”, quale incessante richiamo all’unicità della verità nella molteplicità delle sue diverse interpretazioni, per contrastare relativismi e ideologie.

A. Iaccarino, Nessuno resti escluso. La giustizia oltre i confini, Lateran University Press, Città del Vaticano 2013.



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