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Le “Truvature”: i tesori nascosti della Sicilia

Creato il 27 gennaio 2015 da Nonsoloturisti @viaggiatori
Le “Truvature”:  i tesori nascosti della Sicilia

Da buon amante dei viaggi, mi capita spesso di prestare particolare attenzione alla cultura dei luoghi che visito. Sono sempre incuriosito dal folklore e dalle leggende popolari che intersecano mito e realtà storica. Tutte le culture del mondo vantano racconti caratteristici in cui si narra di misteriosi tesori nascosti, ed anche la tradizione siciliana è ricca di " Truvatùre ": preziosi cimeli disseminati tra le lande di una delle terre più affascinanti che ho mai avuto il piacere di visitare.

Ecco le leggende che mi è capitato di conoscere durante la mie esperienze in Sicilia.

Le Sette Porte di Ferro della chiesa di S.Maria, Randazzo

Il comune di Randazzo, situato nella provincia di Catania, è legato ad una storia tramandata da tempo immemore. Pare che al di sotto della Chiesa di Santa Maria siano custoditi inestimabili tesori, protetti da ben sette porte di ferro poste una dietro l'altra.

Le “Truvature”:  i tesori nascosti della Sicilia

Il Castello di Castiglione di Sicilia

Sempre nella provincia di Catania si trova il paesino di Castiglione di Sicilia. Qui è presente un castello all'interno del quale sarebbe custodita una chioccia con pulcini d'oro, protetta da un masso talmente pesante da non poter essere sollevato da nessun uomo sulla faccia della terra.

Le “Truvature”:  i tesori nascosti della Sicilia
La Truvatura della Sarpa, Acireale

Nel territorio di Acireale è presente la Truvatura della Sarpa. Posizionata nei pressi della Chiesa della Grazia, si nota una enorme pietra, al di sotto della quale è nascosto un tesoro prezioso. Stando alle credenze popolari, per poter accedere al tesoro è necessario seguire una procedura: mangiare una sarpa cruda (la sarpa è un pesce) posizionandosi al di sopra della roccia e bevendo dieci litri di vino durante il pasto. Si dice che in passato un uomo tentò l'impresa, ma prima che potesse raggiungere la meta, venne attaccato da un gruppo di folletti e da un grosso serpente.

Lu Bancu di Disisa, Monreale

Secondo la leggenda, il tesoro nascosto dentro una grotta dell'antico feudo Disisa, odierno territorio di Monreale, è assolutamente visibile, ma chiunque in passato ha tentato di portarlo via non è riuscito a trovare la via d'uscita ed è rimasto bloccato nella grotta, fin quando non ha svuotato le tasche di ogni moneta sottratta.

Esiste una vecchia filastrocca che recita l'unico metodo per poter "sbancare" il banco. Tale metodo consiste nello sventrare all'interno della grotta una giumenta bianca e fare in modo che tre " Santi Turrisi " provenienti da angoli remoti del regno si cibino delle sua interiora. Successivamente è necessario uccidere i tre santi per poter beneficiare dell'immensa ricchezza.

La Grotta dei Dinari, Contessa Entellina

Sempre in provincia di Palermo si trova la Grotta dei Dinari, anch'essa colma di oro e gemme preziose e protetta da un terribile mostro a quattordici teste, la cui terribile ira sarebbe placabile solo attraverso il sacrificio di una fanciulla.

La Grotta di Calafarina, Marzamemi

L'origine della truvatura della grotta di Calafarina, a Marzamemi, è legata a vicende storiche antichissime. Secondo il mito, la grotta conterrebbe il tesoro accumulato dall'esercito arabo prima di essere scacciato dall'isola per mano dei Normanni. Gli arabi nascosero i propri averi nei cunicoli sotterranei e sterminarono un plotone di schiavi, affinché le anime di quest'ultimi potessero proteggere in eterno il loro patrimonio.

Le “Truvature”:  i tesori nascosti della Sicilia
Monte Scuderi, Messina

Anche per la trovatura di Monte Scuderi a Messina esiste una particolare procedura che consente la trasformazione di una ipotetica miniera di piombo in oro. La modalità operativa prevede che la persona intenzionata sia provvista di un tovagliolo in lino ed accompagnata da un prete. Durante una notte di luna piena egli dovrà pescare dei pesci e ancora vivi trasportarli su Monte Scuderi, dopo ciò trovare la grotta prima che sorga il sole. All'interno di questa sarà aggredito da un serpente e da una donna, e dovrà fronteggiare quest'ultima con l'aiuto della fede cattolica del Prete.

Testo di Vito Mandina
Le “Truvature”:  i tesori nascosti della Sicilia

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