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Le vacanze di Natale su Marte: per Curiosity benessere e relax a Yellowknife Bay

Creato il 30 dicembre 2012 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

 CURIOSITY sol 133 Navcam right

CURIOSITY sol 133 Navcam right
"Courtesy NASA/JPL-Caltech" processing 2di7 & titanio44

Il 25 dicembre Curiosity ha festeggiato il suo primo Natale su Marte in un posto chiamato “Yellowknife Bay”, nell'area di Glenelg: nel cratere Gale è il sol 138, ad oltre cinque mesi di distanza dal giorno dell’atterraggio del 6 agosto 2012.

Mentre il nuovo e tecnologico Curiosity gode di ottima salute, non è da meno il suo gemello più anziano, Opportunity che il prossimo 24 gennaio 2013 compirà i suoi nove anni terrestri sul Pianeta Rosso.

OPPUTUNITY sol 3132 - 3145 panorama Matijevic Hill 10432 x 4862 pixel

OPPUTUNITY sol 3132 - 3145 panorama Matijevic Hill 10432 x 4862 pixel
"Courtesy NASA/JPL-Caltech" processing 2di7 & titanio44

Curiosity ha raggiunto la depressione Yellowknife Bay nel sol 130 (17 dicembre 2012) dopo aver percorso una leggera discesa in una interessante area geologica chiamata “Glenelg”.

CURIOSITY sol 130 Mastcam left

CURIOSITY sol 130 Mastcam left
"Courtesy NASA/JPL-Caltech" processing 2di7 & titanio44

Ora il team scientifico sta selezionando la prima roccia interessate per inaugurare l'utilizzo del trapano ma secondo un recente report pubblicato su spaceref, l’utilizzo del trapano sarebbe stato rimandato verso la metà / fine gennaio.

Il ritardo è dovuto ad una maggiore precauzione nella scelta accurata del target per garantire che il calore generato dall’attrito durante la perforazione, non trasformi la polvere in una sorta di appiccicoso miele marziano che creerebbe ovviamente dei danni agli strumenti e a Curiosity stesso.

Materiali come solfati di ferro e perclorati potrebbero presentare queste caratteristiche. Quindi, i geologi e gli ingegneri del JPL si stanno prendendo il tempo necessario per selezionare con estrema cura una roccia adatta, per evitare che la polvere generata dalla perforazione possa cambiare stato e diventare una sorta di materiale gommoso che potrebbe seriamente danneggiare i meccanismi del rover.

La prima perforazione e l’analisi del materiale ricavato sarà una pietra miliare nella storia dell’esplorazione planetaria.

Il termine "trapano" è un termine un po' improprio per lo strumento di Curiosity che è molto più simile ad uno scalpello rotante con un'azione a percussione. I colpi martellanti rompono il sottosuolo e la polvere prodotta viene incanalata verso l'alto all'interno di un manicotto cavo che circonda la punta e viene trasportata nella zona di stoccaggio circolare in cima.

Curiosity trapano

Credit: NASA/JPL

Curiosity trapano

Credit: NASA/JPL

Oltre a trovare una grande roccia sicura da forare, possibilmente con una struttura a grana fine, per il primo utilizzo si cerca anche una superficie piana per garantire la stabilità del rover. Sia il braccio robotico che Curiosity devono essere mantenuti entro certi limiti di inclinazione e di altezza.

La grana fine è importante, invece, per la pulizia del sistema di foratura dalla potenziale contaminazione acquisita durante il montaggio finale pre-lancio.
Anche in questo caso, come era avvenuto per gli scoop, le prime 3 - 5 perforazioni saranno utilizzate per pulire lo strumento: la roccia selezionata verrà forata, la polvere sarà trasportata fino all'area di stoccaggio, verrà fatta vibrare per garantire una pulizia accurata delle pareti e poi gettata, per almeno tre volte.

I campioni successivi, invece, potranno essere utilizzati per le analisi e quindi consegnati al CHIMRA (Collection and Handling for In-Situ Martian Rock Analysis) per la setacciatura e porzionatura del materiale da ripartire tra CheMin (Chemistry and Mineralogy) e SAM (Sample Analysis at Mars).

Arrivato a Yellowknife Bay il rover ha ispezionato la roccia stratificata chiamata "Shaler".

Il team ha scelto di guidare il rover verso Yellowknife Bay perchè la zona sembra presentare interessanti caratteristiche geologiche. In particolare, l'area di Glenelg si trova all'incrocio di tre diversi tipi di terreno.

Curiosity è arrivato sul bordo di Yellowknife Bay durante il sol 124 e si è inserito nel bacino nel sol 125 (12 dicembre), scattando immagini panoramiche del nuovo accogliente luogo di soggiorno. Ha utilizzato anche lo spettrometro Alpha Particle X-ray APXS, il laser, la ChemCam (Chemistry and Camera) e il MAHLI (Mars Hand Lens Imager) per raccogliere i primi dati.

CURIOSITY sol 127 Mastcam L R  anaglyph

CURIOSITY sol 127 Mastcam L R  anaglyph
"Courtesy NASA/JPL-Caltech" processing 2di7 & titanio44

CURIOSITY sol 127 Mastcam R L anaglyph

CURIOSITY sol 127 Mastcam R L anaglyph
"Courtesy NASA/JPL-Caltech" processing 2di7 & titanio44

CURIOSITY sol 132 MHALI

CURIOSITY sol 132 MHALI
"Courtesy NASA/JPL-Caltech" processing 2di7 & titanio44

CURIOSITY sol 135 mastcam L R anaglyph

 CURIOSITY sol 135 mastcam L R anaglyph
"Courtesy NASA/JPL-Caltech" processing 2di7 & titanio44

Glenelg è chiamato dal team “The Triple Point”.
Secondo Joel Hurowitz, un membro della squadra, i tre tipi di terreno possono essere riassunti come segue:
- terreno chiaro, si distingue dalle immagini orbitali del MRO (Mars Reconnaissance Orbiter). Si pensa che si sia formato da fango indurito in una colata lavica. E’ dove si trova ora il rover: un grande viale più chiaro spazzato dall’acqua o dal vento delimitato a sinistra da una banda più scura ad una quota leggermente più alta.
- terreno scuro. Curiosity ancora non è passato sopra a questo tipo di suolo che, tuttavia, sembra roccia vulcanica basaltica e appare abbastanza coerente e rigido.
- conoide alluvionale. Dove è atterrato Curiosity lo scorso agosto e sembra elevarsi al di sopra delle altre due unità. Il materiale è composto da rocce sedimentarie.

CURIOSITY sol 136 Mastcam R 21683 x 1718 YellowKnife Bay

CURIOSITY sol 136 Mastcam R 21683 x 1718 YellowKnife Bay
"Courtesy NASA/JPL-Caltech" processing 2di7 & titanio44

CURIOSITY sol 137 Mastcam L 20000 x 4666

CURIOSITY sol 137 Mastcam L 20000 x 4666 "quia pulvis es et in pulverem reverteris"
"Courtesy NASA/JPL-Caltech" processing 2di7 & titanio44

Finora il rover ha guidato in totale per circa 700 metri.
Durante questo periodo festivo, una delle priorità sarà l'acquisizione ad alta risoluzione di panorami a 360 gradi con la Mastcam, preziosi per selezionare la prima pietra da forare, un'impresa mai tentata su Marte.


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