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Le vie del femminino: le dee greche

Da Marta Saponaro
Era:
LE VIE DEL FEMMININO: LE DEE GRECHE
Erodoto pensava  che prima degli Dei dell'Olimpo, dove Zeus era il grande signore, ci fosse stata una grande Dea Madre,  Era che, in seguito, con l'avvento del patriarcato divenne moglie subalterna del grande Dio. In effetti Zeus ebbe l'onore di essere scelto da Era. La leggenda di Era che convola a nozze con Zeus potrebbe essere il racconto della presa di potere ellena  di Creta e della Grecia micenea ed il conseguente decadimento della civiltà matriarcale e la fine della Dea Madre. Era dovette ad un certo punto decidere se accettare di soccombere e sottomettersi, così da difendere il suo popolo, o combattere, come fecero le Amazzoni. Poiché madre non volle mettere a repentaglio la vita dei suoi sudditi e così si accontentò di un ruolo e di un potere minore.
Era, privata del suo potere, sembra  impegnata in continui intrighi e vendette ma in realtà ella è contraria al femminile perché reo di aver ceduto alle lusinghe maschili. Perciò se la prende con le ninfe, con i mortali e con tutte quelle piccole Dee che si lasciano ammagliare e sedurre dal potere lusinghiero ma falso del maschio.
Nella mitologia è la dea del matrimonio e della fedeltà coniugale. Fu in perenne lotta con il suo consorte Zeus perché infedele. Nei romani diventa Giunone. Odiava soprattutto il suo figliastro Eracle, forse perché figlio prediletto del consorte. Odiò talmente tanto costui che finì con l'odiare l'intera razza umana ed è per questo che è conosciuta come la Dea più vendicatrice dell'Olimpo. Quando sceglieva i suoi guerrieri gli inviava una piuma di pavone, animale sacro del tempo. Era, come Lilith e Medusa, bersaglia il femminile nei momenti di debolezza.
Anche la Dea Era ha un triplice aspetto, come il Dio maschile, perciò è giovinetta, sposa ed anziana. Nell'era paleolitica e neolitica la Dea Madre era eternamente giovane era il Dio che invecchiava.
Atena:
LE VIE DEL FEMMININO: LE DEE GRECHE
Zeus , come riporta Esiodo, inseguiva instancabilmente Meti, una titanessa, perché invaghitosi di lei. Ella a lungo tentò di sfuggirgli ma alla fine venne raggiunta dal bramoso Dio che la sedusse. Un oracolo aveva, però, predetto che da questa unione sarebbe nata dapprima una femmina e poi un maschio che avrebbe potuto spodestare Zeus. Così il potente Dio dopo aver giaciuto co Meti la inghiottì per non incorrere nel pericolo preannunciato dall'oracolo. Meti incarnava l'antica sapienza femminile, da questo momento in poi la saggezza è una dote prettamente maschile. Dopo la fagocitazione della titanessa, Zeus fu colpito da una fortissima emicrania. In suo aiuto accorse Ermete che comprendendo il problema si avvalse della collaborazione di Efesto e Prometeo. Quest'ultimo per liberare Zeus dal tremendo dolore aprì la testa del Dio dalla quale uscì Atena armata di tutto punto. Gli Achei soppressero allora il culto dei Titani e della Dea Madre facendo diventare sommo Dio Zeus. Inoltre costrinsero gli ateniesi a riconoscere la supremazia di Zeus su tutti gli altri dei. Fino ad allora Zeus era solamente un capotribù. Da quel momento in poi si nota il cambio del potere nelle mani di un uomo, un Dio. Era la dea della sapienza, della saggezza, della tessitura e dell'artigianato ma anche della guerra più nobile, ossia quella fatta per giusta causa, ad esempio la guerra per difesa. Fu protettrice di eroi come Giasone ed Odisseo, non ebbe mariti o amanti ed è per questo che è considerata la dea vergine Athena Parthenos (da qui il tempio a lei dedicato il Partenone). Di lei si innamorò Efesto ma non riuscì mai a giacere insieme a lei e da qui che nasce la storia di Erittonio. Il seme di Efesto si sparse sulla Terra e nacque il fanciullo. Nei romani Atena divenne Minerva.
Afrodite: LE VIE DEL FEMMININO: LE DEE GRECHE
La Venere dei romani antichi, dea della bellezza e dell'amore. Sulla nascita ci sono varie versioni Esiodo, ad esempio, racconta che si generò dal membro staccato di Urano e lanciato nel mare da Crono, suo figlio. Appunto da questo si formò una schiuma bianca che generò Afrodite. Una volta giunta sulla Terra venne trasportata da Zeffiro sull'isola di Cipro. Da qui il suo culto si diffuse per tutta la Grecia fino in Sicilia. Per Omero, invece, è figlia di Zeus e Dione ed il giorno della sua nascita tutti gli dei dell'Olimpo si stupirono della sua bellezza e Era e Atena compresero che da quel giorno sarebbe terminata la loro supremazia; Afrodite sarebbe stata l'eterna rivale. Ebbe molti amanti, mortali e divini, Adone, un bellissimo cacciatore che morì durante una battuta di caccia al cinghiale e Anchise, principe troiano e dalla loro relazione nacque Enea. Per questo i romani adoravano Afrodite considerandola loro progenitrice. Quindi fu la volta di Efesto, Dio dei fabbri; Ares, Eros  e Anteros. Fu la vincitrice di una gara di bellezza fra le dee, organizzata da Paride. Come detto poco prima Era ed Atena erano gelosissime della bellezza di Afrodite, prima di lei erano loro due le dee più belle dell'Olimpo! Alla celebrazione delle nozze tra Teti e Peleo tutti gli dei erano stati invitati ai festeggiamenti. Tra loro non c'era  Eris, dea della discordia. Fu così che per vendicarsi dell'affronto durante il brindisi fece cadere una mela d'oro con su scritto "Alla più bella". Subito Atena, Era ed Afrodite reclamarono il frutto, allora, per evitare un litigio tra le tre, Zeus decretò che Paride, l'uomo più bello, prendesse la decisione. Ma poiché erano  tutte molto belle il ragazzo non sapeva scegliere. Per cercare di ingraziarsi il fanciullo, ognuna di loro fece una promessa: Era promise il dominio di tutta l'Asia, Atena  la sapienza e Afrodite la donna più bella in sposa. Paride senza esitare scelse la terza promessa, quella di Afrodite. Questa scelta, purtroppo causò l'inizio della famosa guerra di Troia. La sua comparsa è avvenuta secondariamente nel pantheon greco, ed incarnava la funzione generatrice e fertile della Dea Madre. Diventa una Dea secondaria anche se ha sempre la funzione di generatrice, infatti, ad ogni suo passo germoglia nuova erba.  A Cipro governava i raccolti e le ricchezze della comunità. Ella conserva l'antico fascino della Dea Madre, seduce ed affascina e queste doti divengono il lato malvagio e diabolico del femminino nella religione giudaico cristiana.
E' proprio questo smembramento della Dea Madre che con il proseguire del tempo, con la società che diventa patriarcale, nasce la Dea dal volto malefico, terribile e cattiva. Nel tempo incontriamo tante Dee furiose e maligne  Hator, Sekmet, Durga, Kali, Inanna, Ereshkigal, Medusa. OkNotizie

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