Legambiente Mazara denuncia: "Una discarica di eternit vicino alla scuola"

Una discarica di eternit all'ingresso di una scuola cittadina. 

E' questo quanto segnalato dal circolo di Legambiente «Fatamorgana». La discarica di lastre di eternit, molte delle quali frantumate e da cui si liberano pericolose polveri sottili di amianto, sono state individuate dagli ambientalisti in via Livorno, in prossimità del cancello di accesso al plesso della scuola elementare «Bonsignore».Il presidente del circolo di Legambiente, Francesco Sferlazzo, ha inviato una dettagliata nota, corredata da foto, al sindaco Nicola Cristaldi e al comando dei vigili urbani:

Il sottoscritto Francesco Sferlazzo, in qualità di presidente del locale Circolo di Legambiente “Fata Morgana”, con sede legale in Mazara del Vallo in via Roma, 15, premesso che Legambiente è un’associazione di protezione ambientale a carattere nazionale individuata, ai sensi dell’art.13 Legge 8 luglio 1986 n. 349, con D.M. 20 febbraio 1987 e riconosciuta anche ai sensi dell’art.6 della Legge n.° 142/90, come sostituito dall’art.3 della Legge n. 256/99; segnala che in Via Livorno, in prossimità del cancello di accesso della Scuola Elementare “V. Bonsignore” Plesso di Via Livorno, esiste un sito che per condotta abituale illecita di ignoti, si è di fatto trasformato in luogo di scarico, deposito incontrollato, ricettacolo di rifiuti di ogni genere. In particolare, nonostante i continui appelli ad un corretto comportamento, si segnala la presenza di cumuli di cemento-amianto, come da fotografie che si allegano. Si è ritenuto opportuno segnalare quanto sopra affinché codesto Ufficio possa avviare gli opportuni accertamenti tesi a verificare se tale condotta configuri un illecito punibile ai sensi dell’art. 192 del D.L. 3 aprile 2006, n.152. e a prevedere il prima possibile la rimozione in sicurezza dei cumuli di cemento-amianto, visto la vicinanza con una scuola frequentata da bambini. Si rammenta che ai sensi della vigente normativa la risposta alla su esposta istanza deve pervenire nel termine di 30 giorni dalla ricezione della richiesta medesima.