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Legge di stabilità: tutti i dubbi dei tecnici del Senato

Creato il 06 dicembre 2014 da Tafanus

Secondo il servizio Bilancio manca la relazione tecnica di alcune misure come quella sull'innalzamento della soglia di esenzione per i buoni pasti o quella sulla compensazione dei debiti fiscali delle imprese con i crediti verso la Pa (Fonte: Repubblica/Economia)

L.Stabilità: da bonus a tfr in busta, i dubbi dei tecnici Senato

...comprereste una bicicletta usata da costoro?...

Il premier, Matteo Renzi, con il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan  - Dal piano buona scuola al bonus di 80 euro, dalla compensazione delle cartelle esattoriali, all'Irap al Tfr in busta paga, sono diverse le richieste di chiarimenti e i rilievi dei tecnici del servizio Bilancio del Senato al ddl Stabilità. Tanto più che, si legge nel dossier, manca la relazione tecnica di alcune misure come quella sull'innalzamento della soglia di esenzione per i buoni pasti o quella sulla compensazione dei debiti fiscali delle imprese con i crediti verso la Pa.

La buona scuola.
Per i profili di quantificazione e copertura, scrivono i tecnici del Senato, considerato che gli oneri sono principalmente correlati alla spesa per le assunzioni e per per le ricostruzioni di carriera dei lavoratori da stabilizzare, occorre necessariamente segnalare che la relazione tecnica non fornisce i necessari primi elementi circa la platea interessata. Ciò al fine di consentire almeno una prima valutazione, circa l'adeguatezza delle risorse stanziate nel fondo ad assicurarne la integrale copertura finanziaria, con la stima dei costi concernenti la ricostruzione di carriera cui avranno diritto coloro che saranno assunti per effetto della immissione in ruolo.
Bonus 80 euro. Sarebbe quantomeno opportuno, si legge nel dossier, acquisire rassicurazioni in merito al fatto che siano stati adeguatamente considerati possibili cambiamenti, nel tempo, della numerosità dei diversi soggetti interessati dal bonus. L'eventuale mutamento del tempo della numerosità della platea appare "suscettibile di influire sugli effetti finanziari" delle disposizioni in esame.

Bonus bebè.
I tecnici del Senato, osservano, che con le modifiche al bonus bebè c'è stato un "notevole restringimento dei beneficiari e dei relativi oneri". A Montecitorio il tetto inizialmente fissato di 90.000 euro, per poter beneficiare dell'assegno, è stato sostituito con un incide Isee di 25.000 euro. Tuttavia, si osserva nel dossier, l'onere previsto è rimasto quello del testo iniziale. "I restrittivi criteri economici" posti per accedere al bonus, spiegano i tecnici, "consentono di presumere che la platea dei beneficiari sia sovrastimata".

Rientro dei cervelli
. La misura, si legge nel dossier del servizio Bilancio, appare suscettibile di determinare effetti finanziari pur se di entità verosimilmente non rilevante.
Compensazione debiti-crediti. La disposizione può dar luogo ad un flusso di cassa non coincidente, per importi e tempi, con i flussi finanziari che si sarebbero determinati a legislazione vigente, con possibile incidenza sul fabbisogno.
Deduzione costo lavoro da Irap. Andrebbero fornite maggiori informazioni "sull'invarianza nel tempo degli andamenti di gettito". In particolare, rilevano i tecnici del Senato, la relazione tecnica ha acquisito come costante il maggior gettito derivante dalla minore deducibilità dell'Irap dalle imposte sui redditi, laddove è verosimile che le imprese, qualora dispongano di maggiori risorse finanziarie, potranno almeno per una quota decidere di fare nuovi acquisti, investimenti o assunzioni, con ciò aumentando le componenti negative di reddito e conseguentemente diminuendo la base imponibile Ires/Irpef. Questo potrebbe tradursi anche in un minor gettito rispetto a quello atteso. "Pertanto si chiedono chiarimenti".
Tfr in busta paga. "Appare necessario acquisire dal Governo chiarimenti circa gli eventuali effetti finanziari derivanti dalla garanzia di ultima istanza prestata dallo Stato al credito agevolato per le imprese con meno di 49 addetti che e facciano richiesta". Inoltre "ulteriori chiarimenti appaiono necessari circa gli effetti sui saldi di finanza pubblica della quota di 100 milioni di euro per il 2015, atteso che la stessa viene imputata interamente al 2015 per quanto riguarda l'indebitamento, frazionandosi in quote annue di 10 milioni di euro nel triennio 2015-2017 per quanto riguarda il fabbisogno".

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