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Leggere e scrivere...perché? / Block notes

Creato il 19 gennaio 2014 da Marianna06

 

  

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E’ importante imparare a perdersi in un libro quasi come null’altro in quell’istante esista al mondo e che il libro sia il solo mondo possibile.

Non sono i libri che nascono dalla realtà ma esattamente il contrario. E’ la realtà cioè che nasce dai libri. Pensiamoci per  un momento.

Noi viviamo in Balzac, in Flaubert, nella Recherche di Proust o nell’Uomo senza qualità di Musil- scriveva giorni addietro Piero Citati in un suo articolo.

E non è affatto sbagliato.

Ma anche lo scrivere conta in rapporto alla parola orale. E conta anche parecchio.

Passare dall’orale allo scritto colma, in effetti, le possibili aperture che i discorsi potrebbero lasciare in sospeso.

E non è poca cosa se il suo compito è quella specie di controllo decisamente indispensabile di quanto può sfuggire ,semmai, nell’utilizzo del linguaggio parlato.

In principio, insomma, è l’oralità e, poi, segue necessariamente una forma di sottomissione alle regole della scrittura.

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

  

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