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Leggere, un'azione solitaria

Creato il 02 aprile 2013 da Altovolume
In questi giorni di "festa" ho avuto la casa piena di parenti, di gente che è venuta a fare gli auguri, vicini di casa, telefonate.
Ho provato a mettermi in un angolino e a provare a leggere uno dei miei libri, non ci sono riuscita.
Questa cosa mi ha un po' scombussolata ovviamente.
Solitamente riesco sempre a leggere, a ritagliarmi un angolo di spazio e tempo per il libro (anzi, i libri) che ho sul comodino.
Eppure non ci sono riuscita. Anche quando mi sono ritrovata da sola non riuscivo a smettere di pensare alle persone viste e alle cose dette.
Solo adesso che tutto è alle spalle ho avuto finalmente del tempo per stare da sola e leggere.
Leggere per me è un'azione solitaria.
Se prima non lo era, adesso lo è diventata.
Per leggere ho bisogno del silenzio attorno a me: non intendo il silenzio assoluto, da biblioteca, ma di un silenzio tranquillo.
Riesco a leggere davvero quando ho attorno poche persone che vogliono interagire attivamente con me,  quando il telefono non squilla in continuazione, quando il maledetto citofono non suona sempre all'improvviso (e di conseguenza, il cane che abbaia all'infinito).
Per questo forse ultimamente riesco a leggere davvero bene solo di mattina presto, sui mezzi pubblici, alla sera/notte.
Solo quando sono sola, totalmente sola, riesco a godermi il libro.
Mi piace parlare con le persone, chiacchierare al telefono, ma subito dopo non riesco a tornare sul libro, a entrare ancora nello spirito di prima. Dopo una chiacchierata penso a quello che mi è stato detto, penso a quella persona, alla sua vita.
Quindi anche se tra un momento e l'altro del giorno potrei effettivamente leggere, non ci riesco.
Per leggere ho bisogno di sapere che nessuno a breve mi chiamerà, citofonerà, telefonerà: ho bisogno di pensare che il capitolo potrò finirlo e se proprio dopo potrò continuare con l'altro e dopo ancora.
Purtroppo quando sai che non è in arrivo niente e nessuno, capita spesso quella "brutta" cosa di lasciarsi prendere troppo dal libro, quindi passi ore sul gabinetto, fai passare l'ora della cena, sei sempre in ritardo su tutto (soprattutto alla mattina perché ti svegli e devi preparare ancora tutto).
Spero di non essere l'unica.
Leggere, un'azione solitaria

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