LeieLui

“Gli uomini non sognano?” dice lei.
“Sognano quando sono molto giovani”dice lui.
“E poi smettono?” dice lei.
“Poi sognano esclusivamente di avere qualcosa” dice lui. “Soldi, donne, potere, macchine case, una qualunque collezione di oggetti”.
“E basta?” dice lei.
“Sì” dice lui. “Tant’è che smettono anche di leggere romanzi, a meno che non siano gialli classici pietrificati dal tempo”.
“Mentre le donne continuano a sognare” dice lei.
“Per mia fortuna, sì” dice lui.
“Ehi, guarda che sei un uomo anche tu” dice lei. “non un marziano che viene qui a fare l’osservatore imparziale, col distacco superiore di chi non è coinvolto”.
“E’ per questo che te lo dico” dice lui. “Perché conosco dal di dentro lo squallore definitivo delle fantasie degli uomini, l’atrocità meccanica dei loro pensieri, il loro modo di scansionare una donna per parti come una bestia da macello, la volgarità imperdonabile degli sguardi e delle parole, l’umorismo da aguzzini”.
“Ma non sono tutti così” dice lei. “Ci sono anche uomini diversi”.
“Tipo gli stilisti che vogliono donne pelle e ossa come manichini mobili per i loro vestiti?” dice lui. “Tipo i curatori di riviste e i creatori di pubblicità che le sommergono di immagini irraggiungibili di sedicenni anoressiche per vendere creme contro la cellulite e diete fasulle e ricette di vite inesistenti e le rendono infelici con i loro infiniti ricatti quotidiani?”.