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Leonardo Daniello: un giovanissimo sulla scena dell’equitazione Nazionale

Creato il 01 luglio 2014 da Sportduepuntozero

Leonardo Daniello2Ha soltanto 17 anni, ma sta collezionando risultati degni di un professionista di alto livello. Del resto, è ciò che vuole essere, un cavaliere a tempo pieno, dedicato anima e corpo all’equitazione, al salto ostacoli per essere precisi. Perché per Leonardo Daniello questa disciplina rappresenta la quintessenza dell’equitazione: “È si eleganza, ma anche adrenalina, istinto. Bisogna essere dei veri cavalieri, dentro e fuori”.

Grinta ne ha da vendere e lo ha dimostrato nelle ultime performance. Al Gran Premio dell’Horsebridge dell’11 maggio scorso è salito sul podio davanti a campioni del calibro di Bruno Chimirri e Roberto Saibene. Nel 2013 ha vinto l’individuale di 1 metro e 25 a Piazza di Siena. Quarto posto al Gran Premio Junior di marzo, ad Arezzo. Il tutto in sella alla sua compagna di gare Eclipse, 10 anni, belga, cavalla dallo stile particolare, non facile. Ma loro si capiscono alla perfezione, tanto da continuare insieme il percorso stagionale che il prossimo anno vedrà Leonardo passare dalla categoria Junior a Young Rider.

Leonardo Daniello
E dire che era iniziato tutto con i Pony Games, non proprio la sua disciplina, come spiega: “Ho iniziato a montare a cinque anni e ho fatto Pony Games fino al 2008, poi mi sono dedicato all’agonismo. Il salto ostacoli mi ha subito appassionato perché è più personale e si instaura un rapporto più intimo con il cavallo”.
Dopo tanti anni alla Società Ippica Torinese si è trasferito di recente presso le scuderie de La Madonnina, seguito dal maestro belga Philips Ignace che lo prepara ai concorsi. Una passione, quella di Leonardo, che vuole trasformare in mestiere, diventando cavaliere professionista e magari, un giorno “aprire una mia scuderia. Vorrei vivere di equitazione”.

Al momento è sulla buona strada, in concorso ogni fine settimana dimostra tutta la determinazione e la forza di volontà che tira fuori anche in gara: “Devo entrare rilassato, prendermela comoda, estraniarmi dal contesto e pensare che sto affrontando un percorso normale e non un Gran Premio”.


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