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Leone d’argilla

Creato il 12 novembre 2010 da Patuasia
Leone d’argilla

Augusto in visita agli Stati Uniti!

Un nuovo mito da sfatare è il mito Rollandin, considerato nell’immaginario collettivo il decisionista, l’uomo forte per eccellenza e chi-più-ne-ha-più-ne-metta. Sicuramente Augusto è un uomo determinato, capace, dotato di un’ottima memoria e soprattutto di empatia. Conosce gli uomini e le donne. Le loro debolezze, i loro bisogni, le loro paure, le loro mediocrità. Tipico del tiranno. La sua forza nasce da questa somma: dalla fragilità altrui. Da un sistema democratico in crisi. Da una caduta dei principi che fondano una società sana e libera. E’ un uomo scaltro. Sa muoversi. Ma è da quell’ insieme paludoso di elementi che può farlo. Pensatelo negli Stati Uniti, secondo voi un politico che ha subito una condanna sarebbe stato rieletto? Sarebbe stato riabilitato? NO! Perché negli Usa, la democrazia non è una semplice etichetta, è pratica quotidiana, seppur con tutti i difetti possibili. Pensate a Obama, sicuramente ha un carisma, una preparazione intellettuale, un fascino, un quoziente di intelligenza superiori di gran lunga al nostro Augusto, eppure fa fatica a governare. Perché dove ci sono grandi numeri la competitività è maggiore, ci sono più intelligenze che si confrontano, ma soprattutto perché vige un sistema democratico che funziona. Da noi i piccoli numeri creano piccoli uomini e piccole donne che non crescono mai. Il sistema italiano è una democrazia lacerata, con vistosi buchi che chissà se si potranno mai rattoppare. E la Valle d’Aosta è la miniatura del sistema Italia. Ecco perché per un uomo normalmente dotato, più astuto che intelligente, come Augusto Rollandin, è così facile manovrare la Regione: non ha ostacoli. Un leone d’argilla, circondato dalla sabbia,  può esprimere una certa consistenza.

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