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Lettera aperta a tutti i genitori degli alunni di classe II^ e V^ primaria

Creato il 14 gennaio 2013 da Pedagogika2

A proposito della questione Invalsi.
L'Invalsi é un istituto che gestisce il sistema di valutazione degli apprendimenti, negli anni scorsi non sono state poche le polemiche su tali test, poiché resta non pienamente compresa la finalità della rilevazione: strumento per valutare il sistema scolastico? Strumento per l’autovalutazione di ciascuna scuola? O entrambi?
A proposito della somministrazione del test c'è comunque da dire che:
- la maggioranza dei docenti è contraria alle prove;
- sulle prove Invalsi e sulla maggioranza delle questioni burocratiche i docenti devono eseguire quello che dice il dirigente anche se non sono d'accordo (gli scorsi anni era stata presentata addirittura come obbligatoria, mentre era ancora in sede sperimentale); il dirigente (in barba all'Autonomia) deve eseguire gli ordini del ministero, anche se non è d'accordo (su qualcosa si potrebbe combattere, come docenti e come dirigenti, e come Collegio dei docenti, ma è uno sforzo che finora è stato evitato), molti sindacati invitano allo sciopero bianco: ossia l'astensione dalle lezioni i giorni delle prove.
- sia quando le prove sono obbligatorie che quando non lo sono, i libri sono facoltativi ma attorno a queste prove esiste un business delle case editrici non da poco!;
- le maestre sono costrette a far esercitare i bambini, che altrimenti non saprebbero come svolgerle, togliendo ore alla normale attività didattica perché così è stato loro ordinato di fare. Tra l'altro le prove Invalsi inserite nel decreto "semplificazioni" viene definita "attività ordinaria" (come le gite scolastiche per intenderci). Ogni attività ordinaria al di fuori delle lezioni e dei collegi dei docenti o consigli di classe (come nel caso delle gite, per restare nell'esempio) va posta all'ordine del giorno e approvata dagli organi collegiali, Non va svolta necessariamente in orario di servizio e Non comporta obbligo per i docenti, per il personale ATA o per gli studenti. Anche la somministrazione e correzione delle INVALSI Non è obbligatoria per il personale scolastico.
- è vero, molte volte gli insegnanti devono adeguarsi alle direttive, perché la “libertà di insegnamento” non significa che possono fare quello che vogliono, ma che possono insegnare quello che ritengono opportuno, seguendo il metodo di insegnamento che ritengono più giusto;
- anche le maestre vorrebbero (credo e spero) avere davvero "la libertà di aspettare quelli più lenti,e quelli con problemi di apprendimento,e quelli che non parlano bene l'italiano, e quelli che...", ma vengono dati loro sempre meno tempo, più cose da fare (per esempio questi Test Invalsi) e più alunni per classe (senza le compresenze necessarie);i nostri bambini saranno costretti a sostenere le prove senza le loro insegnanti, poiché queste durante la somministrazione saranno mandate fuori dalla classe, al loro posto ci sarà un tecnico esterno e, tutto questo in soli 50 minuti cronometrati e senza nessun ausilio o aiuto verbale, ma la scuola non è un azienda che produce saponette quasi sempre i risultati si vedono sul medio-lungo tempo.
-Naturalmente se il bambino in quel determinato giorno non potesse andare a scuola per un qualsisi motivo nessuno potrebbe costringerlo e, ciò non influirebbe sui risultati finali, poiché teoricamente la valutazione INVALSI è anonima!!? Questa è la proposta per il cosiddetto sciopero bianco. Perché scioperare? Non perché siamo contro la valutazione, che è giusta che già c'è ed è continua e costante, ma perché questa valutazione non tiene conto: dei tempi, della creatività, delle esigenze personali, delle problematiche dei bambini, ma l'unica rilevazione a cui si aspira è quella della velocità di prestazione. Inoltre in base al decreto legislativo 27.10.2009 attuativo del decreto Brunetta, i quiz vengono usati per ristrutturare l'istruzione ed aumentare i finanziamenti non alle scuole in difficoltà ma a quelle giudicate migliori in base ai quiz, e per valutare i docenti in base al rendimento degli studenti. Infatti in base ai risultati si istituiranno maggiorazioni stipendiali e progressioni di carriera per il 25% della categoria.
Per quel che riguarda i libri per la prova INVALSI, sappiamo che la scuola non può fotocopiare libri perché esiste una legge che dice che:
“La riproduzione di opere dell'ingegno pubblicate per le stampe è consentita purché effettuata:
-"per uso personale" del cliente, cioè per propri scopi di lettura, studio, consultazione e non per uso commerciale o per farne ulteriori copie da distribuire a altri, anche gratuitamente. È vietata, in generale, ogni utilizzazione fatta in concorrenza con i diritti di utilizzazione economica dell’opera.
-entro il limite massimo del 15% di ciascun volume o fascicolo di periodico, escluse le pagine di pubblicità.”
Domanda: “La riproduzione, comunemente richiesta dagli insegnanti, di poche pagine tratte da un libro in un numero elevato di copie per le necessità della propria classe, quindi per uso non personale ma neanche per scopo di lucro, può rientrare in quelle finalità didattiche che limitano l'esercizio del diritto d'autore?
La riproduzione in più copie di alcune pagine di un testo non rientra nell’"uso personale"; per rendere lecito questo uso, finora tollerato, ma non autorizzato dalla legge, si dovrà stipulare un accordo specifico tra gli editori e il Ministero della Pubblica Istruzione. Al momento, ogni copia multipla è vietata e le finalità didattiche che limitano il diritto d'autore sono esclusivamente quelle espressamente previste dalla legge e dalle convenzioni stipulate”
Molti di voi, in questi giorni (come è capitato ame) si è visto recapitare una comunicazione con la richiesta di aderire o meno all'acquisto dei libri per il superamento della prova Invalsi (firmato, "Le insegnanti" e, non "Il direttore didattico"- piccolo particolare non da poco!) adduccendo fra l'altro varie scuse, quali: "La fotocopiatrice non funziona, si è rotta, è finito il toner e cose di questo genere.
Personalmente non ritengo giusto chiedere alle famiglie la spesa per una prova che da quest'anno viene imposta alla scuola, sarebbe giusto che fosse l'istituto dell'INVALSI a donare i libri alle famiglie, ma anche a questo si può ovviare. Come? In rete esistono gli archivi delle prove Invalsi effettuate negli anni precedenti, prove che si possono facilmente scaricare.
Alcuni link:
http://www.guidastudenti.it/prova-invalsi/archivio-prove-invalsi.html#2002
http://www.engheben.it/prof/materiali/invalsi/prove_invalsi.htm
http://www.invalsi.it/invalsi/index.php?page=snv
http://www.proveinvalsi.net/
http://nuke.icsbarbarani.it/pof/proveInvalsi/tabid/70/Default.aspx
http://www.atuttascuola.it/italiano/invalsi.htm
Ora ognuno di noi potrà fare alcune considerazioni in merito,nel pieno della nostra libertà di cittadini e genitori tenendo conto che al centro di tutto questo c'è una persona in formazione.
Simonetta Frongia

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