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Lettera aperta in difesa di WikiLeaks e del suo diritto di pubblicare

Da Kobayashi @K0bayashi

Un gruppo di editori, giornalisti e filmmaker, riuniti nella Committee for the Right to Publish (che comprende lo scrittore Henry Porter, l’attivista per i diritti umani Jemima Khan, i giornalisti Charles Glass, Rachel Johnson ed Elaine Potter, i filmmaker Roger Graef e Vaughan Smith e gli editori Tony Curzon Price e Anthony Barnett), hanno messo a punto una lettera aperta – già sottoscritta da più di 200 personaggi celebri del mondo del giornalismo e dello spettacolo tra cui gli  scrittori Philip Pullman e Salman Rushdie, l’attrice Susan Sarandon e il regista Oliver Stone - per difendere con forza il diritto di WikiLeaks alla pubblicazione dei documenti, i famosi cable, e per condannare le minacce e le azioni legali nei confronti di Julian Assange.

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La lettera, già tradotta in dodici lingue, ha il supporto di organizzazioni quali OpenDemocracy, Reporters Without Borders, The Newspaper Guild (Communications Workers of America), The International Federation of Journalists e Article 19 e può essere letta e sottoscritta su Wikileaks Open Letter.

Crediamo che le società libere in ogni luogo siano servite al meglio da un giornalismo che ritiene responsabili governi e corporazioni. Affermiamo che il diritto di pubblicare è identico a, e una conseguenza del diritto dei cittadini di sapere. Mentre crediamo nella privacy individuale e accettiamo il bisogno di riservatezza, riteniamo che la divulgazione nel pubblico interesse sia di primaria importanza. Libertà, responsabilità e una scelta realmente democratica possono essere garantite solamente da uno scrutinio rigoroso.

Difendiamo il diritto di pubblicare la verità in modo responsabile senza ostacoli e persecuzioni da parte dello Stato. Il dovere primario dei giornalisti in ogni luogo è di promuovere la causa della comprensione, non di aiutare governi e poteri forti a sopprimere l’informazione, e mai di rinviare a radicate abitudini di segretezza.

Con questi principi in mente, dichiariamo il nostro supporto alla pubblicazione di documenti diffusi tramite fuga di notizie. Questi ultimi hanno gettato una significativa luce sul comportamento dei governi e delle corporazioni nel mondo moderno. WikiLeaks ha reso al mondo un grande servizio. Denunciamo vigorosamente le minacce di morte e le persecuzioni criminali del suo direttore per aver pubblicato, insieme con molte altre organizzazioni in tutto il mondo, informazioni che sono chiaramente di interesse pubblico.

Le autorità si oppongono regolarmente a tali divulgazioni, come hanno fatto a partire dalla battaglia per per pubblicare le sedute del Parlamento britannico oltre duecento anni fa fino alla pubblicazione dei Pentagon Papers. Crediamo che nessuna democrazia sia mai stata danneggiata da un incremento della conoscenza e della comprensione pubblica. Perciò, noi, sottoscritti, dichiariamo il nostro inflessibile supporto per i principi di inchiesta giornalistica e apertura, e condanniamo le forze che minaccino entrambe.

(la versione italiana è stata messa a punto da Fabio Chiusi – Il Nichilista)


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