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Lettera di un Camembert a un Parmigiano

Creato il 28 maggio 2012 da Alextog @sandratognarini

camembert

I francesi sono degli italiani che se la tirano.
I francesi sono degli italiani che non amano le scorciatoie.
I francesi dicono di aver vinto una guerra pur avendola persa, non come gli italiani che dicevano di aver perso una guerra vinta e poi arrivò Mussolini a chiedere la rivincita.
I francesi hanno decapitato un re, amano ancora un immigrato corso di famiglia italiana che si fece imperatore e hanno dimenticato il nipote che da presidente della repubblica volle essere come suo zio.
I francesi hanno gli stessi pregiudizi degli italiani sul sud e sul nord. Ma al contrario. E, soprattutto, non copiano le sceneggiature dei film.
I francesi dei Caraibi portano la baguette sottobraccio come quelli di Le Havre.
I francesi hanno dei formaggi che gli italiani solo Parmigiano, Pecorino e ciao.
I francesi ad Avignone hanno il Palazzo del Papa, ma è vuoto.
I francesi collezionano repubbliche, ma gli italiani li stanno raggiungendo. Un piccolo particolare: i francesi tra una repubblica e l’altra dichiarano guerra, subiscono una guerra o se le danno di santa ragione. Gli italiani, invece, arrestano sempre qualcuno. Ma non tutti. Così qualcuno scavalca le repubbliche e gli italiani se lo ritrovano sempre tra i piedi.
I francesi votano e chi perde va ai giardinetti. Gli italiani votano e chi perde resta sempre in zona perché non ama il verde.
I francesi non eleggerebbero mai chi detiene una concessione pubblica. Gli italiani hanno eletto venti anni fa un concessionario pubblico e ancora se lo trovano tra i piedi. Non solo, adesso in Italia se ne sta per candidare un altro. Si occupa di macchine e di treni.
I francesi hanno vinto un mondiale di calcio con una squadra zeppa di francesi nati nelle ex colonie o nei territori d’oltremare. Gli italiani l’hanno prima considerata una furbata, poi hanno esclamato “Ganzo!” e adesso vanno agli europei con una squadra che non ha in organico né Zidane né Thuram.
I francesi prendono una chiesetta abbandonata nel nulla e ci portano migliaia di persone. Gli italiani prendono migliaia di persone e li portano davanti a un cartello con la scritta “Chiuso per restauri”.
I francesi, disse un giovane francese a un giovane italiano nel 1992, sono corrotti come voi, solo che in Francia i servizi pubblici funzionano. Da voi, no.
I francesi non hanno paura di un uomo solo al comando. Tanto al massimo dopo dieci anni si leva dalle palle. Gli italiani hanno paura di un uomo solo al comando. Perché la penultima volta per levarselo dalle palle c’è voluta una guerra (oltretutto persa). L’ultima, invece, sono bastate delle signorine “disponibili”. Gli italiani si chiedono preoccupati cosa servirà la prossima volta.
In estate in Francia non si suda. In estate in Italia si va fuori di testa. E si spara. Così in inverno Bruno Vespa tira fuori i plastici nuovi.
I francesi a volte si incazzano con gli italiani. Gli italiani non capiscono che è per il loro bene e si gettano tra le braccia dei tedeschi. Che sono più esigenti dei francesi.
Gli italiani… sono dei francesi molto sfigati.

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