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Lettere al serial killer: corriere e sterzi balordi

Creato il 01 settembre 2013 da Paolo Franchini

Patentato Greg,

chi ti scrive è Fulgenzio Aboutdunlop, ora carcerato, per via di Berta, la vecchia corriera, fuori di sterzo, in una maledettissima giornata del novembre scorso.

La parte più occidentale della montagna del Corvo Nero, un brutto uccellaccio sui cui inerpicarsi, in genere si fa imboccare in presagi di malasorte. Una biscia di strada di lava nera, braccata da mezzi arbusti giallastri che in autunno sputacchiano bacche violacee, velenose come il morso di un cobra.

La vecchia Berta 311 Strong sbuffava più del solito, quel giorno. E il suo motore, vecchio di settecentocinquantamila miglia suonate, non emetteva il consueto ‘Runfdruf’ ma uno strano, inedito ‘Punfpruf’. Brutto segno.

Stavo giusto lavorando sodo di volante lungo l’impervio costone della Vacca Stizzita, quando vedo arrivarmi dall’alto un fuoristrada con un assurdo carico di meloni al guinzaglio, direi proprio maturi. Il melone al guinzaglio cresce a
duemilatrecento metri, nei fazzoletti terrazzati vicino al paesino di Strawubbery, famoso per le feste dello Spirito Santo. Dio Santo, quanto Spirito succhia quella brava gente, nella occasione più grassa dell’anno.

Poi gli abitanti, fatti come cenci strizzati nel mosto, sdrucciolano giù a raccogliere meloni, con il famoso guinzaglio che si chiama ‘pazo lazo’. E non non mi va di aggiungere altro.

A pochi metri dalla Curva del Brivido, la mia Berta ha fiutato il pericolo, mentre i grigi macigni , che si srotolavano nel terrificante pendio, mi strizzavano l’occhio. Un altro brutto segno.

In lontananza, gufava la cresta seghettata del Passo del Patibolo, dove non riesce a crollare la grande tozza casa cantoniera di Penny Ditonelnaso, maniaco delle finestre a tronco di cono. Un tocco lirico in un posto da zombie.

Vedi Greg, la mazzata finale è arrivata dall’improvviso volo verticale di un corvo, quasi avvitato nella sua traiettoria. Troppi brutti segni.

Come un campanile sbrecciato dal fulmine, il finestrone anteriore della Berta è stato investito da una grandinata di meloni al guinzaglio.

Guinzaglio un corno.

Il demente del fuoristrada osservava quasi divertito, mentre mi ha colto l’estro di una stramba reazione. Nella vita capita sempre una sterzata fuori misura. Hai mai visto una corriera rotolare a rompicollo da una pendenza accidentata
come un accidente?

Tredici morti e un solo ferito lieve: il sottoscritto.

Non un passeggero vivo, per la miseria. E il meno morto, era morto strapazzato. L’osso del gomito mi era uscito, ricordandomi la tartaruga Zeb, quando caccia fuori la testa per pastrugnare le amarene. Perdevo fiotti di sangue e sono svenuto. L’ultimo brutto segno.

Vorrei un tuo parere, amico mio.

Morirò di rimorsi o di iniezione letale?

Fulgenzio

 

Disgraziato Fulgenzio,

dopo la lettura della tua missiva, mi sono affrettato a farti le carte.

Il responso non è stato dei migliori.

Brutto segno.

Greg

 

Questa rubrica è ideata e curata da Carlo Cavalli. Nel caso, prendetevela con lui.


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