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Lettere al serial killer: profumi e miasmi

Creato il 23 dicembre 2012 da Paolo Franchini

Spudorato Greg,

mi chiamo Leonard Boomerang e sono periziatore di odori. Da qualche tempo mi sono orientato sullo studio dei profumi animali, dopo aver approfondito la casistica dei profumi vegetali, spesso ispirati dalle delicatezze femminee.

Avrei bisogno di una tua indicazione circa l’ottimizzazione dell’odore del cadavere umano: acre, nauseabondo e pungente dopo una frollatura di una, due o più settimane?

Sto brevettando un profumo di immensa esaltazione olfattiva. Lo proporrò in flaconcini con tanto di etichetta ,con fregi attorno alla scritta ‘Effluvio di Bentonville’, a non meno di trenta dollari per una confezione.

E’ un mezzo capolavoro di pulsioni e sentimenti: fieno appena tagliato, sfrigolio di alghe, bacche di Santa Monica, erba di Sacramento e una caratura di tocco attrattivo di putridume cadaverico.

Manca la forza del Tartaro, che solo tu Greg puoi suggerirmi.

Mi rivolgo a un Grande della nascosta dimensione del tormento. Da te mi aspetto un suggerimento dal budello del tormento olfattivo, affinché si tramuti in fiato degli angeli.

Leonard Boomerang, per un ritorno

 

Odoroso Leonard,

temo che tu mi stia sopravvalutando. Comunque provo a risponderti.

Il cadavere di dodici giorni è il meglio. Ci ritrovi puzzo di terra, di acqua stagnante, di carogna, di traspirazione mefitica e di decomposizione che ricorda l’immondizia dimenticata nella lettiera di un letamaio.

In bocca al boia con il tuo ‘Effluvio di Betonville’. Un buon profumo è un incentivo alla esaltazione della felicità sensitiva. Ricordo ancora, con forte nostalgia, la lama sul corpo della esile Tenny, una femmina di stupefacente pregnanza. Dopo la pioggia di fendenti, stetti ad osservarla a lungo.

Con sentimento ontologico.

Io farei quaranta dollari per confezione. Ricordati che una donna risparmia sul lievito, non sul profumo.

Greg

P.S. Vai a odorarti il profumo della dama in nero nel romanzo di Gaston Leroux

 

Questa rubrica è ideata e curata da Carlo Cavalli, nel caso prendetevela con lui.


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