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Lettere al serial killer: una mezza cavallona

Creato il 12 gennaio 2014 da Paolo Franchini

Lettere al serial killer: una mezza cavallonaLiquoroso Greg,

torno ora dalla messa in suffragio del mio povero fratello Break, morto in una prigione del Sudamerica per averci dato troppo dentro con il Pajaro Verde, una bevanda preparata con alcol e acquaragia, in dosi secondo ispirazione.

L’ispirazione che poi ti conduce alla disperazione, ai confini della pazzia e oltre i confini della morte.

Sono mesi che cerco di dimenticare i miei guai con il kirsch e anche con un filino di Black Dog, fatto con grappa, succo di tabacco e polvere da sparo. Poca polvere da sparo, perché ti lascia il palato pirico.

Da qualche settimana frequento una mezza cavallona.
Si chiama Dirihanna e i suoi erano originari della Normandia. Dirihanna si fa impacchi di calvados sulle sue parti intime e ne ottiene un notevole beneficio. I nostri rapporti sono a balzo di mela e lei scherza, alludendo al mio picciolo.

Un suo bisnonno rischiò di pregiudicare l’espansione della Cina, gettando piccoli scarafaggi nel sake caldo di un bicchiere di un alto dignitario. Sicché, lo puoi capire, le tradizioni di famiglia non godono di blasone. Ma io sento di amarla, tra un sorso di whisky e l’altro. Ma il motivo della mia lettera è un altro.

Ginger, il canarino di Dirihanna, ha preso il brutto vizio di ubriacarsi con frutti fermentati. Ho letto, da qualche parte, della tua enciclopedica conoscenza sui canarini. Ci potresti consigliare il nome di un buon ornitologo psicologo?

Siamo tremendamente preoccupati e il rischio è che ci venga la tentazione di bere per anestetizzare i timori per Ginger.

Lut Shakerbear

 

Centellinante Lut,

direi che caschi giusto.

Grand Marnier, il mio storico canarino, salvò la ghirba grazie alle attenzioni di Body Brianbrandy. Il vecchio Body, se non è morto, dovrebbe spassarsela dalle parti di Amarillo, nel Texas. Lasciami il tempo di affidare al fido Art una opportuna investigazione.

Intanto, eccoti la prima soluzione.

Afferra Ginger e ficcalo in un mastellino pieno di Parfait Amour, un raro liquore al profumo di lavanda che veniva servito in alcuni esclusivi postriboli francesi. Il Parfait Amour è così ripugnante e disgustoso da suggerire, seduta stante, un futuro astemio a tutti i volatili. Sia agli uccelli dei postriboli, sia ai canarini che se la fanno coi frutti fermentati.

Alla salute,

Greg

 

Questa rubrica è ideata e curata da Carlo Cavalli. Nel caso, prendetevela con lui.

 


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