Veemente Greg,
mi presento subito, scappellando il mio sombrero, in segno di anticipata gratitudine. Sono Zippo Sorsao, da Selma, Alabama, titolare del piccolo banco di mescita alcolica ‘Un sorso di Grog, vai zeppo con Zippo’.
Sono nato poveraccio, ma vorrei trasformare qualche straccio in seta fine, grazie al mio brevetto. Ma molto dipende anche da te. Avrei studiato un nuovo grog, in bottiglia da tre quarti con tanto di etichetta ‘Greg Grog Iron’. La tua sponsorizzazione sarebbe la botta vincente. Gli ingredienti?
Acqua, rum, cannella, noce moscata, succo di lime, zucchero di canna e quella misteriosa variabile che tu, Greg, deciderai di aggiungere.
Cosa ne dici?
Si diventa soci?
Il cinquanta per cento degli incassi è tuo, se il nuovo beverone funziona.
Zippo Sorsao, salute!
Creativo Zippo,
l’etichetta è approvata. La ricetta dovrebbe spaccare il palato dei più esigenti. Sulla variabile, fai tu. Mettici qualcosa di avariabile, comunque. Non è concepibile un progetto commerciale senza un raffinato tocco di truffa, senza un ingrediente taroccato. Quanto agli incassi, mi accontento del venti per cento. Falli avere al mio secondino di fiducia. Sorte ha voluto che abbia un nipote di nome Primino, sfortunato come pochi. Gioca da terzino nella squadra dello Yuma, dalla parte del campo dove passa sempre il treno.
In culo ai salmoni dell’Alaska!
Tuo socio, Greg
Questa rubrica è ideata e curata da Carlo Cavalli: nel caso, prendetevela con lui.
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