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Letture di febbraio

Creato il 01 marzo 2012 da Lanterna
Romanzo sul nazismo: La culla del mio nemico di Sara Young. Boh. Per appassionare appassiona, ma lo trovo veramente inverosimile, quel tipo di inverosimiglianza che fa a cazzotti con l'ambientazione della storia. Inutile.
Storia vera: Un'eredità di avorio e ambra di Edmund de Waal. Interessantissimo excursus tra Parigi di metà/fine Ottocento, Vienna del primo Novecento e Tokyo dagli anni Cinquanta a oggi. Bello, curato, mai banale. Ma gridare al capolavoro mi pare eccessivo.
Romanzo fantastico e un po' struggente: Bambini nel bosco di Beatrice Masini. Si immagina un centro di raccolta dei bambini sopravvissuti a una catastrofe tipo nucleare, un posto dove i bambini sono trattati come bestie selvatiche da tener buone. La fuga di un gruppetto diventa un'avventura nel bosco. Sono stata un po' delusa dal finale: secondo me è troppo banale/semplicistico. Però lo consiglierei.
Romanzo familiare: Villa Ventosa di Anne Fine. Questo libro sembra scritto per me. Da un lato, perché mio marito e i suoi fratelli hanno anche loro un giardino della loro favoleggiata infanzia, un luogo della memoria e della nostalgia che solo da alcuni anni Luca sta cominciando a vedere per quello che è, ovvero un posto dove sono stati molto felici ma non per questo intoccabile o invendibile. Dall'altro, perché mi ci vorrebbe un attimo per diventare come la signora Collett (che non a caso si chiama Lilith, l'antimadre per eccellenza): la dolcezza e la disponibilità delle madri non sono il mio forte, mi vien facile essere scostante e velenosa. Questa figura è un monito granitico: fa' qualsiasi cosa pur di non diventare così.
Feuilleton: La notte ha cambiato rumore di Maria Duenas. Verboso: ho letto velocemente un sacco di pagine inutili ai fini della storia, digressioni che come editor avrei tagliato. La vicenda è rocambolesca e a tratti inverosimile, ma credibile e avvincente. Mi piace molto il modo in cui è formulato il finale, originale. Leggibile, ma non imperdibile.
Uno e trino: Switched, che fa parte della Trylle Trilogy di Amanda Hocking. Sì, lo so che devo piantarla di fare la dura e pure di bullarmene. Quindi questo romanzo è un ottimo modo per diventare un po' più morbida e fluffy. Non so voi, ma io quando leggo di primi amori e inizi di un amore mi sciolgo. Sarà che mi ricordo com'era per me e come oggi è giusto non sia più (dopo 8 anni di convivenza e due figli? Dai, c'è un amore immenso, ma l'incertezza e la timidezza dei primi tempi non ci sono più). Voglio assolutamente leggere i seguiti.

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