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Lezioni di sinistra, dal "ggiovane" Aldo Tortorella, anni 88

Creato il 17 settembre 2014 da Tafanus

TafanusCOME ERAVAMO - Ormai ho da anni una totale insofferenza ai talk-show TV, nei quali - come diceva "Aldo Bishcardi", è consigliabile non parlare in più di tre alla volta. Non sopporto più le trasmissioni nelle quali i "conduttori, anzichè "dirigere il traffico", credono di condurre la trasmissione trasformandola in una apologia di se stessi.

Una piacevole eccezione alla regola (una sorta di "isola felice"), è ancora Coffee Break, condotta su "La7", alle 9:30 dei giorni feriali, da Tiziana Panella: una che prima di iniziare la trasmissione ha già sfogliato tutti i giornali, ha letto tutti gli articoli più autorevoli, e non fa la trasmissione su se stessa, ma sugli ospiti e sul loro pensiero.

E, avendo cultura politica non superficiale, a volte tira fuori dal cilindro "l'ospite che non t'aspetti", di quella specie che non arriva in TV per scatenare risse - nella pia illusione di "alzare l'odienz" - ma per aiutare a riflettere.

Oggi mi è capitata la fortuna di ritrovare un "vecchio ggiovane": Aldo Tortorella, classe 1926, orgogliosamente comunista", per il quale (...sguardo lungo...) persino la Bolognina era stata un segnale di "morte annunciata" della sinistra sua, che era quella della Resistenza (scusate, ma per inveterata abitudine scrivo Resistenza, con la R maiuscola), di Berlinguer, della "questione morale", dell'allineamento dei diritti dei lavoratori verso l'alto e non verso il basso.

Ascoltare uomini come Tortorella è una delle poche cose che mi inducono ad auto-assolvermi dal peccato capitale di aver votato per decenni per un partito che ora ha innescato il "modo auitodistruzione", non più arrestabile, consegnandosi ad un ggiovane cazzaro molto più vecchio dell'88enne Tortorella, infinitamente più ignorante, totalmente privo di etica della politica, e - last but not least - democristiano fino al midollo della spina dorsale. Se i cascami del PCI avevano deciso di farsi prima fagocitare e poi uccidere dai cascami della DC, non potevano scegliere niente di meglio di Renzi (pupillo di Forlani, di De Mita, del card. Betori, capetto boy-scout, pallista, malato cronico di annuncite, dannoso più che inutile).

Oggi, dicevo, ho assistito ad una lezione di etica della politica, ed ho ascoltato con invidia il ggiovane Aldo Tortorella, al quale ho invidiato la coerenza, la lucidità, l'onestà. Non provo neanche a riassumere con parole mie ciò che ha detto Tortorella. Per fortuna, La7 ha creato una lodevolissima iniziativa: il sito Rivedi la 7, nel quale si ritrovano, dopo circa un'ora dalla fine delle trasmissioni, i relativi streaming COMPLETI di TUTTE le trasmissioni, nello stesso ordine in cui sono apparse durante la giornata.

Invito tutti - a cominciare dai "folgorati sulla via di Frignano sull'Arno", ad ascoltare i bellissimi interventi di Aldo Tortorella su "Coffee Break" di oggi. Serve a capire la differenza fra politici e cialtroni, e a ricordarci "come eravamo", e come forse non riusciremo ad essere mai più.

Aldo-tortorella

clicca QUI per aprire il video di Coffee Break di oggi

L'INIZIO DEL DEGRADO- La rovina dell'Italia, iniziata con la camicia bianca sudaticcia di Bettino Craxi, col Raphael, con la "Milano da bere", con la "nave che va", ha subito un'accellerazione con le mutande bianche di patetici ed improbabili "joggers", della statura atletica (e spesso morale) di Berlusconi, Confalonieri, Galliani, Bernasconi, Letta, Dell'Utri

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La pagliacciata servile: Berlusconi, Confalonieri, Galliani, Bernasconi, Letta, Dell'Utri

LA DESTRA TRAVESTITA DA SINISTRA - Oggi siamo alla destra travestita da sinistra, con 10 milioni di neo-coglioni che si fanno comprare per 80 euro, senza riuscire a capire che fra aumento delle tasse sulla casa, blocco dei contratti, riduzione o azzeramento del turnover, palle incatenate, aumento della disoccupazione, tormentone dell'art. 18 che non interessa neanche alla Confindustria (con conseguente ulteriore calo della domanda ed approfondimento della crisi), la "limosina" elettorale di cui credono di beneficiare, finiranno col pagarla lacrime e sangue. E - quel che è peggio - la stanno pagando e la pagheranno sempre più cara i nostri figli.

Camicie-bianche

..squadristi "de sinistra" in camicia bianca e pancetta...

LA DESTRA TRAVESTITA DA SINISTRA - Tutte o quasi le dittature di destra, nascono e si sviluppano contrabbandando ideologie egualitariste di sinistra. Dal "Partito NazionalSocialista di Hitler", al "socialista della mutua Benito Mussolini, benedetto dai socialisti dell'epoca. Solo per non dimenticare, ecco come ne parlano i "socialisti doc" nel 2011, quando Mussolini era "tanto ggiovane, e tanto socialista"...

"...Dopo 2 anni in Svizzera, fece una breve visita in Italia alla madre malata, ma aveva 21 anni e a casa trovò la cartolina di leva. Per evitare il servizio militare, contraffece la data sul passaporto e riespatriò in Svizzera, ma il documento falsificato fu scoperto alla frontiera. Fu quindi espulso, mentre nel frattempo in Italia lo condannavano per diserzione. I giornali socialisti enfatizzarono, uno scrisse: "E' stato cacciato dalla Svizzera il socialista Mussolini, il grande duce della "Prima" sezione socialista d'Italia". Era la prima volta che veniva usato il titolo di duce, che ricordavano gli antichi condottieri romani, ed era anche la prima volta che veniva indicato come grande. Mussolini aveva poco più di vent'anni ed entrambi i due titoli non gli dispiacquero proprio per nulla..." (Fonte: mussolinibenito.net)

CAMICIE-NERE

...poi le camicie divennero nere...
 

L'EVOLUZIONE DELLA SPECIE - Ora attendiamo con impazienza il cambio di camicia. Intanto, giusto per non farci mancare nessun segnale, apprendiamo che la ministra Tacco 12 ha annunciato che sulll'abrogazione dell'art. 18 (cosa che non interessa proprio a nessuno, se non a Berlusconi e Alfano, che "tengono Renzi per le palle" grazie alla loro golden-share) è stata posta la "questione di fiducia". Ormai l'evoluzione "nera" del PD "bianco" ha di fatto "abrogato non solo le provincie (mai abrogate) o il Senato (mai riformato), ma si accinge ad abrogare, per far prima, direttamente la Democrazia.

Tafanus

0709/0630/0900


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