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Libero, l’anti-casta con l’Alzheimer

Da Kobayashi @K0bayashi

In questi giorni in cui tiene banco la vicenda di SpiderTruman, il sedicente ex precario di Montecitorio licenziato dalla Camera dei Deputati dopo 15 anni di traballante carriera che afferma di voler scoperchiare – forse per vendetta dopo essere stato scaricato dal Palazzo – il sistema di abusi e truffe ai danni dei cittadini messo in piedi dalla cosiddetta “casta” dei parlamentari italiani, il sentimento di antipolitica e di rivolta degli indignados tricolori sembra toccare uno dei punti più alti di sempre.

Il treno dell’indignazione a buon mercato pare aver contagiato anche i maggiori quotidiani italiani, che all’improvviso hanno (ri)scoperto il tema dei privilegi fuori scala della politica romana e hanno cominciato a sfidarsi a colpi di titoloni e inchieste “esclusive” (!) sullo spreco di risorse del sistema partitico della capitale. Con qualche dimenticanza di troppo: ad esempio su Libero di martedì 19 luglio, la cui edizione cartacea si apre con un pomposo “Assedio ai papponi di Stato“, la tradizionale illustrazione di Benny mette nel mirino 4 personaggi di spicco della politica italiana intenti a spartirsi metaforicamente una pizza a forma di penisola.

libero_papponi_di_stato

Non sono, naturalmente, quattro raffigurazioni casuali. Le caricature, infatti, rappresentano il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il presidente della Camera Gianfranco Fini, il segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani e il ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli, uno degli uomini più in vista della Lega Nord. Strano che l’accusa punti il dito proprio su chi, in questa specifico frangente, ha meno potere (politicamente parlando) di cambiare le cose.

Non manca “qualcuno”? Guarda caso l’unico rappresentante stilizzato del governo è un esponente del Carroccio, l’alleato storico del Pdl che ultimamente ha accusato più di un mal di pancia nei confronti del partito di maggioranza – vedi alle voci autorizzazione all’arresto del deputato ALfonso Papa, manovra economica, ministeri al nord; mentre non compare alcun membro del partito di riferimento del quotidiano di Belpietro, la cui redazione pare essere stata colpita da un improvviso attacco di Alzheimer.

In effetti però, proprio al centro del tavolo, tra Fini e Calderoli, sembra esserci giusto lo spazio per un altro posto a tavola.


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