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Libri di scuola, oggetti preziosi

Creato il 27 settembre 2012 da Cortese_m @cortese_m
Libri di scuola, oggetti preziosi Ascoltando la radio mentre viaggiavo in auto, qualche giorno fa’, comincio a ragionare su un problema che non mi sono mai posto, anzi ancora posto, perché nel futuro non troppo lontano toccherà anche a me, quello dei libri scolastici, dei costosi libri scolastici.
Quella dell’acquisto dei libri scolastici è una scadenza ormai importante, settembre ha l’ingrato compito di portare con se oltre che al rientro dalle ferie - che non è mai un piacere per nessuno - anche quello di doversi “industriare” per acquistare i libri scolastici ai propri figli. E chi più ne ha (di figli) più dovrà industriarsi…
Non sono, come dicevo, esperto in questo campo, ma sento da più parti dire che i libri negli ultimi anni sono molto aumentati di prezzo, sono diventati nettamente più cari del passato con buona pace dei genitori che talvolta – anche arrossendo un po’ – sono costretti a trovare soluzioni alternative per far sì che il proprio figlio si presenti a scuola con tutta la dotazione richiesta.
I prezzi sono saliti e i contributi che in taluni casi vengono erogati, da comuni e regioni ad esempio, sono calati.
Alla radio un ragazzino di 14 anni si lamentava del fatto che a fronte di una famiglia numerosa (4 fratelli) il contributo ricevuto dalla sua famiglia fosse di soli 300 euro rispetto a quello dello scorso anno di circa 800, ed a fronte di una spesa complessiva che per i suoi soli 3 libri di italiano di oltre 120 euro, cui vanno sommati quelli per gli altri tre fratelli!
Non sono amante dei numeri, i miei lettori lo sanno bene, ma come fa’ un genitore onesto, che lavora, che paga le tasse, che non fa il dirigente o il presidente di un ente qualsiasi, a pagare queste cifre per i soli libri? E lì parte la lotta per accaparrarsi quelli usati nelle migliori condizioni, oppure fotocopiarli, cosa che sarebbe vietata ma in giro molti sono costretti a farlo altrimenti dovrebbero mandare il proprio figlio a scuola senza libri o peggio ritirarlo dalla scuola…
Peraltro si è molto parlato (straparlato..) dell’introduzione delle nuove tecnologie nelle scuole: computer, tablet, e addirittura si è sventolata la bandiera dell’introduzione – solo in alcune realtà più evolute – degli eBook. Ma il prezzo di un libro di testo in formato digitale è identico a quello in carta stampata e a me scappa da ridere ma la cosa non fa' ridere per nulla.
Mi chiedo se la scuola dell’obbligo in Italia sia ancora obbligatoria per garantire un certo grado di istruzione a tutti i cittadini oppure è ormai appannaggio di ceti alti e medio alti? Non sarà mica un altro escamotage per toglire ancora un pezzo di istruzione ai ceti bassi, lasciarli nell’ignoranza per poterli governare con maggior facilità?

L’ignoranza rende schiavi, non dimentichiamolo!

nanni

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