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Libri e pizzini

Creato il 05 marzo 2014 da Frailibri

pizzinoLa nostra è l’epoca dei pizzini. Anche a scuola, quando passi sotto il banco il “foglietto” dell’epoca mia ormai passi un “pizzino”. Di pizzini ce ne sono tanti, brutti, bruttissimi (quelli di mafia, da cui tutto è partito), squallidi (quelli scambiati e pubblicati a tradimento su web), e gli intramontabili “pizzini” d’amore dei cioccolatini.
Luana Cau, studentessa di Giurisprudenza di ventitre anni, ha ribaltato il significato originario del pizzino e ne ha dato un senso direi poetico. La sua iniziativa, idea, parte da Facebook e dalla campagna Chi lascia un bigliettino lascia un tesoro: tutti in libreria a lasciare messaggi, citazioni, consigli, poesie in formato pizzino dentro un libro.
Idea che mi ha stuzzicato non poco. L’atmosfera mi ricorda il periodo in cui si “lottava” contro i brutti libri girandone le copertine in libreria; un po’ mi dispiaceva per i librai, che dovevano rimettere a posto tutto, ma è stato divertente testare i gusti dei lettori attraverso i libri “rivoltati”.
Mi piacerebbe tanto vedere sempre più persone avvicinarsi furtive a un libro e lasciare dentro un pezzettino, un pizzino, di loro stessi.
E mi piacerebbe tanto trovarne uno, è una cosa così romantica. Oltre al fascino che le sorprese hanno sempre, in ogni situazione.

Non so quanto l’iniziativa sarà “virale”, non so quanto i librai siano tutti d’accordo, non so quanto si sfrutterà questa cosa per infilare nei libri messaggi pubblicitari, consigli per gli acquisti, svilendone così il significato.
Ma voglio credere in una banda di lettori romantici che preparino pizzini, magari su una carta particolare, con consigli di lettura, pensieri, messaggi per altri lettori romantici che leggeranno aspettando – anche – l’emozione di trovare una sorpresa, un pezzettino di un altro lettore.



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