Magazine Curiosità

Licenziati per una battuta su Twitter

Creato il 04 aprile 2011 da Giancarlo
Licenziati per una battuta su TwitterUn editore del giornale Folha e una cronista del giornale Agora sono stati licenziati per uno scambio di battute su Twitter.
Il giornalista Alec Duarte, assistente dell'edizione politica del quotidiano Folha di São Paulo, e la cronista Carol Rocha, do Agora di São Paulo, che fa parte del gruppo Folha, sono stati licenziati dal Grupo Folha per aver inserito commenti sul giornale sul micro-blog Twitter: I due commentavano la morte di José Alencar, ex-vice-presidente della República, deceduto il 29 marzo.
Alec Duarte "Un necrlogio non è stato mai così pronto. Solo premere un bottone"
Carol Rocha "Ma alla Folha.com ancora nulla... hanno dimenticato di premere il bottone"
Alec si ricordò dell'errore del giornale, che dette erroneamente, nell'ottobre 2010, l'annuncio della morte del senatore Romeu Tuma, e quindi
Alec Duarte "Ha sì. il miglior consiglio è mai. Meglio essere l'ultimo a dare qualunque annuncio mortuario. E' il prezzo per un gravissimo errore"
Al di la dei commenti poco educati, i profili dei due non informavano la professione che fanno, ma sono profili personali, comuni a milioni di utenti di Twitter.
"E' il nostro profilo personale e fu un normale commento, che non ha avuto ripercussioni, ma siamo stati ugualmente licenziati", dice Carol, che contesta la ritorsione per i commenti di qualcosa che non è un segreto, tenere pronti, nelle redazioni, i necrologi per personalità famose.
Ora occorre dire che la Folha di São Paulo si vanta di essere un giornale aperto, disposto a ricevere critiche e lamentele. Ma a mio parere, sembra che l'amministrazione del giornale abbia invertito i significati delle parole, vista la reazione per un fatto, che se non reso noto a causa dei due licenziamenti, sarebbe passato inosservato tra i miliardi di messaggi che giornalmente scorrono su Twitter.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine