Magazine Diario personale

Lidia Ferrari Pezzoli, 1938-2003-2011

Creato il 07 maggio 2011 da Zioscriba

MAMMA MIA
Oggi compi 73 anni.

Mi manchi tanto, sai.
THE LONG GOODBYE – Esercitazioni di Commiato
1/1/2004
Nell’albeggiare nitido e nuovo di un altro gennaio, mentre i minorati amanti di sibili e scoppi infuocati non allarmano più né il cielo né i gatti, a piedi io vengo da te.
Non fa così tanto freddo, e camminando mi sfilo via i bei guanti che tu mi regalasti.
Oltrepasso, di poco, il cancello.
Mi fermo.
Mi ricordo di quand’ero bambino, e senza crederci tratteggio nell’aria uno sghembo segno della croce, che però riesce a rimanere appeso all’azzurro, perché è incollato al pensiero di te che in qualche modo ci credevi – non troppo.
Attraverso a testa alta la distesa di tombe, senza badare a nessuno di loro ma rispettandoli tutti, e salgo gli scalini verso la parte nuova che attende.
Il ghiaietto, impregnato di umido e sabbia, mi scrocchiola sotto le suole, e un chiassoso monumento per ricchi lì accanto urla a se stesso la propria obiezione.
BESCIOCCHIS MARGHERITIS c’è scritto a caratteri d’oro, sotto un’orribile cuspide color della pece.
Begli sciocchi! Alla fine, bastava una semplice margherita. Possibile che non lo sappiano?
Starò in piedi, immobile, davanti all’ossario. Accenderò il lumino di cera che ho portato per te. Cercherò di non piangere. E nella nostra solitudine brillerà, tremolante, quell’unica fiammella non elettrica.
Che ci vuoi fare, mamma. Siamo persone troppo all’antica. Ancora convinte che l’enel abbia pochissimo a che fare con l’anima. Qualunque cosa Essa sia o non sia.
Sapevo che avrei trovato un sorriso, nell’immagine sulla piccola lapide, ma giuro, lo giuro davvero, non pensavo così intenso.
Finirla qui non è una brutta idea.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog