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Lilith, l’Evoluzione Di Un Demone Femminile Nella Storia Delle Religioni

Da Elena
Lilith, l’Evoluzione Di Un Demone Femminile Nella Storia Delle ReligioniINTRODUZIONE
Per introdurre il tema della figura femminile nelle religioni, ho deciso di cominciare il percorso con una divinità simbolo del femminile che percorre sotto varie forme tutta la storia dell’uomo, dagli antichi miti ( che non partono proprio dalle prime forme di civiltà) alle odierne credenze: Lilith, un personaggio che mi ha sempre affascinato ma riconosco che è poco conosciuto dalla gente.Per effettuare una ricerca più approfondita ho letto due libri che mi preme citare: “Lilith o l’aspetto inquietante del femminismo” di Jacques Bril e “Lilith la luna nera” di Roberto Sicuteri. NOMEIl nome Lilith deriva dal sumero Lil, che significa Vento, è associato alla figura di Ninlil, dea sumera del vento meridionale portatore di forti tempeste di polvere e malattie. Le è stato comunque associato maggiormente il termine ebraico Lail che significa Notte, riconducendo la figura di Lilith a un demone notturno.ORIGINEIl mito di Lilith risale a popoli molto antichi: mi sto riferendo infatti all’antico impero babilonese, le cui tradizioni raccontano che esisteva una divinità del cielo, chiamata An, che regnava nel mondo delle divinità al cui esterno erano presenti numerosi demoni. I più temuti erano Lilu, demone maschile, e Lilitu o Ardat Lili, demone femminile. Entrambi avevano il potere di sedurre l’altro sesso mentre la vittima dormiva. Per queste caratteristiche Lilitu è stata pensata come la forma arcaica della futura Lilith ebraica, la quale col tempo assunse caratteristiche sempre più negative.CARATTERISTICHENelle credenze ebraiche veniva descritta come un demone notturno, una civetta, che lanciava il suo grido nella notte, ed era molto temuta perché si riteneva portasse danno ai ragazzi e bambini di sesso maschile, oltre ad avere caratteristiche femminili ritenute le più negative come la lussuria, l’adulterio, la stregoneria e una bellezza sovrumana. Si manifestava solo di notte, aveva lunghi capelli rossi e ricci, occhi di fuoco, le ali, ed era immortale...Nel Talmud e nello Zohar si legge che la sua vera dimora era nei mari, e che per proteggere le partorienti e i neonati da essa era necessario appendere amuleti alle pareti della camera o sui letti. Nel XVI secolo in Europa centrale, se si notava un bambino ridere nel sonno, lo si svegliava perché si credeva giocasse col demone. Lilith attaccava anche gli uomini e si fecondava con la loro masturbazione. Molte delle sua storie riflettono la paura dell’uomo nei confronti delle donne valorose ed indipendenti che si ribellavano ai loro voleri. Infatti nelle tradizioni antecedenti l’ebraico, veniva raccontata come una donna divina, una valorosa guerriera indipendente, piena di risorse, molto intelligente che amava la natura e gli animali.
TRADIZIONE EBREALa demonologia arcaica citata inizialmente, ha fortemente influenzato il popolo ebraico e le sue credenze, essendo stato quest’ultimo in continua migrazione e in perenne lotta per la propria identità. Causa quindi la mescolanza con altre tradizioni, troviamo il demone femminile in molti scritti. Un esempio sono i traduttori della Bibbia di Gerusalemme che inseriscono il nome di Liltih in Giobbe 18,15:14. “Il malvagio sarà trascinato fuori dal riparo della sua tenda per essere condotto davanti al re delle Paure.15. Là prende dimora Lilith e si sparge zolfo nel suo ovile.”Conseguentemente il verso 15 venne tradotto diversamente così che risultò:15. “Persone estranee si stabiliscono nella sua dimora; sulle sue proprietà si spargerà zolfo.”Lilith compare inoltre nel Thesaurus di Gesenio e nelle Scholia Jesaiae Vaticina di Rosenmuller come un demone che succhia il sangue ai bambini e agli uomini, e nel Thesaurus Lingua Sanctae di Robertson come una strige. Meno frequentemente le è associata la figura dell’onocentauro, chimera mezza donna e mezza asino, animale simboleggiante crudeltà e perversione.L’unico riferimento esplicito al demone lo leggiamo in Isaia 34,14:“I gatti selvatici si incontreranno con le iene, e i satiri si chiameranno l’un l’altro; vi farà sosta anche Lilith, e vi troverà tranquilla dimora.”Nel Nuovo Testamento troviamo un’allusione a Lilith nel salmo 91:“Non temerai i terrori della notte, né il lampo che guizza di giorno; né la peste che si diffonde nell’oscurità, né gli attacchi del demone del meriggio.” Secondo J. Bril, questo demone del meriggio è stato preso da una leggenda che ha come protagonista il papa Silvestro II (999-1003), il quale prima di diventare papa incontrò una bellissima fanciulla di nome Meridiana, che in cambi di fiducia, lo ricambiò con magie tanto che in poco tempo divenne arcivescovo di Reims, poi di Ravenna ed infine papa. Quando era sul punto di morire confessò che al fanciulla era Lilith.LA PRIMA DONNA DI ADAMOLa tradizione più nota e interessante che coinvolge questo demone è quello della “prima Eva”, riportata nell’Alfabeto di Ben Sirah (XI sec.) in riferimento alla creazione dell’uomo di cu riporto alcuni passi della 1 versione della Genesi:“Dio dice: Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza e che egli governi sui pesci del mare [...]. Dio creò l’uomo a sua immagine. A immagine di Dio egli lo creò. Maschio e femmina lo creò. Dio li benedì e disse loro: Siate fecondi, moltiplicatevi, riempite la terra e assoggettatela[…].Non è bene che l’uomo sia solo, occorre che gli crei un compagno adatto a lui. […] fece cadere un sonno profondo sull’uomo, che si addormentò. Egli prese una delle sue costole e richiuse la ferita. Poi dalla costola tratta dall’uomo plasmò una donna e la condusse all’uomo. Allora egli esclamò: “a questo punto sono ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Costei sarà chiamata donna poiché dall’uomo fu tratta.”Di questa contraddizione nell’Alfabeto di Ben Sirah si racconta che la prima creazione egualitaria dell’uomo e della donna fu un insuccesso. Parla di una coppia formata da Adamo e Lilith. Adamo voleva padroneggiare su di lei la quale non voleva farsi comandare. Con le insistenze di Adamo, Lilith un giorno pronunciò il nome segreto di Dio, così che le spuntarono le ali e volò via dall’Eden. Dio allora le inviò tre angeli, Sahvi, Sansavi e Simangelaf, i quali le annunciarono che se non sarebbe tornataDio le avrebbe lanciato una maledizione per cui avrebbe generato numerosissimi figli ma ogni giorno ne sarebbero morti 100.Lei rifiutò e dalla disperazione si gettò nel Mar Rosso. Successivamente Lilith conobbe il signore degli angeli decaduti, Samaele con cui cominciò a procreare demoni. Alcuni di essi erano benevoli, tanto da dubitare sull’estrema malvagità del demone femminile.FIGURE MITOLOGICHE SUCCESSIVESuccessivamente al mito di Lilith, troviamo numerose figure di riferimento con caratteristiche simili, come ad esempio Lamie, le Arpie, le Sirene, Echidna e la sua stirpe (Sfinge, Medusa, Scilla), Idra, le Strigi, Eiletheia o Ilythia (pre-ellenica), la Serplonica dei Wendi, le Nereidi. Nelle tradizioni europee ed arabe troviamo invece Melusina, Oumm es Sibyan, Lorelei. Alcuni azzardano ad accostare la figura di Lilith a quella del vampiro e del lupo mannaro. Notando tutti questi accostamenti e similitudini con la figura di Lilith nell’arco della storia delle credenze umane, J. Bril definisce questo demone una “metamorfosi temporale, spaziale e culturale di una figura mitica probabilmente universale e in ogni caso antecedente, le cui molteplici specificità avrebbero generato un po’ dovunque esseri differenziati, suscettibili qua e là di riunirsi e costituirsi in personaggi etnicamente specifici.” Infatti tutti i personaggi sopracitati sebbene siano provvisti di una forte unicità, hanno in comune alcune tra queste caratteristiche:il comportamento divoratore che dissimula una problematica di sterilità carnale e spirituale, la seduzione, la potenza, l’appartenenza al mondo dell’aria e dell’acqua, l’essere metà umani e metà mostruosi; come se Lilith sai presente in tutte le tradizioni della storia come simbolo di una specifica femminilità inaccettabile. CONSIDERAZIONI PERSONALILe caratteristiche d’indipendenza di Liltih e l’accostamento di questa ad altrettante negatività, denota una sorta di evoluzione storico-sociologica della figura femminile dalla preistoria al medioevo e oltre. La donna nella preistoria godeva di molti poteri e del diritto di veto in tutte le decisioni della comunità, e in alcune parti del mondo era presente il matriarcato. Il cambiamento in atto dalla fine del neolitico in poi, con la prevalenza del potere maschile, segnò in modo drastico la formazione di divinità e di conseguenza demoni femminili negativi con caratteristiche di potenza e indipendenza. Vorrei concludere questo intervento con una citazione di J. Bril: “… l’evoluzione della società mostra un ripiegamento dei valori maschili. Le costanti temporali di fenomeni sociologici di questa ampiezza sono troppo importanti per assicurare l’osservatore contro il rischio di prendere per una tendenza fondamentale un semplice movimento congiunturale. Ma il sistema mondiale, stabilito sulla prevalenza dei valori tecnologici, sembra così profondamente turbato dalle sue stesse contraddizioni da far pensare a una effettiva inversione culturale, di cui l’unico precedente si potrebbe collocare agli incerti confini dell’estremo paleolitico, e che sia in corso la restaurazione di una civiltà al femminile.”Non so se accadrà veramente, nessuno può immaginarselo. So solo che, con l’attuale società in cui la donna ha ancora una posizione estremamente pregiudizievole, lasciando da parte quelle società in cui è considerata tutt’ora un animale, il mondo dovrà aspettare ancora secoli per vedere una società al femminile, sempre se esisterà.Curiosità…Lilith la troviamo anche nella letteratura, come ad esempio nel Faust di Goethe:“-Faust: ma quella chi è?-Mefistofele:quella è Lilith-Faust: chi?-Mefistofele: la prima moglie di Adamo. Sta in guardia dai suoi bei capelli. Da quello splendore che solo la veste. Fai che abbia avvinto un giovane con quelli, e ce ne vuole prima che lo lasci.”In Italia abbiamo Primo Levi che la descrive così:"Lilith abita precisamente nel Mar Rosso, ma tutte le notti si leva in volo, gira per il mondo, fruscia contro i vetri delle case dove ci sono ei bambini appena nati e cerca di soffocarli. […] Altre volte entra in corpo a un uomo e l’uomo diventa spiritato.[…] Poi c’è la storia del seme. E’ golosa di seme d’uomo, e sta sempre in agguato dove il seme può andare sparso. […]Dio è rimasto solo; come succede a tanti, non ha saputo resistere alla tentazione e si è preso un’amante: sai chi? Lei, Lilith, la diavolessa, e questo è stato uno scandalo inaudito. […] Devi sapere che questa tresca indecente non è finita e non finirà tanto presto: per un verso è causa del male che avviene sulla terra; per un altro verso è il suo effetto. Finché Dio continuerà a peccare con Lilith sulla terra ci saranno sangue e dolore […]"

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