Magazine Lifestyle

LILT: i bracciali che abbracciano la ricerca

Creato il 24 ottobre 2013 da Stivalepensante @StivalePensante

Ottobre, la tua grande bellezza. Lungo i miei monti, come uccelli tristi fuggono nubi pazze, lungo i miei monti colorati in rame fumano nubi basse, fumano nubi basse.

La statua della Sirenetta a Copenaghen (corriere.it)

La statua della Sirenetta a Copenaghen (corriere.it)

Era Guccini e ottobre è la grande bellezza di una malinconia che non si riesce a capire perché non è neanche in bianco e nero. E’ il mese delle domande vagamente esistenziali, è Ottobre senza un’etichetta.

Ma poi c’è stata Evelyn Lauder. La Campagna Nastro Rosa, ideata nel 1989 negli Stati Uniti e promossa in oltre settanta nazioni, ha come obiettivo la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, in particolare femminile, sulla prevenzione del tumore al seno tramite necessari e semplici esami.

Partner italiana è la LILT, una specie di Flora nella scena finale de La bella addormentata nel bosco che, in questo caso, non ha la bacchetta magica per cambiare il vestito di Aurora ma sa riscrivere il mondo in rosa, colore simbolo della lotta contro la malattia.
In Italia (come in tutto il mondo) questa globalizzazione di luce color fragola ha unito idealmente monumenti, statue ed edifici storici, rimasti illuminati per una o più notti: un intermezzo di fiaba liminale, uno spettacolo surreale e soffice come zucchero filato mentre si combatte sotto lo stesso cielo.

Non è osé mischiare sacro e profano, confondere i registri, il naif e l’accademico, l’oncologia e le pochette; Dante è stato il primo, non si parlava forse nella stessa Commedia di belve, impostori e esseri in stato di grazia?

Quello della LILT è il rosa delle principesse guerriere, è quel Nothing’s gonna change my world che cantava John Lennon unito all’armatura glamour; perché la donna anche in ospedale, anche durante i periodi di chemio può, deve indossare i suoi strass, il suo rossetto, chattare su whatsapp col suo ragazzo, fare il giro della Rinascente per vedere le ultime creazioni di Stella McCartney.

Rosa come un fiore che ricevi al primo appuntamento, rosa come il cielo quando stai guidando al ritorno dall’ufficio e, complice Virgin Radio, provi a credere che domani sarà meglio di oggi. Lo scriveva anche sul suo blog Carlotta Nobile, violinista prodigio morta a ventiquattro anni per un melanoma: Ci sono battaglie che non abbiamo scelto. Poi c’è la vita. Non ha perso mai la fiducia, e neanche la sua personalità glam e raffinata. Più coraggiosa di Clorinda della Gerusalemme Liberata, più bella di Elena di Troia.

A fianco di una fitta schiera di iniziative più o meno istituzionali, serie e artistiche, di decine di incontri, film, concerti, conferenze e soprattutto dei camper della LILT disseminati in centro città per visite e consulenze gratuite, emergono tre brand che partecipano al mese rosa con prodotti in edizione limitata che devolvono alla campagna Nastro Rosa il 15% degli incassi.

Il braccialetto

Il braccialetto “OPS” per la LILT (liquida.it)

OPS 

Marchio crossculturale, fusion tra Hong Kong, Ginevra e Milano, nato nel 2010. Nel luglio 2012 i bracciali in silicone monocromo con il ciondolo a cuore raggiungono 1 milione di oggetti venduti solo in Italia.

Per la LILT pensano a un modello di un rosa che ricorda lo Yomo. Si può acquistare online a questo link.

Il braccialetto

Il braccialetto “Cruciani” (travelandfashiontips.blogspot.com)

CRUCIANI

Cruciani nasce nel 1992 grazie a Luca Caprai. L’idea base è rifondare le regole dell’eleganza in modo atemporale e cosmopolita. Nel 2011 il rilancio con la linea C Cruciani e il bracciale, un prodotto figlio dei nuovi anni ’10 che riesce a riprendere dalle pieghe del passato un tessuto particolare e raffinato come il pizzo. I bracciali sono realizzati ad ago e totalmente Made in Italy.

Per la LILT hanno pensato proprio all’icona del nastro rosa per un modello sofisticato e, naturalmente, rosa. Anche qui c’è lo shop online, più rapido che bere un caffè ristretto.

Il braccialetto

Il braccialetto “Swarovski” per la LILT (tustyle.it)

SWAROVSKI

“Il cristallo che brilla” esiste dal 1895 quando il boemo Daniel Swarovski ideò una macchina per tagliare e lucidare le pietre in cristallo per gioielleria. Fu l’inizio di un sogno e di una miriade di scintille. I prodotti sono diversificati, vanno dai personaggi Disney ai classici animali, alle parure di gioielli.

Per la LILT il prodotto pensato è il Pink Hope, nome incantevole come il bracciale color frutti di bosco con i cristalli come piccole gemme. Qui si può acquistare.

Alice Grisa  

  • LILT: i bracciali che abbracciano la ricerca
LILT: i bracciali che abbracciano la ricerca

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :