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Livelli di vita di Julian Barnes

Creato il 07 novembre 2015 da Dida
Livelli di vita di Julian BarnesE chissà se il vento con un po’ di fortuna ci porterà in Francia.Vento. Quello a cui si affidavano i “mongolfolli”, i pionieri del volo. Quello che spinge lo sguardo lontano quando siamo con i piedi per terra. Quello che ci riporta alla mente la nostalgia, gli odori, la voglia di vivere di chi abbiamo amato. Livelli di vita di Julian Barnes è un libro che sembra sia stato scritto dal vento. Frasi spezzate, pezzi di sogni, vite frammentate che ci vengono sussurrate da una voce che inizia a prendere corpo piano piano.Le frasi spezzate diventano periodi, i periodi lunghi capitoli e i personaggi da costellazioni a stelle luminose e solitarie.Attraverso sogni, arte, amore e perdita Barnes ci racconta della vita: dalle sue vette luminose alla discesa più difficile. Ad aver reso “celebre” questo volume infatti è l’ultimo capitolo;  una lunga, amara e malinconica confessione di un Barnes vedovo, in cerca delle parole, quelle giuste, per raccontare e capire il senso di ciò che è accaduto.Cosa fare quando la mongolfiera tocca terra? Come continuare a sognare quando l’amore della nostra vita ci rifiuta? Come conservare lo sguardo volto al futuro, quando  colei che contribuiva a tenerlo vivo ci ha lasciato all’improvviso?Bisogna affidarsi al vento. Bisogna camminare. Bisogna smettere di lottare e immergersi nella vita, nel dolore, nella morte, nella passione. Bisogna mettere insieme cose che insieme non sono state mai e vedere cosa succede.Un inno alla vita, che si chiude con la celebrazione della morte.Un romanzo che vi farà perdere quota, tornare con i piedi per terra, sprofondare, rialzarvi e infine trascinare.Un libro da leggere a piccole dosi, magari in una giornata ventosa e chissà forse, con un po’ di fortuna, potreste ritrovarvi in Francia.Alla prossimaDiana 

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