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Lo sfogo dell'arbitro De Santis

Creato il 20 aprile 2010 da Juveincampo

De Santis: «Intercettato dal gruppo Telecom Pirelli» © Foto Liverani

L'arbitro De Santis si è sfogato all'inizio dell'udienza su Calciopoli di quesra mattina che poi è slittata al 27 Aprile per il mancato arrivo di alcuni testimoni causato dal blocco dei voli.
«La mia vita è stata sconvolta, se ho sbagliato sono pronto a pagare, ma se a sbagliare sono stati altri è giusto che paghino loro

.....Sono stato intercettato - ha detto De Santis rendendo dichiarazioni spontanee - e la mia vita passata al setaccio anche attraverso attività illecita messa in atto dal gruppo Telecom Pirelli. Hanno messo sotto osservazione me e la mia famiglia, i miei spostamenti e anche i pernottamenti negli alberghi. Per aver preso 23 magliette da distribuire ai miei collaboratori in occasione di un Lecce-Juventus, mi è stato attribuito un profilo mafioso e mi hanno accusato di aver costituito la combriccola romana. Per tutte queste cose - ha proseguito De Santis - non sono potuto uscire di casa e non avrei dovuto aspettare quattro anni per sapere che la combriccola romana con la partita Lecce-Parma non c'entra nulla. Sono stato zitto quattro anni, penso di aver diritto di dire la mia».


A questo punto De Santis è stato interrotto dal presidente del collegio giudicante, Teresa Casoria: «Le ricordo che lei è ancora imputato, vedo che si considera già assolto». «Ma la mia vita - ha replicato De Santis - è stata sconvolta». Immediata la risposta del presidente Casoria: «Come capita a tutti quelli che vengono sottoposti a giudizio penale».


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