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Lo spietato Imperatore dell’ego…

Creato il 28 maggio 2012 da Tnepd
A Maria…e a tutti coloro che amano amare…Lo spietato Imperatore dell’ego… Molte persone cominciano a sentire distintamente il proprio desiderio di ribellione spirituale ( e non esiste alcuna libertà ulteriore possibile, se non si è raggiunta prima a livello interiore, di psiche, di cuore,  di spirito, una condizione spirituale di risanamento di questo tipo ), nei confrotni dei ciechi dogmi, in base ai quali hanno organizzato la propria ESISTENZA.Non può che farmi piacere, il progressivo ritorno alla “fluidità”. E’sinonimo di INDIVIDUAZIONE. Talvolta, è come schioccare le dita, e ritrovarsi improvvisamente desti; improvvisamente capaci di contestare ciò che dall’esterno si impone, semplicemente, come autorità. Può trattarsi di uno stile di vita, di un sistema di convinzioni, in credo. Di uno o più uomini che presumono di sapere ciò che è meglio per tutti gli altri. Sono molte, le incarnazioni esteriori di autorità, le quali si limitano “semplicemente” ad imporsi, invece che guadagnarsi, agli occhi dei “deleganti”,  una legittima autorevolezza. Può trattarsi di politica, religioni, o di infinite altre incarnazioni. Ma nella stragrande maggioranza ei casi, sono e restano il frutto spirituale nato marcio, della delega  superficiale di un’umanità pericolosamente immatura, dal punrto di vista spirituale. E palare di spiritualità, per me, è sinonimo di palrare di ESISTENZA.Dai vertici più elevati e nell’ombra, agli “esperti”ridicoli da rivista di gossip, sembra che proprio non sappiamo muovere ormai più un passo, senza ricorrerere a incarnazioni esteriori di autorità,  che ci dicano come muoverci e perché…Sembra che una una fetta dell’umanità farebbe di tutto, proprio di tutto, piuttosto che SPERIMENTARE la propria vita. Piuttosto che fare di essa un percorso unico e irripetibile, frutto di scelte e di esperienza personali.Di questi tempi, è pure vero che molte persone, finalmente, prendono a riconoscere l’imperatore nascosto dentro mille nascondigli ideologici, badiere, colori e credi. Prendono confidenza con l’dea che la dittatura più efficace, e quella più onnipervasiva, è una dittatura  che non si vede. Le persone, prendono finalmente ad accorgersi che dietro tanto alle parole talismaniche quali “libertà”, “democrazia”, “progresso”, come dietro a troppi “consigli quotidiani per gli acquisti”, si nascondono unanimamente desideri e mire grottesche, da secoli ormai, di un pugno di famiglie che “possiedono” il mondo sotto metite spoglie. Ovvero, gente che interpreta il proprio rapporto con l’ESISTENZA, in termini di ASSOLUTO DOMINIO degli altri.Conoscere l’ “Imperatore”, o gli imperatori, là fuori, intendiamoci, è sicuramente importantissimo. Non dico che le persone facciano male, a cercare la verità sulla realtà che le circonda, e purtroppo le sommerge ( basta che le medesime persone non si illudano poi di poter cambiare il mondo, l’attuale stato di cose, attraverso una qualche forma di violenza; altrimenti paleserebbero che non hanno capito un bel niente, di ciò di cui ha bisogno l’umanità e questo pianeta. E non si renderebbero minimamente migliori dei propri antichi e moderni aguzzini ). Dico solo, che si tratta di un’ unica faccia, per quanto essenziale, di una medaglia che ne possiede invece due, di facce.Lo spietato Imperatore dell’ego… Come tutto è un ologramma, in questa dimensione esperienziale che chiamiamo “realtà”, così tutto può dirsi, ed essere cricondotto a,  “PSICOLOGIA”. Conoscere il funzionamento della psiche, allora, si traduce in una conoscenza rigorosa dell’Universo. La conoscevano  alla perfezione gli antichi guaritori, questa regola universale tuttora vigente. E non val,e contro questa tesi, il fatto che non ne troviamo traccia sui libri di scuola. I libri di storia, non dimentichiamolo, sono scritti, in un modo o nell’altro, da vincitori e  guerrafondai….e non da guaritori. Non, da creature piene d’amore verso ogni forma di esistenza.E parlando quindi di psiche, e quindi di fedele riproduzione olografica, del “Macrocosmo Universo” nel “Microcosmo uomo” : che mi dite a proposito dell’imperatore “interiore”, che portiamo ogni istante dentro di noi? Vogliamo un pò parlarne, del silenzioso, e  apparentemente inafferabile, imperatore interiore? O preferiamo continuare a cercare ogni senso e ogni risposta, unicamente in quello che avviene nel mondo là fuori?Un Sovrano, L’imperatore interiore, mille volte più spietato, e più elusivo, di qualsiasi dittatore possa mai giungere a manifestazione nel mondo “esterno”. Appunto perché risiede, nell’ultimo posto in cui lo andresti a cercare. Ma del resto, come sottolineava efficacemente un motto “klingon”:“Il peggiore nemico, si nasconde sempre nell’ultimo posto in cui lo andresti a cercare”.E quel posto, è appunto la PSICHE UMANA..Il sovrano interiore è una struttura dell’io. Un dispensatore cioè di regole ferree, che non è un nemico vero e proprio. Diciamo, piuttosto, che è la nostra ignoranza nei confronti della nostra stessa psiche, a renderlo tale. Qualsiasi cosa agisca nella nostra psiche, noi siamo impegnati puntualmente a fare qualcos’altro:-) Qualcosa, che ci lega costantemente alla realtà esterna, alla quotidianità condivisa e superficiale; e che ci distrae ogni istante da noi stessi. Le nostre giornate proseguono, tra speranze e preoccupazioni, nel più totale disinteresse o fraintendimento di quanto ci avviene dentro. Il sovrano interiore è una nostra parte, né più né meno, che  deve in realtà essere utilizzata per “servire” il nostro viaggio alla scoperta di noi stessi. Il problema, è che invece questa, come altre strutture delle quali sappiamo poco o niente,  “comandano” il nostro viaggio; invece che “servirlo”, amorevolmente. Il risultato finale è il propragarsi di una frammentrazione interiore, che INEVITABILMENTE si traduce poi nella totale “dipendenza da” , e nella “moltiplicazione di”,  incarnazioni puramente “esteriori” di autorità e potere. Incarnazioni tanto più arbitrarie e ingannevoli, quanto maggiore è l’ignoranza dell’individuo nei confronti delle sue proprie dinamiche interiori…. Lo spietato Imperatore dell’ego…L’ego è una struttura reattiva, generata da una paura antichissima e annichilente che condividono a livello subconscio, tutt’oggi, tutti i fratelli della specie umana. Probabilmente, all’origine tanto della paura, quanto dell’ego, si trovano una serie di traumi spaventosi che in passato hanno coinvolto niente meno che l’intero pianeta. Ma per restare sul punto che qui interessa: l’ego, con la sua nascita e il suo “prendere in mano le redini” di una psiche collettivamente mortalmente provata da questi traumi, è probabilmente l’ “evento” che ci ha complessivamente salvati dalla psicosi più assoluta. E’ una componente del nostro essere, alla quale dobbiamo il fatto che la nostra specie non abbia perso irrimediabilmente, in un lontano passato, ogni traccia di originale sanità ed equilibrio. Dobbiamo ad oggi all’ego,  la stessa ricerca che l’individuo fa di se stesso, la sua sete di libertà; il suo insopprimibile bisogno di auto-determinazione. Non c’è niente che non vada nell’ego; fuorché il non trascurabile fatto, che si tratta di un semplice “strumento” della coscienza; un suo “sottoinsieme”, per così dire, nato in tempi antichi, in qualche modo per salvare la coscienza stessa: ma che poi si è trasformato, abusivamente, in  PADRONE e IMPERATORE dell’anima. Il problema di fondo, quindi, è che non abbiamo la bencheminima idea di cosa sia, di come funzioni, della sua complessiva ragion d’essere. Almeno, non sono cose che compaiano sui libri scolastici, o che siano oggetto di studio delle scenze ufficiali, queste. Abbiamo il darwinismo, il Big-bang, e innumerevoli altre teorie assurde, strampalate e grottesche; e però abilissime, nel ricondurre la ragion d’essere più spirituale dell’uomo, a un incontro casuale di parti di materia tutto sommato inerte. Ma di scienza dello spirito, di PSICOLOGIA seria e appassionata, si trovano ben poche traccie, in quelle ricerche che confluiscono puntualmente  nei testi accademici e scolastici in genere, formando il NON-SAPERE ufficiale, di generazione in generazione. Ergo, viviamo ad oggi, inconsapevoli dentro la casa dell’ego ( che è qualcosa di molto più scomodo e angusto, rispetto alla dimora del sé ), prigionieri di una struttura percettiva e interpretativa sommamente proiettiva, la quale  si barrica costantemente dietro a difese e barriere psichiche; e tende a interpretare la propria funzione auto-conservativa, estromettendo gli altri, tutti gli altri, dal proprio campo d’azione. Dalle proprie finalità. Dalle proprie ragioni d’essere.Ma io non sono solo il mio ego. Il mio essere “me stesso”, contiene molto di più, in temini di sogni, e colori, e possibilità creative, ed AMORE; rispetto a una fortezza unicamente atta a proteggermi dal mondo, dalla paura; e , in ultima analisi, da “me stesso”…. Lo spietato Imperatore dell’ego…Ciò non significa, che tale fortezza svolga male il proprio compito. Uno strumento è uno strumento. E’ l’uso che se ne fa, a renderlo “giusto” o “sbagliato”. Se  una persona che non ha la minima idea della propria interiore “vastità”,  finisce identificarsi “in toto” con la fortezza che ne costituisce semplicemente la corazza…cosa può accadere mai, se non una disgrazia e una sciagura dopo l’altra, per lei e per quanti la circondano? O credete che eventi drammatici, gravissimi e ingiustificabili come le guerre, traggano le proprie ragioni d’essere, unicamente da ragioni che risiedono nell’ “esteriorità”, come ad esempio motivi politici, economici, religiosi?La verità, è semplicemente che il sonno della coscienza genera mostri….Comunque,lungo il mio percorso di crescita personale, tra le varie sotto-strutture innegabili dell’ego, un giorno mi sono imbattuto anche e proprio in un imperatre spietato e inflessibile. Il sovrano ultra-conservatore, del caotico impero dell’ego. Devo al confronto con grandi scienziati del calibro di Freud, Jung e Fromm, e alla mia successiva rielaborazione e meditazione interiore, questa prima “presentazione”( che non è stata, lo ammetto, una calorosa stretta di mano ), tra un giovane ricercatore spirituale, e il suo spietato “dittatore  interiore”.Avete mai sentito parlare del Super-io? Freud, sviluppando e personalizzando il patrimonio intellettuale di Schopenauer e Nietzsche, si rese conto un giorno che gli imperativi più solenni e ingiustificati, cui soccombiamo quotidianamente senza battere ciglio,  provengono proprio proprio da dentro di noi. Non c’è censura esterna, che possa mai competere in efferatezza, e soprattutto eficacia, con quella che proviene dalle figure di autorità, appunto, INTROIETTATE. Soprattutto, e questa è la cosa più important di tutte: NON ESISTE CENSURA ESTERNA CHE POSSA FUNZIONARE EFFICACEMENTE, SENZA IL COSTANTE “LAVORIO” DI UNA MEDESIMA CENSURA MA DI TIPO INTERIORE, AD OPERA DI “FRAMMENTI” E PARTI DELL’INDIVIDUO STESSO.La “parte”, naturalmente, riflette il TUTTO.Lo spietato Imperatore dell’ego…Lungi dal voler essere, il mio, un criticare a casaccio la categoria dei “genitori” di ogni epoca, per la loro peraltro innegabile parte nel propagandare regole,  tabù e censure varie, alle successive generazioni di questo disgraziato mondo, vorrei focalizzare un attimo lo sguardo su un paesaggio un pò più ampio. A me piace del resto rintracciare e quindi esaminare  i problemi alla radice, piuttosto che sbraitare contro le foglie….Se si vuole parlare di rapporto uomo-ambiente, di capacità di modificare l’ambiente da parte dell’individuo, o di capacità di adattamento dell’individuo all’ambiente, bisogna allora cominciare a prendere seriamente in considerazione che il peggiore, e più inflessibile dei giudici, lo portiamo giornalmente con noi, introiettato fin dalla più tenera età,  in ogni scelta e gesto che compiamo, e che coinvolge poi il mondo esteriore.Serve a ben poco, imparare a criticare o mettere in dubbio, le varie incarnazioni esterne di un’ autorità mai ben compresa ( quella che cioè ama imporsi, senza spiegare ), se non ci rendiamo conto parallelamente che il problema vero risiede nel fatto che ogni nostro pensiero e ogni nostra scelta, è in qualche modo condizionata dalla presenza di un giudice, un tiranno, interiore e implacabile.  Un “signore”interiore, con cui intratteniamo costantemente un rapporto servo-padrone. Una REALE relazione di dipendenza, all’interno di un’unica individualità. Mica male, come campo spirituale nel quale indagare, no?Le persone come Freud, si resero conto che la società immette, in un tessuto psichico peraltro prontamente recettivo, un insieme di regole puramente prescrittive;  e non solo….Nell’ego, esiste una tendenza specifica e assolutamente impersonale, a identificarsi proprio con stereotipi che incarnano figure d’autorità  temute e odiate.  Molto più comune, rispetto al troppo incautamente celebrato meccanismo di identificazione del bambino con l’oggetto d’amore, è infatti il meccanismo di identificazione, del medesimo, con l’oggetto che suscita odio. E’ questione i traumi, e di modalità di trauma. Ma la società nella quale viviamo, per come funziona, organizza, recinta e dirige, la vita degli esseri umani, ha di certo poco interesse, a sollevare il problema di uno studio serio e accurato delle varie dinamiche identificative di questo tipo. Come, del resto, ha tutto da rimatterci, dalla prospettiva di un’umanità  finalmente capace di confrontarsi con le innumerevoli dinamiche relazionali SADO-MASOCHISTICHE che derivano puntualmente tanto da tali nefaste identificazioni, quanto dalle dinamiche proiettive, che da esse scaturiscono incessabilmente.Ad oggi, ve per la maggiore la soppressione della psiche umana, piuttosto che una sua appassionata e scevra di pregiudizi conoscenza. I disagi con l’ambiente, che l’individuo più sensibile ed autentico manifesta a mo di “stimmate” sulle proprie carni, o nel tessuto interiore della propria anima, sono in questo psotribolo di società affidate alla pronta repressione delle  pasticche e delle goccine. Tutto, piuttosto che mettere in discussione i presupposti di senso  psicopatici, che  attualmente organizzano e dirigono la vita della collettività.Non a caso, il pensiero originale di Freud, specie nelle sue sfaccettature più critiche del rapporto uomo-ambiente, uomo-società, istinto-civilizzazione, sono state a suo tempo ampiamente boicottate, o voltamente “mal tradotte”, proprio là dove la psichiatria americana ha imposto più efficacemente la sua propria chiave di lettura, del “disagio di essere umani“. Lo spietato Imperatore dell’ego…Comunque: Per quanto possa apparire ripetitivo, se volete il segreto per la cura di ogni cancro spirituale di questo pianeta, esso risiede sempre e comunque in una volontà diretta dall’Amore. Eh già, per quanto io possa apparire ripetitivo e scontato “L’amore è l’unica soluzione contro la violenza di questo mondo. Ma forse non sono né ripetitivo, né scontato. Forse, non abbiamo ancora capito che cosa significhi la parola AMORE.In altre parole. La ricerca del tiranno interiore deve essere guidata dall’amore proprio, che conduce alla vera saggezza.Conoscere il proprio tiranno interiore, il suo sistema di regole; e l’origine, di queste regole, le loro radici profonde o ancestrali.  Capire, meditare, realizzare. Conoscere il tiranno, il giudice che si nasconde e agisce tra gli anfratti di una mente che è la nostra, e della cui reale anatomia sappiamo ancora troppo poco. Consoscere e meditare, e infine realizzare la NECESSITA’, per cui un tale tiranno è nato e ha prosperato dentro di noi. E attraverso la realizzazione, quindi, ovvero, senza odio e senza violenza, trascendere infine la necessità. RIPORTARE LA NECESSITA’ A SEMPLICE POSSIBILITA’. Questo, è un processo spirituale autenticamente rivoluzionare. Questo, è un reale passo in avanti, verso la PACE, dentro e fuori l’UMANITA’.Ecco, questo è ciò che io chiamo un vero, e soprattutto irreversibile ( in senso bello ) progresso spirituale. Ovvero, il che è lo stesso, progresso dell’Umanità. Perché, mentre ancora troppa gente, là fuori, delega ad esperti e incarnazioni di autorità esteriori varie, anche per sapere quando può o deve andare in bagno; e mentre un’altra parte dell’umanità, magari questa un pò più sveglia, rischia però di prendere comunque la strada opposta alla vera trascendenza, limitandosi a puntare il dito sui tiranni di turno…o forse, il che è peggio, ragionandoci sopra in maniera vendicativa; ecco, mentre tutto questo continua a avvenire, resta che pochissimi individui, a oggi, si rendono effettivamente conto di come tutto ciò che giunge a manifestazione, nel mondo là fuori, trova le proprie più profonde ragioni d’essere, unicamente in una condizione di libertà o schiavitù, vigente e imperante nell’anima del singolo.Senza autoconoscenza, autocomprensione, autorealizzazione….senza AMORE per se stessi, non potrà mai esserci vera libertà. Lo spietato Imperatore dell’ego…Me la rido, di ogni forma di ribellione spirituale, che non si prenda sulle spalle l’onere  e l’onore, di guardarsi dentro, alla ricerca dei semi interiori di quel disagio che si pretende affrontare solo  esternamente.Che si tratti di adolescenti che fanno gli alternativi e i disobbedienti perchè rientra in una “fase” a loro “concessa”dallo statius quo; o che si tratti invece di adulti che vogliano veramente dare una svolta personale, un senso spirituale alla propria vita, niente che non passi anche da un confronto con lo specchio interiore dell’anima, con il lato in ombra e l’imperatore, ha veramente efficacia nell’affettare poi la realtà, cosiddetta “materiale”. Una saggezza personale. ECCO; ciò di cui l’umanità ha veramente bisogno.  Quando, perciò, un essere umano esercita il sacrosanto diritto di revocare l’autorità concessa ad un’incarnazione esterna di potere, autorità o autorevolezza, il mio consiglio resta, sempre e comunque, continuare però a guardarsi anche dentro. Perchè quando anche l’ultimo giudizio severo proveniente dal mondo esterno ( si tratti di un’ imposizione piovuta dalle stanze dei bottoni, o del giudizio stupido e ficcanaso di un vicino di casa ), abbia perso il proprio valore presso di voi, resta che ancora avete da fare i conti con il giudizio del tiranno che vi portate dentro. Quando una persona mi dice: “Io me ne sbatto, del giudizio della gente”, di solito io rispondo: “E del tuo, che mi dici? Riesci a trascenderlo?”Lo spietato Imperatore dell’ego…La finalità non è “sbattersene”, a mio avviso. La finalità è sempre l’Amore. In primis per se stessi. Ovvero: conoscere, comprendere la “necessità” di quanto ci si agita dentro . Infine, attrraverso la realizzazione della necessità, ecco avviene la possibilità di  trascendere la necessità stessa. Un essere umano che sappia trascendere una necessità, diventa allora “possibilità allo stato puro”. Nessun tiranno esterno, manifestamente tiranno od occultamente tale, può avere presa su un essere umano del genere. Le deleghe che un essere umano di questo genere si rende capace di interpretare, concernano esse la politica, le religioni o tutto il resto,  saranno allora sempre e comunque deleghe pienamente consapevoli, di un essere consapevole di se stesso. E non, le deleghe frettolose di un essere perennemente in fuga da se stesso…Non, come ad oggi in troppi casi ancora accade, le deleghe di “infanti spirituali”, esseri immaturi totalmente dipendenti e interiormente frammentati, alla continua ricerca di un’incarnazione esterna di un   tiranno interiore che si portano appresso. Un tiranno, che ipostatizza la loro collettivista, passiva, comunque fallimentare, strategia comune di adattamento all’ambiente. Il mio consiglio: quando riuscite a fregarvene, di quello che dice o pensa, o fa la gente; quando riuscite a vedere la fuori il tiranno, dietro le maschere e i sorrisi, e la propaganda….ecco che resta ancora da comprendere il PERCHE’, tutte queste cose prendono forma e realtà, nel mondo che ci circonda….Ecco, cioè, che resta da riconoscere i presupposti, di questa manifestazione esteriore , in una qualche struttura della nostra mente. In qualche regione, della nostra anima…Così, almeno, la vedo io. E, intendiamoci, non chiedo a nessuno di vedere le cose come le vedo io. Ultimamente, infatti, ho imparato a conoscere il mio, personale e spietato, imperatore , quel tanto che mi basta a a non trasformarmi quasi più, a mia volta, in un dittatore nei confronti degli altri….Un abbraccio controcorrente

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