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Lo spirito dell' acqua

Da Giulietta88
Eccoci qua, stasera voglio pubblicare uno degli episodi della fiaba che sto scrivendo... per l'esattezza il primo che ho scritto (non hanno un ordine preciso). Ho deciso che ovviamente questa non sarà certo una storia adatta ad un bambino di cinque anni come lo è ora mio nipote... quindi "Le avventure dei quattro spiriti" sarà una piccola favola dedicata a dei bimbi più grandicelli.... diciamo dagli 8-9 anni in su senza limiti di vecchiaia... :) l'incipit serviva solo per capire chi sono i personaggi principali di questo mini mondo inventato da me... ogni episodio tratterà di uno spirito in particolare. Che altro dire? forse potranno sembrare delle storie banali ma non importa perché vi assicuro che sono scritte con il cuore... questo è il mio stile... spero che sia di vostro gradimento! ;)
Il fiore bianco di Naek
Lo spirito dell' acqua
Ungiorno d'estate un giovane elfo di nome Antai stava pescando lungo le spondedi un fiume, quando si accorse di una strana presenzanell'acqua. Una luce abbagliante lo stava raggiungendo a granvelocità. Si sporse allora per capire meglio cosa fosse eall'improvviso una mano emerse dal fiume, lo afferrò e lotrascinò sotto acqua. Proprio nel momento in cui pensava diaffogare Antai aprì gli occhi e la vide. Lo spirito dellaforza dell'acqua era a pochi metri da lui edegli si sentì avvolto da una grande sensazione di benessere. Era senzaombra di dubbio la creatura più bella sulla quale avesse mai posatolo sguardo.
Naek si avvicinò rapidamente, gli accarezzò con dolcezza il viso e poi sparì. Un attimo dopo Antai era di nuovo sulla terra, impietrito e sbalordito dall'accaduto.
Lamattina seguente l'elfo raggiunse di nuovo le sponde del fiume nella speranza di poterla rincontrare. Passarono le ore e nel frattempo calòla sera, ma lei non si fece mai vedere.
Che si fosse immaginato ognicosa? Non era possibile, quello che aveva vissuto era reale, ne erasicuro. Aveva uno strano presentimento... qualcos'altro stava per accadere.
Adun certo punto notò a pochi metri da lui un meraviglioso fiore biancosbocciato in un istante. L'elfo si avvicinò incuriosito e vide che accanto vi era un biglietto, lo aprìe lesse: “Questo è un regalo per Antai, elfo gentile con lecreature del fiume. Possa questo fiore donarti la felicità”. Antaisi sentì subito meglio, quella era la prova che lo spirito erareale.
Poco dopo si addormentò inebriato dal profumo di quelfiore e venne svegliato alle prime luci dell'alba da una vocemelodiosa.
“Svegliati...sono io... sono qui!”.
Antaiaprì gli occhi di scatto, si alzò e diede una rapidaocchiata intorno. Videuna ragazza, la stessa che lo aveva incantato, quella che luiaspettava con trepidazione.
“Losapevo che saresti tornata.. Sono qui per ringraziarti.” disseincredulo l'elfo.
“Loso.” rispose lei.
Naekera radiosa. I lunghi capelli blu le cadevano lungo la schiena, avevadei vispi occhi dorati e la pelle candida e delicata. Indossava unbellissimo abito bianco.
Lei non disse più nulla. Poco dopo cominciò acantare e a danzare sul posto, e una leggera pioggia li avvolse.Antai ne fu completamente rapito e la guardò ondeggiareleggiadra.
Igiorni seguenti i due si incontrarono ancora e trascorsero le ore aparlare della natura, del mondo, di sogni e di speranze; pian pianotra loro nacque un sentimento di profondo rispetto reciproco. L'elfosi stava innamorando di quello spirito meraviglioso e adoravacondividere un po' del suo tempo ammirando quella misteriosacreatura.
Unasera Antai e Naek erano sdraiati vicini in una radura tempestata difiori profumati e stavano osservando la luna e le stelle, che sembravano non essere mai state tanto luminose. “Grazie...”disse ad un certo punto lo spirito.“Dicosa stai parlando?” chiese l'elfo.
“Sei una creaturadall'animo buono Antai... ogni giorno il tuo sguardo mi cerca, crediin me e in tutto quello che sono...”
“Nonho mai avuto dubbi su di te...” disse sinceramente Antai.“Credimi,non ho mai capito cosa fosse l'amore, ma forse ora sto imparando...” “Naek,se potessi esprimere un desiderio vorrei condividere insieme a teogni istante che mi è concesso...”Aquel punto lo spirito prese le mani di Antai tra le sue, si avvicinòe i due si baciarono dolcemente. Quellofu l'inizio di un sentimento puro che non ebbe mai fine.Daquel momento però Naek perse i suoi poteri perché eravenuta meno al dovere di protettrice di tutte le acque, la naturaadesso avrebbe fatto il suo corso senza più il suo aiuto, malei finalmente provò cosa fosse la vera felicità evisse la sua vita nel modo in cui aveva da sempre sperato. D'ora inpoi avrebbe dovuto fare i conti con la sua condizione mortale,rinunciare all'amore però sarebbe stato di gran lunga peggiodella morte stessa.Da "Le avventure dei quattro spiriti"

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