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Lo stage alla Zao di Alessandra Rubino

Creato il 18 febbraio 2012 da Harimag

“Sono congelata!”. Risponde così al telefono Alessandra Rubino, neodiplomata in Fashion Design all’Accademia Euromediterranea e, dal 9 Gennaio, in stage presso il service Zao a Olgiate Olona (Varese). “Ci sono -3 gradi qui ma, a parte questo e la mia macchina, Biancavilla mi manca veramente poco!”. Entusiasta, ci racconta l’esperienza che la vedrà impegnata per altri 3 mesi, tutta d’un fiato. Buona lettura!

  • Alessandra, a quanto pare la collezione che hai presentato al Madeinmedi lo scorso anno, Effluvio, è piaciuta tanto anche alla Zao visto che ti hanno scelta per fare uno stage da loro. Come sta andando?

Una meraviglia! All’inizio sono rimasta scioccata dai -5 gradi e dalla nebbia. Giuro: un giorno guardi fuori dalla finestra e non vedi più il palazzo di fronte, tanta è la nebbia che c’è. Ma poi sono entrata in azienda ed è stato bellissimo, fin dal primo giorno! Le mie colleghe erano già state informate del mio arrivo e mi hanno accolta benissimo. Sono tutte alla mano, simpatiche e spassose. E’ un piacere lavorare con loro!

Lo stage alla Zao di Alessandra Rubino

  • La Zao è un service che si occupa di realizzare prototipi e serie di campionario per aziende e case di moda. Di cosa ti occupi tu al suo interno?

Di un po’ di tutto!  Ogni giorno faccio qualcosa di diverso ed imparo sempre più come si lavora in azienda. Finora ho ricondizionato capi, stirato giubbotti e piumini come non avevo mai visto fare a nessuno: servendomi di un manichino che si gonfia di vapore e stira il capo con il calore. Ho anche impacchettato, cucito bottoni, tasche, usato macchina da cucire, taglia e cuci e pressa per attaccare la teletta termoadesiva... di tutto!

Lo stage alla Zao di Alessandra Rubino

  • Quali sono stati gli ultimi capi che sono passati dalle tue mani?

Arrivano ogni giorno cose diverse e i tempi sono talmente brevi e frenetici che ci sono veramente pochi giorni per presentare la merce pronta al cliente. Ultimamente ho lavorato su jeans di Paul&Shark; e attaccato manicotti di pelo su cappottini di Yacht Club De Monaco. In questi giorni stiamo lavorando a dei costumi da bagno maschili di Paul&Shark; e giubottini da bambino di Napapijri . Ho sentito dire che tra poco lavoreremo per Cavalli. È emozionante pensare di collaborare alla realizzazione di capi che andranno a finire in vetrine di negozi così belli. E’ una sensazione bellissima!

Lo stage alla Zao di Alessandra Rubino

  • Raccontaci qualche curiosità!

Beh, è successo che per due giorni di seguito c’è stato relativamente poco lavoro da fare così la titolare, Lilli Sasso, mi ha chiesto di disegnare un capo: un capospalla o un piumino femminile da far realizzare al settore confezione con i tessuti di scarto (che sono veramente tantissimi!). Io ne ho realizzati un bel po’...

Lo stage alla Zao di Alessandra Rubino

  • Davvero? E com’è andata? Le sono piaciuti?

I miei colleghi mi hanno riempita di complimenti! Prossimamente sceglieranno i migliori. Mi piace che vogliano avvalersi della mia parte creativa!

Lo stage alla Zao di Alessandra Rubino

  • Insomma, ci sono tutti i presupposti per definirla un’esperienza indimenticabile e, speriamo, con buone probabilità che continui. Complimenti! E se invece dovesse finire? Ce l’hai un piano B?

Magari mi chiedessero di restare! Non ho proprio nulla di cui lamentarmi: ogni sera torno a casa stanca ma soddisfatta! Ho tanta energia e un’enorme voglia di acquisire tutte le conoscenze necessarie per fare bene questo lavoro. Mi godo tutto questo. Al piano B non ci voglio pensare.

***

E te lo meriti, aggiungiamo noi di Harimag! La lasciamo riposare. Per affrontare una nuova intensa giornata, specie dopo 3 km in bicicletta nella brughiera, ci vuole un bel bagno caldo e una lunga dormita rigenerante. In bocca al lupo, Alessandra! Tienici informati sui tuoi prossimi progetti!


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