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Lo Zecchino d’Oro e i servizi segreti: Mago Zurlì era una spia del KGB?

Creato il 25 luglio 2013 da Marvigar4

 

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   Vera o falsa che sia, trovo questa “notizia” straordinariamente spassosa, al limite dei casi affrontati in Fringe. E perché non pensare che dietro Lascia o raddoppia? ci fosse una precisa idea di destabilizzazione politica? Mike Bongiorno, sempre nella logica dell’universo parallelo, avrebbe agito sotto l’egida della CIA infiorettando di messaggi subliminali i testi delle sue domande per indurre i telespettatori a votare Democrazia Cristiana… E Il musichiere? Avrebbe potuto celare all’interno dei motivi eseguiti in studio un codice cifrato per trasmettere agli agenti dei servizi segreti israeliani le esatte ubicazioni dei gerarchi nazisti sfuggiti a Norimberga, riparati a Roma e protetti dal Vaticano. E allora potrebbe non salvarsi nemmeno Portobello, una trasmissione apparentemente di intrattenimento che però forse nascondeva dietro la figura del pappagallo una simbologia misterica di stampo esoterico… Sì, quel pappagallo, “con il becco giallo, non sa dire Portobello, ma cantare vuole il ritornello”, avrebbe “parlato” con i suoi silenzi un linguaggio comprensibile solo alla setta dei “Figli di Baal”, notoriamente impegnata da secoli a rimettere in discussione la genealogia del Cristianesimo… Potremmo andare avanti e dire tutto quello che ci pare, persino che Ugo Tognazzi era effettivamente il capo delle Brigate Rosse, come annunciò la famosa rivista “Il Male” taroccando le testate giornalistiche…  



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