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Lombardia: la Busecchina con castagne secche

Da Patiba @patiba1

Lombardia: la busecchina con castagne secche

Nel Medioevo la specie arborea più utile era il castagno.
I suoi frutti, le castagne, erano un cibo insostituibile
per le popolazioni alpine ed appenniniche.
Le castagne venivano consumate
fresche o secche, crude o cotte, bollite e arrostite.
Venivano anche ridotte in farina nei molini, per preparare
pietanze, focacce, dolciumi come il castagnaccio.
*Così si esprimeva il milanese Bonsevin De La Riva
alla fine del Duecento a proposito delle castagne:
"Quando sono ancora verdi si arrostiscono sul fuoco e
si mangiano alla fine del pasto come i datteri.
Ma dei datteri sono a mio parere più buoni.
Spesso vengono lessate senza guscio e
molti le mangiano cotte a cucchiaiate"

La Busecchinaè un piatto dolce a base di castagne secche, preparato
secondo un’antica tradizione nel giorno di Santa Savina (31 gennaio),
particolarmente nelle zone del bresciano, bergamasco e mantovano.
Il nome si fa risalire alla trippa: buseca in milanese è la zuppa
di trippa, che il piatto di castagne, pronto, vagamente richiama.
Lombardia: la Busecchina con castagne secche
1 kg. di castagne secche
acqua q.b.latte q. b.
sale
Lombardia: la Busecchina con castagne secche
Tenere le castagne a bagno in acqua fredda per ammorbidirle,
occorre un giorno intero.
Togliere la pellicina ad ogni castagna, anche quella nei solchi più profondi.
Cuocerle in acqua salata per circa un'ora e anche di più: devono
diventare tenerissime e l'acqua deve asciuugarswi quasi completamente.
Servire le castagne calde o tiepide con latte freddo,
che potrà essere arricchito con panna.

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