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Londra, qualche penny, un caffè e molto altro

Da Caffeditorino @caffeditorino

(di Alexi Duggins)

Nel primo cafè pay-per-minute di Londra qualunque cosa è gratis, ma soltanto stare lì vi costerà 3 pence ogni 60 secondi“Servitevi pure, abbiamo caffè e biscotti!”, vi dirà una delle cameriere del Ziferblat, indicandovi uno dei ripiani della cucina. “E abbiamo anche burro di noccioline e toast… e cipolle…” e via così.

Volendo visitare questo locale, parte della catena russa “pay-per-minute” (e il primo del suo genere nel Regno Unito), il mio piano era semplice: prendere, da un lato, il prezzo di un caffè americano medio nel posto più vicino della zona (2.25 £) e, dall’altro, trascorrere abbastanza tempo allo Ziferblat da pareggiare quella cifra (a 3p/minuto sono 1h 15m), così da fare una comparazione finale. Praticamente subito, però, è risultato chiaro che i due “luoghi” non sono per nulla paragonabili. Qui sono stato condotto in un’ampia cucina, “un’area comune dove puoi fare come fossi a casa tua” mi è stato detto, dove mi hanno mostrato come usare la macchina del caffè e invitato a prendere qualcosa da mangiare (o a prepararmelo con i vari ingredienti sui ripiani – non dimentichiamoci le cipolle!).

Il viavai di persone è continuo, c’è chi si serve da bere, un paio di studenti sono assorti nelle loro letture e qualcuno dev’essere passato di qui con dei fiori (su un tavolino ci sono ancora alcuni petali). Un giradischi suona pezzi Motown in sottofondo e le luci soffuse dalle pareti contribuiscono a creare un’atmosfera rilassante, proprio come in una tranquilla stanza comune. Ma non ce ne sono molte che possono vantare la raffinatezza di questi arredi: in parte un salotto, in parte negozio vintage di oggetti per la casa, un luogo perfetto dove passare del tempo senza avere l’ansia di dover comprare qualcosa a tutti i costi. Siamo nel 2014 appena da una settimana e già questo locale entra in gara per la “miglior nuova apertura dell’anno”. In caso contrario, mi servirò quelle cipolle.

Ziferblat, 388 Old Street, EC1V 9LT (sito web)

Articolo tradotto dalla versione originale, apparsa su “Now. Here. This”, il blog della rivista “Time Out London”, l’8 gennaio 2014. Cliccate qui per l’articolo in inglese.


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