Magazine Diario personale

[Look... This is Just me!] Il Buio oltre la Siepe

Da Gloutchov
[Look... This is Just me!] Il Buio oltre la Siepe Era tanto che non leggevo un romanzo scritto attraverso gli occhi di un bambino (o di una bambina, come in questo caso). Il Buio oltre la Siepe è una di queste storie, e per questo ha una sua delicatezza, e ingenuità, intrinseca a quell'età dove tutto è una scoperta, dove non si ha mai paura di nulla, e che trasforma in avventura anche i gesti più semplici.
La storia è cruda, per certi versi drammatica, e già l'ambientazione del romanzo potrebbe far intuire dove l'autore vuole andare a parare. Siamo, infatti, nel profondo Sud degli Stati Uniti, in un'epoca in cui il distinguo tra bianchi e 'negri' è ancora troppo evidente. Atticus Finch è un avvocato onesto. Un uomo solido che vive assieme ai suoi due figli, Jem - il più grandicello - e Scout, la femminuccia. Finch è incaricato alla difesa di un 'negro' accusato di violenza carnale nei confronti di una donna bianca. Nonostante egli riesca a dimostrare l'innocenza di questo uomo, viene comunque condannato a morte. Questa vicenda è l'episodio scatenante di una rivalità tra la famiglia della donna - che viene a loro parere offesa mortalmente dalle argomentazioni dell'avvocato - e la famiglia di Finch. Di contorno c'è Boo Radley, un uomo che abita a Maycomb e che non esce mai di casa perché ha deciso di non frequentare più la comunità. C'è Dill, il fidanzato di Scout, che però vive in un paese vicino, e vede la ragazzina solo d'estate. C'è la zia Alexandra, donna del sud, tutta d'un pezzo, venuta a Maycomb per insegnare la buona creanza alla ragazzina... che vivendo sempre assieme al fratello, sta diventando un maschiaccio.
Ciò che più cattura del romanzo, come ho già anticipato, è il linguaggio della voce narrante, ovvero quella di Scout. E' la voce di una ragazzina che non ha paura di nulla, che crea scalpore in città per il suo modo di esprimersi e di comportarsi, e che non si scompone troppo neppure di fronte alle vicende che è costretta a subire. E' un romanzo in cui l'ironia non manca; in cui la sorpresa è sempre dietro l'angolo; in cui si respira un'aria fresca e delicata. Se la storia è di per sé semplice, il contorno è davvero piacevole. E la lettura scorre dalla prima all'ultima pagina senza che ci si accorga di quanto accade attorno a noi. Si torna giovani, per certi versi, mentre per altri si assapora l'aria di un'America d'altri tempi, non so se migliore o peggiore, ma di sicuro differente da quella che oggi conosciamo.
Dal libro, me lo sono tenuta come notazione finale, è stato tratto un film - parecchio tempo fa - con Gregory Peck e un Robert Duvall davvero molto giovane. Lo trovate qui.


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Postato da Blogger su Look... This is Just me! il 1/13/2014 09:30:00 AM

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