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Loro, quelli dei "prestati al cinema". Celebrità allo sbaraglio.
Creato il 27 maggio 2014 da Manuela BonciPerchè Rihanna in Battleship? Perché Lenny Kravitz in Hunger Games? Perché Kate Upton in Tower Heist? Perché Rosie Huntington in Transformers 3?Ma perché???
A volte funziona a volte no. Un Vip sottratto al suo habitat naturale, che sia moda, musica o danza, può rivelarsi una sorpresa inaspettata o essere una zavorra tanto ingombrante da trascinare giù tutto. Il cinema da tempo ormai prende in prestito volti noti dalle arti cugine o da ambienti totalmente diversificati e, il risultato, non é poi così scontato. Colui che sa intrattenere folle di fans ai piedi del suo palcoscenico non é detto sappia convincere un pubblico in sala. Così come una belloccia tanto brava a sculettare in passerella può rivelarsi un pachiderma goffo sullo schermo.
Casi felici comunque la storia del cinema ce ne ha mostrati con la regina del pop Cher che ha convinto tanto anche come attrice, da essere stata premiata a Cannes nell'86 per The Mask. Dietro la maschera ed essersi beccata un Oscar nell'88 per Stregata dalla luna.Fortunata la carriera di attrice per Madonna, Sig.ra Ciccone, che con Evita si é portata a casa un Golden Globe nel 96 fregandosene poi dei flops successivi, e mettendosi addirittura dietro la macchina da presa. Ma questa é un'altra storia.Un'altra é stata Diana Ross che, nel 72 con La signora del blues, ha confermato il prestito felice che il cinema ha avuto dalla musica nera, conquistandosi un Golden Globe e cedendo l'Oscar solo alla Minnelli. Ma la lista é comunque lunga e va ancora più indietro nel tempo. E di certo non si può parlare di prestiti fortunati per altre icone della musica o della moda, come la Spears che ha dimostrato potenzialità davvero limitate sul set come Crossroads e simil. O, come menzionavo all'inizio, bamboline di legno tipo Rosie Huntingtonche ha dato un ampio contributo a rendere Transformers 3 il capitolo più brutto della saga. Insignificante Rihanna in Battleship che, vuoi anche per il personaggio poco significativo, non faceva di certo sentire la sua mancanza quando non era sulla scena. Mi viene in mente Jaden Smith che si é beccato Un Razzie Award per After Earth (meglio che continui col rap), o ripensando indietro a Prince che con i suoi 7 credits come actor non ha lasciato il segno in quel campo. Di fronte a colpi piantati male, che per fortuna restano casi isolati, a conti fatti direi che per qualcuno valga ancora il detto “ad ognuno il suo mestiere”.
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