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Louise Weber, in arte "La Goulue"

Creato il 15 giugno 2015 da Artesplorando @artesplorando
Louise Weber, arte Goulue
Questo mese per la rubrica dedicata alla galleria di uomini e donne illustri di Artesplorando ho deciso di parlarvi di una personalità fondamentale per il mondo dell'arte e dello spettacolo!
Louise Weber in arte "La Goulue"!
Molto poco si sa della sua infanzia, ma si crede che Louise sia nata nel 1866 da una famiglia ebrea Alsaziana che si trasferì a Clichy, nei pressi di Parigi. Sua madre lavorava in una lavanderia. Essendo una giovane donna che amava ballare, iniziò a 16 anni a prendere in "prestito" indumenti lasciati per la pulizia dai clienti e ad andare nelle sale da ballo di notte. Ha subito attirato l'attenzione su di se ballando sui tavoli, mostrando la biancheria intima, togliendo i cappelli degli uomini con le dita dei piedi e fingendo d'essere una star glamour sul grande palcoscenico.  Ballando in piccoli club in giro per Parigi, Louise Weber divenne così rapidamente un personaggio popolare, apprezzato sia per le sue abilità di ballo che per il suo comportamento audace. Nelle sue esibizioni, prendeva in giro il pubblico maschile agitando il vestito alzato per rivelare il cuore ricamato sulle sue mutandine e calciando via con i piedi i cappelli degli uomini. Divenne così presto la regina di un nuovo tipo di ballo sfrontato che avrebbe segnato un'epoca: il "Can Can". A causa della sua frequente abitudine di prendere i bicchieri dei clienti bevendone rapidamente il contenuto mentre ballava oltre il loro tavolo, venne affettuosamente soprannominata "La Goulue" (la golosa).
L'incontro con il mondo dell'arte e della pittura avvenne a Montmartre con il pittore Pierre-Auguste Renoir, che la presentò ad un gruppo di modelle che guadagnavano denaro extra mettendosi in posa per artisti e fotografi della città. Achille Delmaet, marito di Marie Juliette Louvet, sarebbe diventato famoso come il fotografo che ritrasse più volte La Goulue nuda.
Louise Weber, arte Goulue
La Goulue lavorò inizialmente al Moulin de La Galette, una sala da ballo ricavata dentro un vecchio mulino in legno. Il nome originario era tratto dalla specialità culinaria della casa: gallette inzuppate nel vino. Louise venne poi presa sotto l'ala di Jacques Renaudin (1843-1907), un commerciante di vini che ballava nel tempo libero con il nome d'arte Valentin le désossé.  Insieme ballarono presso il rinomato Moulin Rouge, a Montmartre, e qui Louise eseguì una prima forma di Can Can nota come chahut. I due divennero vere e proprie stelle dell'intrattenimento nella Parigi d'allora, ma era la Weber a  rubare la scena con il suo comportamento scandalosamente accattivante.
Inserita permanente nei cartelloni degli spettacoli, La Goulue divenne sinonimo di Can Can e di intrattenimento. Louise divenne l'artista del ballo più pagata di Parigi, e anche uno dei soggetti preferiti di Henri de Toulouse-Lautrec, immortalata dai suoi ritratti e manifesti mentre danza e si esibisce. Abituale frequentatore del locale Touluse-Lautrec, fece amicizia con la Weber e nel 1891 la persuase ad abbandonare il Moulin de La Galette per un nuovo locale sorto due anni prima, il Moulin Rouge. Per l'occasione disegnò e fece stampare il famoso manifesto con la rappresentazione della "Goulue". Avendo raggiunto sia fama che fortuna, nel 1895 la Weber decise di separarsi dal Moulin Rouge e mettersi in proprio. Sempre in quell'anno La Goulue diede alla luce il suo unico figlio Simon (1895-1923). Investì una notevole quantità di denaro in uno spettacolo che viaggiò per il paese come parte di una grande fiera; ma i suoi fan che si erano messi in fila per acquistare i biglietti presso il Moulin Rouge non la seguirono, e la sua impresa commerciale si trasformò in un triste fallimento.
Nel 1914, suo marito morì in guerra. Qualche anno dopo morì anche suo figlio Simon, che da poco l'aveva resa nonna. Dopo la chiusura del suo show, La Goulue scomparve dalla scena pubblica. Soffrì di depressione, bevendo e dissipando la piccola fortuna che aveva accumulato durante la sua carriera.Alcolizzata e indigente, La Goulue tornò a Montmartre nel 1928. Sbarcò il lunario vendendo noccioline, fiammiferi e sigarette in un angolo di strada vicino al Moulin Rouge; nessuno riconobbe l'ex regina di Montmartre diventata grassa e trasandata.
Morì un anno dopo, alcolizzata, obesa e malata ai polmoni, a 62 anni e fu sepolta nel cimitero del sobborgo parigino di Pantin, ma più tardi i suoi resti vennero trasferiti al cimitero di Montmartre.
Oltre ad aver ispirato pittori, fotografi e poeti, è stata senz'altro una delle più grandi ballerine francesi ed inventrice a pieno titolo delle mosse del Can Can.

C.C.
Louise Weber, arte Goulue
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