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Love & Treno Mercy

Creato il 01 dicembre 2015 da Cannibal Kid
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Love & Treno MercyLove & Mercy (USA 2014) Regia: Bill Pohlad Sceneggiatura: Oren Moverman, Michael A. Lerner Cast: John Cusack, Paul Dano, Elizabeth Banks, Paul Giamatti, Graham Rogers, Jake Abel, Max Schneider Genere: sentito Se ti piace guarda anche: Quando l'amore brucia l'anima, Ray, Get On Up
Uno ascolta i Beach Boys e pensa all'estate, al sole, al mare e... alla spiaggia, naturalmente. Ci si immagina che dietro alla loro musica ci sia della gente allegra e festaiola e in parte era così, almeno agli inizi. La vicenda del leader della band, Brian Wilson, è però parecchio più complicata di quanto si potrebbe pensare. È una storia di follia e depressione...
Hey, aspettate, cosa?!? L'autore di canzoni come “Surfin' USA”, "Wouldn't It Be Nice", “California Girls”, “I Get Around” e “Barbara Ann” un depresso cronico? Stiamo scherzando?

Dopo tutto, se Adele nonostante le sue canzoni da Kleenex dev'essere una gran mattacchiona, o almeno così sembra dai video in cui fa la sosia di se stessa o in cui canta "Hello" accompagnata da strumenti giocattolo, può capitare anche il contrario. Per sfortuna di Brian Wilson è proprio così. E, allo stesso tempo, per fortuna di noi spettatori. Pensate come sarebbe stato un film in cui tutto nella vita gli va bene? Quella sì sarebbe stata una gran depressione da vedere. Love & Mercy ci racconta invece un'esistenza molto travagliata e lo fa con una pellicola biografica per certi versi tipica, e per altri atipica.

Love & Treno Mercy

"Everybody's gone surfin'... ma io anche no."


Questo non è un film sui Beach Boys. La loro ascesa al successo ad esempio è raccontata nella clip iniziale e basta. Questo è un film che si concentra su Brian Wilson e sui suoi problemini mentali ed è raccontato attraverso due differenti piani temporali: gli anni '60, in particolare la complessa lavorazione dell'album capolavoro “Pet Sounds”, e gli anni '80, con la tenerissima storia d'amore con una biondazza interpretata da Elizabeth Banks.

Love & Treno Mercy

"Adoro le tue canzoni! Soprattutto Ob-la-di Ob-la-da e Yellow Submarine."
"Ehm, quelle veramente sono dei Beatles..."


Love & Mercy è quindi un film che tiene il piede in due scarpe. Per una volta la cosa non va però intesa in un'accezione del tutto negativa. Da una parte è una pellicola molto musicale, che ci piazza all'interno del processo creativo che sta dietro alla registrazione di un disco come “Pet Sounds” o alla composizione di pezzi storici come “God Only Knows” e “Good Vibrations”. Dall'altra è una pellicola godibile pure dai meno appassionati di Beach Boys o di questioni strettamente musicali. La vicenda ambientata negli anni '80 è una storia d'amore, una storia d'amore e follia, con tanto di ostruzionismo da parte di cattivone che più odioso non si potrebbe e nella cui parte c'è uno dei prezzemolini del cinema contemporaneo, Paul Giamatti, negli ultimi tempi visto in una miriade di film di tutti i tipi, da San Andreas a Straight Outta Compton, da 12 anni schiavo a Saving Mr. Banks.

Love & Treno Mercy

"Per quell'hamburger mi devi 6 euro e 90 centesimi."
"Ma non ci sono manco bibita & patatine. Sei proprio un cattivone!"


Vi piacciono i Beach Boys e volete sapere qualcosa in più riguardo al principale artefice della loro musica? Guardate questo film.
Non ve ne frega niente dei Beach Boys? Guardate questo film comunque. A parte che potrebbe cominciare a fregarvene qualcosa dei Beach Boys, Love & Mercy oltre a un biopic musicale propone una delle love story più dolci, ma non troppo sdolcinate, dell'anno, e una vicenda umana parecchio coinvolgente, resa non da un'ottima interpretazione, bensì da due in offerta straordinaria al prezzo di una: John Cusack è il Brian Wilson degli anni '80 e, per quanto sia un attore che continua a non convincermi al 100%, qui offre una delle migliori performance della sua carriera, mentre Paul Dano si conferma uno dei volti più promettenti del cinema di oggi ed è un grandioso Brian Wilson degli anni '60.
Love & Treno Mercy

Magari a livello registico si poteva osare di più e il quasi esordiente Bill Pohlad avrebbe potuto sfruttare maggiormente il potenziale visionario della storia. E magari nel voler raccontare di musica, d'amore e di follia c'è troppa carne sul fuoco per una pellicola sola. A tratti si ha la sensazione che le due vicende vengano alternate in maniera un po' casuale, ma alla fine guardando al quadro completo ci si ritrova di fronte a un film capace di rendere al meglio la complessa figura di Brian Wilson. Un mix equilibrato e che suona bene, proprio come nelle migliori canzoni dei Beach Boys, dove più melodie e idee differenti convivono e lo fanno grazie a un ingrediente segreto: l'armonia. (voto 7-/10)

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