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Da Ata
Ultima svolta a destra, un giro intorno alla villa comunale ed ecco il parcheggio.Ata spegne il motore, guarda l'enorme palazzo davanti a lei, fa un ultimo sospiro, poi prende la borsa, la cartellina e scende dalla macchina.Quando apre la porta dello studio, trenta paia d'occhi la fissano  annoiati e stanchi.Si appoggia alla parete, non c'è nemmeno una poltrona libera, e stringe la cartellina al petto, per difendersi dal disagio di essere tra persone sconosciute e per scacciare l'ansia per l'incontro con la dottoressa.Dovrà aspettare parecchio prima che arrivi il suo turno. Meglio così, avrà tutto il tempo per prepararsi spiritualmente.Si guarda intorno, le viene in mente la prima volta che è venuta qui.La porta dello studio si apre ed esce una paziente.La fissa con attenzione, le sembra di conoscerla..."Ata!" la ragazza  la saluta festosaUn velo si squarcia davanti ai suoi occhi."Lù!Come stai?"L'altra allarga le braccia mostrando la sua silouette."Come mi vedi?"La osserva perplessa."Benissimo, come sempre. Anzi, a dir la verità, non ho mai capito che ci venissi a fare qui."Lù sorride allegra."Ho preso cinque chili, ma è stata durissima, sai?""Davvero? Per me è stato sempre facilissimo, invece." un lieve rossore le imporpora le guance.La ragazza scuote il capo."No, Ata, non dire così. Con me devi ragionare al contrario. Io perdo peso facilmente come tu lo acquisti facilmente e faccio una fatica enorme a prenderlo quanta ne fai tu per perderlo.""Ah!" non sa che dire."Sono stata anche in crisi, sai?" continua Lù. "A un certo punto ho pensato di lasciar perdere tutto, non sono venuta per due mesi e non ho più seguito la dieta."Ata abbassa la testa.
"Ti capisco. Anch'io ho mollato e non solo per due mesi."
La ragazza la guarda con partecipazione.
"Che ti è successo?"
"Oh, di tutto di più!" fa un gesto vago con la mano. "Non saprei nemmeno da dove iniziare."
Lù le fa una lieve carezza sul braccio.
"Va bene, non importa, quando vorrai raccontarmelo, mi farà piacere ascoltarti. L'importante è che tu ora sia qui, pronta per ricominciare."
Ata annuisce commossa e un po' stupita.
Non immaginava di trovare il conforto di qualcuno oggi.
"Senti..." si schiarisce la voce, "come è che hai ripreso? Cioè, volevo dire... com'è stato riprendere?"La ragazza le regala un sorriso comprensivo.
"Un giorno mi sono guardata allo specchio e mi sono vista brutta. Avevo perso tre chili, avevo il viso scavato e una piega d'insoddisfazione vicino alla bocca. Non seguivo più la dieta, non dovevo fare più sacrifici, ma stavo male, avevo l'ansia e non mi sentivo fiera di me. Così, ho preso il coraggio a due mani e sono ritornata. Non è stato facile ricominciare, ma, dopo quasi tre mesi, sono ingrassata cinque chili e mi sento meglio, fisicamente e psicologicamente."
Ata la guarda ammirata e in silenzio.
Lù sorride di nuovo.
"Devo mettere su altri cinque chili. Forse ci vorranno altri tre mesi, ma ora mi sento più fiduciosa. Vedrai, tra un po' sarai più serena anche tu."
Lei volge lo sguardo verso un punto imprecisato del lungo corridoio e sospira.
"Speriamo."

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