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L'antenato comune di tutte le creature viventi, nome in codice LUCA (Last Universal Common Ancestor), potrebbe essere stato un microrganismo molto più sofisticato di quanto si ritenesse in precedenza.
LUCA rappresenta l'inizio della vita sulla Terra. Pare che 3,8 milioni di anni fa, questo minuscolo organismo che difficilmente potrebbe essere definibile come "cellula" secondo gli standard moderni, era l'unico abitante del nostro pianeta, ed iniziò ad evolversi dando origine a specie sempre più complesse.
La scienza ha da sempre cercato di ricondurre alcuni dei meccanismi interni degli esseri viventi moderni a LUCA, tentando anche di capire se fossero ereditati dall'antenato comune universale o sviluppati autonomamente nel corso dell'evoluzione.
Ad oggi, non si sa praticamente nulla sull'antenato comune di tutti i viventi. Alcuni dubitano del fatto che potesse essere considerata una cellula, ritenendo più plausibile che LUCA fosse un brodo primordiale di molecole assemblate in modo molto grezzo, ma la recente ricerca di Manfredo Seufferheld sembrerebbe dimostrare il contrario.
"LUCA era probabilmente un organismo monocellulare, dato che la meccanica extracellulare necessaria per la multicellularità si è sviluppata negli eucarioti (organismi contenenti microstrutture) molto più tardi nel corso dell'evoluzione" spiega Seufferheld. "Non conosciamo il suo aspetto, ma crediamo fosse simile ad un archaeum".
Gli Archea sono organismi monocellulari simili a batteri ma privi di nucleo o di altri organelli interni. Sono un ramo evolutivo indipendente che mostra notevoli differenze biochimiche nei confronti delle altre forme di vita, e rappresentano alcuni degli organismi più antichi del pianeta, risalenti a forse 3,8 miliardi di anni fa.
Attraverso la costruzione di diversi alberi evolutivi e l'analisi del genoma di alcune delle forme di vita monocellulari più antiche, Seufferheld e il suo team hanno dimostrato che una regione delle cellule microbiche in grado di accumulare polifosfati rappresenterebbe il primo abbozzo di organello cellulare.
Si tratta di un'unità specializzata in grado di svolgere una funzione specifica, caratteristica ritenuta inesistente nelle forme di vita più primitive. Questo tipo di organello sembra aver avuto origine da LUCA ben prima che iniziasse la differenziazione di questo microrganismo, e apre la strada all'ipotesi che questi organelli possano essere presenti in ogni ramo dell'albero della vita. "Questo organello sembra essere universale. Questi suggerisce che l'ultimo antenato comune universale avesse molte più strutture cellulari di quanto si pensasse".
"Era un dogma della microbiologia il fatto che gli organelli non fossero presenti nei batteri. Abbiamo ipotizzato che LUCA avesse sviluppato questi organelli molto presto nel corso dell'evoluzione, in modo tale da avere una fonte di energia immagazzinata nella struttura cellulare". Qualcosa di simile ai mitocondri, che secondo Seufferheld "sono stati sviluppati in seguito e hanno rimpiazzato questi organelli nella funzione di produrre energia".
LUCA era inoltre particolarmente sensibile al calore. "Questo smentisce l'idea che LUCA fosse un organismo amante del calore, o ipertermofilo. Qualcosa come gli strani organismi che vivono nelle fumarole sottomarine negli oceani di oggi".
L'antico antenato comune degli esseri viventi terrestri non sembra essere stato un semplice brodo primordiale. Potrebbe essere stato molto più complesso degli organismi più primitivi che possiamo osservare oggi, ma determinarlo non è un compito facile.
"Alcuni hanno speculato che la ragione per cui i batteri sono così semplici sia dovuta al fatto che devono vivere in ambienti estremi e si devono riprodurre con estrema rapidità, per cui possono essere delle versioni ridotte di ciò che erano in origine" afferma James Whitfield, filogenetista dell' Università dell'Illinois.
Ancestor of All Living Things More Sophisticated than Thought
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