Roma
Non è facile mantenere un alto livello professionale quando si è figli di un uomo importante, osannato e stimato nel mondo. Pochi riescono in questi casi ad essere all’altezza del ruolo.
Luca De Filippo ci era riuscito. A nostro parere era un attore più completo del padre Eduardo, che aveva dalla sua una notevole capacità di autore e regista, ma un registro di attore molti più limitato.
Luca era un attore (anche regista) grandissimo, che sapeva spaziare dalla commedia alla tragedia rimanendo sempre credibile. Era spiritoso e tragico, drammatico e a tratti esilarante. Aveva una bella faccia da cinema, ma come spesso accade il cinema italiano ed europeo non se ne sono accorti e gli hanno dato solo sporadiche e anemiche opportunità.
Ma la sua vera vita artistica era rappresentata dal teatro. Non si era fermato alla messa in scena delle opere di suo padre, ma aveva spaziato tra i grandi del teatro mondiale, ottenendo sempre risultati al di sopra delle aspettative.
Luca De Filippo conosceva i tempi della recitazione a perfezione. Sapeva dialogare con gli altri attori a meraviglia, era un protagonista naturale e poteva interpretare qualsiasi personaggio, grazie ad un fisico del ruolo che lo aiutava.
Se ne è andato all’improvviso, troppo presto. Aveva ancora tante cose da fare e dire.
FlipMagazine ha partecipato alle sue esequie al Teatro Argentina. C’erano numerosi suoi colleghi e colleghe, in silenzio, con negli occhi lo stupore per un grande uomo che se ne andato, quasi di nascosto.
Mauro Pecchenino
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